I letti all’interno del Covid center
Guardia di finanza in Regione, acquisiti gli atti relativi al percorso amministrativo per la realizzazione del Covid Hospital alla Fiera di Civitanova. I finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria del comando provinciale di Ancona si sono presentati due giorni fa a palazzo Rossini, al servizio Salute, su richiesta del sostituto procuratore Andrea Laurino. Il sospetto è che la struttura da 84 letti di terapia intensiva e sub intensiva, oggi inutilizzata e costata 12 milioni di euro, sia stata allestita aggirando le norme sugli appalti pubblici. L’inchiesta è alle battute iniziali, non ci sono indagati. L’ipotesi di reato su cui stanno lavorando gli inquirenti è l’abuso di ufficio. Due gli esposti alla procura di Macerata e di Ancona. Il primo è quello che porta la firma di Ivo Costamagna, presidente del comitato No Covid Hospital (che ha presentato anche un esposto alla Corte dei conti, una petizione e una diffida in Regione) ed ex presidente del Consiglio comunale di Civitanova, Carlo Alberto Centioni, ex presidente delle farmacie di Civitanova, Giovanna Capodarca (comitato Pro ospedali pubblici), Paola Macerata, Amedeo Regini (presidente dell’associazione Cittàverde di Civitanova), attraverso i loro legali: gli avvocati Federico Valori, Giuseppe Bommarito, Francesco Mantella e Jacopo Severo Bartolomei. Il secondo è quello dei rappresentanti dorici di Potere al popolo Edoardo Mentrasti, Giovanni Fraticelli, Claudio Paolinelli e Arianna Buda.
Io conosco il tizio,il caio è stato mio amico,l'amico dell'amico conosce mio fratello e poi le spese della gestione chi le paga la Regione ..........
Guarda caso.... Sempre dopo se ne accorgono.... ... Ma I controlli dove stanno...!!!.. ... Tutti in galeraaaa...
Evidente che per accelerare la costruzione ,sono saltate le prassi di norma,ma il bello è che non è stato un privato a farlo.
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Finalmente qualcosa si muove anche a livello giudiziario, mentre a livello di opinione pubblica il giudizio sulla totale assurdità dell’astronave di Ceriscioli, Bertolaso, Ciarapica, Micucci e Sciapichetti è ormai ampiamente consolidato.
NO ALLA PROROGA DELLA FIERA OSPEDALE COVID.
Il Consiglio Comunale è chiamato discutere la Mozione presentata dalle minoranza sulla trasformazione della Fiera in Ospedale Covid. Un Consiglio Comunale in “presenza” con la sconcertante esclusione di pubblico che nel rispetto delle norme Covid poteva essere presente. La discussione cade in una situazione politica cittadina in fibrillazione, in uno scenario politico diverso di quando il Sindaco Ciarapica, dopo la decisione in solitaria ma di concerto con il Presidente della Regione Ceriscioli, decise con una semplice COMUNICAZIONE al Consiglio Comunale di concedere la Fiera alla Regione per realizzare un Ospedale Covid provvisorio. Allora si trattò di un “ESPROPRIO POLITICO“ del Consiglio Comunale e della sua funzione di indirizzo e decisione. Oggi, forse complice la campagna elettorale, le bocche cucite della maggioranza e il passaggio del Sindaco a Forza Italia quelle bocche cucite di allora sono esplose dopo la sconcertante decisione di spendere 100.mila € per il Motor Show. La Mozione della minoranza è politicamente debole e contraddittoria. Non una critica alle scelte FALLIMENTARI della Regione e del Presidente Ceriscioli che affidando al Dott. Bertolaso la realizzazione dell’Ospedale Covid/Fiera ha replicato a Civitanova il modello sanitario Covid nella ex Fiera di Milano del Presidente leghista Fontana. Una soluzione fallimentare come quella milanese/leghista: entrambe le strutture chiuse pochi giorni dopo essere state pomposamente inaugurate. La peculiarità