Da sinistra: Moreno Pieroni, Luca Ceriscioli, Maurizio Mangialardi, Manuela Bora
di Giovanni De Franceschi
Plexiglass nei ristoranti se necessario, un ombrellone ogni 10,5 metri quadri nelle spiagge, si potrà tornare anche al bancone dei bar rispettando il distanziamento. E nelle piscine potranno entrare quattro persone ogni 10 metri quadri. Sono queste alcune delle regole fissate dalla Regione in vista della riapertura di attività commerciali e chalet.
Luca Ceriscioli e Maurizio Mangialardi
I protocolli per le singole categorie sono state presentate dal governatore Luca Ceriscioli, dagli assessori Manuela Bora (Attività produttive) e Moreno Pieroni (Turismo) e dal presidente regionale dell’Anci Maurizio Mangialardi. La Regione è pronta a riaprire non solo parrucchieri ed estetiste dal 18 maggio, ma anche bar, ristoranti, negozi di abbigliamento, chalet, hotel, campeggi e villaggi turistici, mercati settimanali e fiere, stabilimenti balneari, commercio su aree pubbliche, tatuatori, sgombero cantine e solaie e conta di dare avvio alla stagione estiva dal 29 maggio. Decisivo sarà l’incontro nel pomeriggio col ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia. «Spero confermi la data della riapertura anticipata – ha spiegato il governatore – noi abbiamo approvato i protocolli e a livello epidemiologico siamo la migliore regione, quindi abbiamo le carte in regola. E’ chiaro che per mantenere il discorso delle riaperture sarà importante continuare a rispettare le regole di sicurezza e quindi a tenere sotto controllo i contagi, perché altrimenti saremmo costretti a tornare indietro. Questa è una responsabilità che riguarda tutti noi. Noi con queste linee guida abbiamo creato le condizioni migliori possibili per le riaperture, è stato un percorso qualificante e senza improvvisazioni. Il leit motiv è: riaprire prima possibile, ma in sicurezza e noi stiamo tenendo insieme questi due aspetti». Un plauso al percorso della Regione è arrivato anche dall’associazione dei Comuni marchigiani. «Abbiamo condiviso questo percorso – ha sottolineato Mangialardi – per mettere a disposizione protocolli di sicurezza, cercando di calibrarli con le peculiarità del nostro territorio. Lo abbiamo fatto anche prima del governo e speriamo che queste linee guida vengano recepite come un lavoro propedeutico anche a livello nazionale. Ritengo ci siano le condizioni per ripartire bene, ma tenendo presente che questa sarà una fase transitoria».
Manuela Bora
BAR, RISTORANTI, NEGOZI DI ABBIGLIAMENTO – «Dopo il protocollo per parrucchieri ed estetiste sperimentato positivamente, con questo linee guida – ha specificato l’assessora Bora – chiudiamo il pacchetto che riguarda le attività produttive. Tenendo ben presente che l’arma migliore che abbiamo è il senso di responsabilità di ognuno di noi». Per quanto riguarda i ristoranti dunque, innanzitutto sarà obbligatoria la prenotazione, con la raccomandazione di indicare se si è dello stesso nucleo familiare, conviventi o meno. «Laddove i clienti siano familiari o conviventi – ha spiegato infatti Bora – non ci sarà obbligo di dispositivi di protezione mobile al tavolo. Se invece a prenotare sarà una comitiva, per esempio, sarà obbligatorio un metro di distanza tra le sedie oppure installare pannelli di plexiglass». Si potrà tornare a consumare anche al bancone dei bar, purché sia mantenuta la distanza di sicurezza e siano vietati assembramenti. E per i tavolini varranno le stesse regole dei ristoranti. Per quanto riguarda la possibilità di occupare suolo pubblico all’aperto senza costi aggiuntivi per l’esercente, così da recuperare i posti persi all’interno, saranno i singoli Comuni a dover valutare le misure da mettere in campo. E in questo senso fondamentale sarà anche il supporto del governo. Sul fronte negozi di abbigliamento, innanzitutto va detto che si andrà verso un posticipo dei saldi al primo agosto, manca solo l’ok definitivo della conferenza Stato-Regioni. Mentre la sanificazione dei vestiti dopo ogni prova «è una raccomandazione – specifica l’assessora – ma non ci sarà l’obbligo. Mentre sarà obbligatorio l’uso delle mascherine, la sanificazione dei camerini e le entrate contingentate».
