di Laura Boccanera
In scadenza la convenzione per la fiera Covid, il sindaco: «faremo una proroga, finché l’emergenza non potrà dirsi passata quella struttura può servire». Intanto Amedeo Regini vice presidente del comitato “No fiera ospedale Covid” contesta: «questione sparita dai radar per la campagna elettorale, il 31 luglio scade la convenzione». Diverse interpretazioni per la questione della fiera Covid di Civitanova: secondo l’associazione quella del 31 luglio è una
scadenza vincolante, ma «non è dato sapere se la Regione ha chiesto al Comune avvalendosi dell’Art.3 della Convenzione il rinnovo della stessa. Questo è un passaggio importante perché come è noto a chi governa enti pubblici la legge vieta il tacito rinnovo delle Convenzioni fra enti pubblici. La conseguenza è che se la Regione non chiede la proroga entro il 31 luglio non ci sono problemi ma nel caso che la proroga venga richiesta questa deve essere formalizzata attraverso un atto pubblico del Comune. In questo caso non si tratta di una Convenzione qualsiasi ma di una vicenda complessa che ancorché cada nel probabile rinnovo da parte del governo dello Stato di Emergenza un passaggio in Consiglio Comunale il Sindaco lo dovrebbe fare». «Quando abbiamo firmato la convenzione – afferma il sindaco Fabrizio Ciarapica – abbiamo specificato che valeva fino alla fine dell’emergenza. Se come pare anche a livello nazionale si va verso una proroga dello stato di emergenza (Conte ha annunciato in serata che i termini sono prorogati fino al 15 ottobre, ndr) non ci sono problemi, a mio avviso probabilmente però dovremmo ratificare con un atto il rinnovo. In teoria se lo Stato non rinnovasse lo stato di emergenza potremmo tornarne in possesso, ma io credo che, avendo la disponibilità di questa struttura, anche alla luce del nuovo caso di positività registrato a Civitanova occorre prudenza e cautela prima di pensare di smantellare la fiera».
Con quello che ci è costato
Fulvia Fulvi non è costato nulla! È frutto una donazione! Non sono stati impiegati fondi pubblici. Poi possiamo parlare del fatto che non è stato mai in attività... per fortuna.
Laura Biagioli dei Cavalieri di Malta?
Fulvia Fulvi sì dall'Ordine di Malta che ha raccolto donazioni da enti e persone fisiche.
Tenetelo attivo che ci può servire !
Ve conviene fare la proroga tanto tra poco servirà di nuovo vedrete
Potremmo smantellarlo prima dell'autunno, e se dovesse servire ancora ricostruirlo alla fine della prossima ondata!
Ma usarlo per altri tipi di patologie ?? Ormai i soldi sono stati spesi
Infatti, non capisco perché non sia stata subito messa in funzione la modernissima TAC. Mia ipotesi: manca il personale.
Ciarapica a casa
Io lo userei come centro di accoglienza per i migranti che devono stare in quarantena, almeno servirebbe a qualcosa.
Così lo distruggono
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30.000 euro al mese per la manutenzione, la vigilanza e la pulizia del Fiera Covid chiuso già pochi giorni dopo l’inutile apertura (durata solo una settimana), soldi pubblici buttati dalla finestra per il nulla assoluto.
Uno spreco colossale, che prosegue, del quale gli elettori potranno ringraziare, da un lato, i piddini Ceriscioli (e il suo aspirante successore Mangialardi), Micucci e Sciapichetti, e, dall’altro, l’aspirante sindaco fuggitivo Ciarapica.
Ciarapica è un modello da seguire. Rispetta le scelte di Conte, le scelte di Forza Italia che con Conte c’entra come i famosi cavoli a merenda, “Obbedisco” di fronte a Ceriscioli e già pronto se gli va bene al compito di suggerire o convincere Acquaroli a seguire i suggerimenti dei ” Civici ” che qualcosa mi dice sono gli stessi che parlavano di Partito Civico, 40 sindaci e Ciarapica leader e il tutto benedetto da Salvini quando ancora preso da misticismo propagandistico. Tutto sommato le cose gli vanno bene anche come sindaco:da qualsiasi altra parte si sarebbe dimessa pure l’aria che fa ancora suonare i tromboni. Il Center Covid, adesso sta giustamente in seconda linea e speriamo ci rimanga fino a quando avranno trovato il vaccino e chi di competenza ne potrà fare quel che sarà giusto fare.