Fiera/Covid di Civitanova (costo 11 milioni di €) che di fatto sono diventati pubblici per ospitare 3 pazienti e chiusa dopo circa dieci giorni. NIENTE FERMO’ LA DECISIONE del Presidente PD Ceriscioli e del suo partner operativo Bertolaso nemmeno le critiche e la contrarietà di ex dirigenti di strutture sanitarie pubbliche, di operatori impegnati negli ospedali pubblici, di associazioni di categorie mediche, sindacati, personale infermieristico. La MOZIONE arriva in una fase di forte attenuazione dei contagi e zero decessi. I numeri in generale e lo svuotamento dei reparti delle terapie intensive lo certificano. Già nella fase dell’avvio della FIERA/OSPEDALECOVID l’epidemia era in una fase di contenimento e in discesa. Oggi a livello sanitario non siamo più nei picchi e nelle emergenze nei mesi di Marzo ed Aprile. Oggi il virus è conosciuto dagli operatori sanitari, i distanziamenti sociali, le protezioni individuali l’igienizzazione hanno prodotto risultati positivi. Certo non bisogna abbassare la guardia ma diverso è teorizzare un futuro d’emergenza con una interpretazione “de nuaddre” della di legge di Murphy. Ad essere maliziosi si fa peccato ma a volte si indovina ed allora c’è da chiedersi il perché ad oggi la Regione Marche ed il Presidente Ceriscioli non ha chiesto di usare la clausola della Convenzione che prevede la richiesta di proroga da parte della Regione. Cautela, incertezza o presa dell’inutilità della Astronave/Fiera/Covid? Oppure, come ipotizzato, perché si intende dislocare le 84 postazioni sanitarie negli ospedali marchigiani? A Palazzo Raffaello si spera forse, invece, in una sorta di via libera, di “congelamento” da parte del Sindaco Ciarapica o dal Consiglio Comunale che opzioni una proroga della Fiera/Astronave Covid visto che a livello governativo si ipotizza una proroga dello Stato di Emergenza? Un’emergenza che comunque sarebbe di breve durata e di contenuti affidati non più ai Dpcm ma a Decreti Leggi. In questo frattempo, dal via dell’Astronave di Ceriscioli e Bertolaso, ci chiediamo che fine hanno fatto le promesse del Presidente Ceriscioli relativamente al completamento dei locali dell’Ospedale di Zona e la fermata in zona Fiera della linea ferroviaria Civitanova-Albacina.
Le nostre osservazioni e critiche sono relative ai metodi e contenuti dell’assurda trasformazione della Fiera in Ospedale Covid ma siamo convinti che il Covid debba essere affrontato con misure di prevenzione personale, i tracciamenti e rafforzando i presidi medici sui territori, i controlli rigorosi, dotando e rafforzando negli Ospedali le strutture necessarie, il personale medico e paramedico. Per quanto riguarda il Comitato NO FIERA COVID di Civitanova rimaniamo su una posizione di responsabile contrarietà alla proroga condivisa da più di 1000 sottoscrittori della nostra Petizione Online. Sulla FIERA non abbiamo dubbi: deve essere lo struttura per la quale è stata realizzata: promozione dell’economia del territorio e del distretto produttivo dotandola di un riferimento tecnico e amministrativo certo. Su questo tema sarebbe grave una decisione ambigua del Consiglio Comunale che congeli lo stato di fatto.
*COMITATO “NO FIERA COVID”-CIVITANOVA*
Parole, non son altro che parole,
Che tu dici,
Per convincere chi?
Il consiglio delle minoranze comunali si riuniscono per dire le stesse cose, per chi l’ha dette prima e per chi le dirà dopo. Il tutto nella più completo menefreghismo di quasi tutti quelli che adesso si vogliono godere l’estate e poi si vedrà. Ciarapica e Ceriscioli fanno parte del passato.
Inizio a preoccuparmi, ancora non vedo i commenti di coloro che vedevano gli articoli/denuncia sul Covid center come fumo negli occhi, che siano già tutti in ferie?