«Così tanta attenzione per le piccole e piccolissime imprese non si era mai vista». Questo il commento a caldo del direttore di Cna Macerata Luciano Ramadori sui contenuti del nuovo Decreto “Rilancio”. Il direttore si dice soddisfatto per una presa d’atto tanto attesa: «Finalmente si è capito il ruolo cardine delle Pmi nel nostro Paese. Questa attenzione particolare è dovuta e ci segnala anche la grave situazione in cui versa il sistema produttivo italiano, costituito per il 92% da piccole realtà. Un po’ di amaro resta, perché se ci fosse stata questa accortezza per le Pmi anche negli anni precedenti probabilmente non saremmo arrivati a questo punto così allarmante, ma tant’è… prendiamo per buono ciò che abbiamo e guardiamo alle tante cose da fare». Questi gli interventi che, se confermati anche dal Parlamento, riguarderanno da vicino le piccole e medie imprese: «Sono tutte misure che come Cna chiediamo da tempo ai vari governi che si sono succeduti in questi ultimi anni, per ora sono circoscritte all’emergenza ma potrebbero essere messe a sistema anche successivamente. Innanzitutto ci piace il metodo che tiene conto della grandezza dell’impresa. Apprezziamo particolarmente le tre soglie di aiuti a fondo perduto previste, con un indennizzo proporzionale sia alle perdite subite che alla grandezza dell’azienda, con aiuti maggiori per i più piccoli. Stesso metro di applicazione usato anche sul doppio livello d’intervento per i sostegni pubblici destinati alla ricapitalizzazione delle imprese, con una distinzione tra quelle sopra e quelle sotto i 50 milioni di euro».
Nella versione che circola del nuovo Decreto l’aggettivo “piccole” associato alla parola “imprese” è presente ben 16 volte: «Per le nostre associate di dimensioni ridotte – commenta Ramadori – sono previste bollette più leggere, uno stop della rata Irap e il rinvio delle tasse a settembre. Molto utili saranno gli interventi in favore del settore turistico e del commercio con il bonus vacanze e con il previsto annullamento della tassa sull’occupazione suolo pubblico e dell’Imu per gli alberghi». Non tutto il testo del Decreto però ottiene il plauso dell’Associazione di categoria: «La nota dolente è lo sconto in fattura. Le micro e piccole imprese non possono pagare il conto del potenziamento di eco bonus e sismabonus. Lo sconto in fattura penalizza e soffoca imprese già allo stremo per la crisi economica provocata dal Covid-19. È positivo elevare fino al 110% le detrazioni per i lavori di efficientamento energetico e per il miglioramento delle classi di rischio sismico dei fabbricati, che tra l’altro ridà slancio alla ricostruzione post sisma, ma è inaccettabile che il rafforzamento degli incentivi si trasformi in nuovi e pesanti oneri a carico delle piccole imprese che dovrebbero anticipare ai clienti l’intero ammontare del beneficio fiscale riconosciuto dallo Stato, tanto più in una fase di straordinaria emergenza. Sul meccanismo dello sconto in fattura anche l’Autorità Antitrust si è espressa in più occasioni sottolineando che rappresenta uno strumento distorsivo della concorrenza. Chiederemo con forza che lo sconto in fattura possa esser stralciato nei prossimi passaggi parlamentari che attendono il documento. Domani (venerdì 15 maggio) incontreremo l’onorevole Alessia Morani in videoconferenza e le chiederemo anche questo». La Cna Macerata, infatti, ha tempestivamente organizzato un webinar aperto a tutti con la deputata marchigiana proprio finalizzato all’illustrazione delle misure contenute nel nuovo decreto. Appuntamento alle ore 18 sulla piattaforma zoom (Meeting ID: 830 1508 5793), info per partecipare sul sito www.mc.cna.it e diretta televisiva dell’incontro sul Canale 14.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati