Civitanova studia la ripartenza:
«Ztl e dehors per i commercianti,
tratti di spiagge libere agli chalet»

SUMMIT tra amministrazione comunale e operatori sia della ristorazione che balneari in vista dell'estate. Al vaglio diverse misure. Il sindaco Ciarapica: «Nonostante le difficoltà ho trovato in tutti un grande senso di responsabilità. Sarà una stagione anomala, ma credo comunque positiva»

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Uno chalet vuoto sul lungomare sud

 

di Laura Boccanera

Una zona a traffico limitato per consentire a bar e ristoranti di allargarsi all’aperto, esonero totale o parziale dell’occupazione di suolo pubblico. Inoltre possibilità per i balneari di occupare parte delle spiagge libere per consentire accessi senza assembramenti. Sono questa alcune delle proposte che l’amministrazione comunale di Civitanova sta valutando per la fase 2 e la riapertura delle attività commerciali, in particolare quelle legate al settore della ristorazione e concessionari di spiaggia.

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Il sindaco Fabrizio Ciarapica

Il punto è stato fatto nel corso di un incontro fra il sindaco Fabrizio Ciarapica, l’assessore Maika Gabellieri e una trentina di operatori, tra cui molti chalet balneari. La riunione aveva lo scopo di individuare possibili percorsi di ripresa seppur in assenza di un protocollo regionale, atteso a giorni per la ripartenza della stagione turistica. I balneari hanno presentato al sindaco una serie di proposte che ora verranno vagliate e valutate. Tra queste c’è quella di utilizzare parte delle spiagge libere, sopratutto quelle più piccole, fra uno chalet e l’altro per consentire accessi distanziati ai frequentatori, creando dei corridoi. «Ho inoltrato alla Regione questa esigenza e si valuterà, stiamo anche pensando ad un’ipotesi di utilizzo delle aree dei campi di gioco per lo sport e delle aree per i bambini qualora non venissero riaperte, per consentire di uscire con i tavoli del ristorante e per piantare ulteriori ombrelloni», ha spiegato il sindaco Ciarapica. I balneari hanno chiesto anche un aiuto economico e proposto che sia l’amministrazione a farsi carico del livellamento delle spiagge: «E’ una spesa che solitamente era a carico dei balneari ma che potremmo sostenere noi e che pesa per circa 40mila euro». Ma risposte sono in attesa soprattutto per le attività commerciali, specie quelle come bar e ristoranti, particolarmente danneggiati dal distanziamento e che vedono fortemente ridotti il numero di coperti a disposizione.

dehorsDa tempo si ipotizza l’ipotesi di esonero del pagamento dell’occupazione di suolo pubblico: «Stiamo facendo i conti – aggiunge Ciarapica – vediamo se riusciremo ad esonerare completamente i commercianti dal pagamento o proporre comunque un abbattimento almeno dell’80%. Certo è invece che già l’ufficio tecnico è al lavoro per individuare delle aree da trasformare in pedonali per ospitare i tavoli all’aperto e i dehors. Attualmente le entrate in bilancio per l’occupazione del suolo pubblico ammontano a 400mila euro, di cui 200 mila però sono riconducibili a cantieri. Gli altri sono delle attività commerciali. Pensiamo sia importante anche dare la possibilità di individuare nuovi spazi e per questo gli uffici stanno lavorando per trovare delle zone dedicate. E’ un momento in cui tutti siamo chiamati a fare dei sacrifici e cerchiamo di contemperare tutte le esigenze. Però si è parlato ad esempio di utilizzare i parcheggi del lungomare centro lato ovest per le attività che insistono in quella zona e così pure per il lungomare nord nel tratto terminale. Chiaramente si ridurrebbero i parcheggi. Stiamo studiando varie ipotesi. Nonostante le difficoltà però – conclude il sindaco – ho trovato in tutti un grande senso di responsabilità. Sarà una stagione diversa, anomala, ma credo comunque positiva».  Tra i vari sostegni al vaglio anche riduzioni delle tasse per acqua e rifiuti per le attività commerciali.

 

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