Moreno Pieroni
ALBERGHI, VILLAGGI E CAMPEGGI, CHALET, SPIAGGE LIBERE – «Siamo la prima regione d’Italia ad approvare queste linee guida – ha esordito Pieroni – e siamo pronti a dare avvio alla stagione estive dal 29 maggio». Capitolo alberghi, a cui sono state equiparate anche altre strutture come B&b e country house per esempio. «Sono quelli che presentavano le criticità minori – ha spiegato l’assessore – ci siamo focalizzati sull’accoglienza. Le stanze dovranno essere sanificate a ogni cambio di prenotazione e igienizzate quotidianamente. Per quanto riguarda il servizio di ristorazione interno, anche i buffet saranno serviti con i piatti e senza vassoi». Villaggi vacanze e campeggi. «Nelle piscine – ha aggiunto – abbiamo stabilito che non possano entrare più di quattro persone ogni 10 metri quadri e i lettini sul bordo dovranno essere distanziati di due metri. Mentre i servizi igienici comuni abbiamo chiesto vengano sanificati un paio di volte al giorno e igienizzati continuamente». Per gli chalet e le strutture balneari, fermo restando che valgono le stesse regole di bar e ristoranti all’interno, il nodo principale è stato quello del posizionamento degli ombrelloni in spiaggia. «In questo senso – ha specificato Pieroni – abbiamo deciso di fare percorso condiviso con l’Emilia-Romagna e l’Abruzzo che sta valutando, così da dare un messaggio unitario per chi arriva in questa parte di Adriatico. Ci potrà essere un ombrellone ogni 10,5 metri quadri, mentre i lettini singoli dovranno mantenere una distanza di due metri ognuno. Non si potranno praticare sport di squadra, ma abbiamo dato la possibilità di installare ombrelloni all’interno di quelle aree; e sono sconsigliare le docce al chiuso». Infine le spiagge libere, che resteranno “libere” nel complesso. Cioè non è stata prevista la possibilità di concederle alle strutture balneari private per recuperare spazio, ma comunque i sindaci avranno un minimo di discrezionalità in merito. «Nella differenziazione della costa – ha precisato infatti Pieroni – i sindaci ci hanno chiesto di avere la possibilità di decidere sugli spazi, ma nel complesso le spiagge libere rimarranno aperte alla fruizione dei marchigiani che legittimamente non vogliono andare nelle strutture private». Per quanto riguarda le regole da tenere sulle spiagge libere: lettini e asciugamani a due metri di distanza e ombrelloni a quattro metri. Con il controllo che sarà compito delle amministrazioni comunali.
SERVIZI SOCIOSANITARI – Viene data in tal modo la possibilità di riaprire, nei giusti tempi, i 76 centri diurni per disabili (Cser) presenti nel territorio marchigiano, i 21 centri diurni per disabili psico-fisico sensoriali, i 41 centri diurni per anziani e i 12 centri diurni per anziani in situazione di demenza sospesi da due mesi con norma nazionale e con ordinanze regionali. Servizi che coinvolgono oltre 1350 persone assistite da educatori impegnati in importanti attività di sostegno all’autonomia nelle diverse situazioni di disabilità e non autosufficienza segnalate e seguite dai servizi sociali dei comuni, dalle Umea e dalle Umee, ma anche dai dipartimenti per la salute mentale nel caso di diurni per psichiatrici e dalle unità valutative geriatriche nel caso dei diurni per anziani non autosufficienti o con Alzheimer.
Ecco le misure in sintesi adottate con i protocolli della Regione
STABILIMENTI BALNEARI
I Comuni possono valutare di assegnare in concessione temporanea le fasce di spiaggia libera di lunghezza massima pari a 25 metri lineari contenute tra due spiagge in concessione ovvero fasce di spiaggia libera confinanti con una singola concessione balneare per un massimo di 12 metri al fine di attrezzarle garantendone il corretto utilizzo in coerenza con le presenti linee guida
SPIAGGE LIBERE
I Comuni dovranno garantire l’adozione di misure di mitigazione del rischio analoghe a quelle previste per gli operatori/gestori degli stabilimenti, incluse, in particolare, la regolamentazione degli accessi per evitare assembramenti e garantire il distanziamento sociale; l’informativa e il rispetto delle misure di mitigazione di rischio da parte dei bagnanti; le procedure di pulizia e sanificazione delle eventuali attrezzature promiscue presenti, come i servizi igienici; il controllo del rispetto delle misure da parte dei fruitori delle spiagge.
Dovrà essere assicurato il distanziamento fisico in ogni circostanza e la posa di ombrelloni, lettini, sdraie, teli da mare etc. da parte di privati cittadini dovrà rispettare la distanza minima di mt 3,50 da palo a palo per gli ombrelloni e di mt 2,00 tra i lettini, sdraie, teli da mare etc..
Il distanziamento fisico può essere derogato per le persone facenti parte del medesimo nucleo familiare o conviventi fornendo apposita documentazione se richiesta.
HOTEL
Accoglienza alla reception.
Per agevolare le procedure di check-in, si inviteranno gli ospiti a inviare copia del documento e ogni altra richiesta per via telematica, prima di arrivare in hotel. La consegna delle chiavi avverrà al bancone, dove il personale dell’albergo indosserà l’apposita mascherina chirurgica e chiederà il rispetto della distanza di sicurezza.
In caso di gruppi la procedura di check in verrà effettuata dal solo capofamiglia o capogruppo.
Sarà consigliato tenere le chiavi per tutto il soggiorno, senza riconsegnarle alla reception a ogni spostamento.
Inoltre, si preferirà il pagamento con Card contactless, più rapido e sicuro.
Pulizie in camera
Per assicurare il massimo dell’igiene, potrebbero essere rimossi arredi quali tappeti e cuscini, nonché tutte le decorazioni che non sono facilmente sanificabili.
Le pulizie verranno effettuate quotidianamente, con igienizzazione accurata di ogni superficie a rischio.
Il personale addetto alle pulizie cambierà i guanti a ogni stanza e, alla fine del soggiorno, ad ogni cambio di cliente le camere verranno sanificate.
Prima colazione e ristorazione
È preferibile che il servizio di somministrazione venga erogato dal personale, munito di attrezzatura adeguata, possibilmente con servizio al tavolo e menu a la carta
Il servizio a buffet può essere effettuato solo se può essere garantito il distanziamento ed evitato l’affollamento (ad esempio, con adesivi da attaccare sul pavimento, paline, nastri segnapercorso, etc.).
Il ristorante dovrà inevitabilmente subire delle modifiche nell’uso degli spazi. Tra i tavoli dovrà essere rispettata la distanza di almeno un metro tra gli ospiti ad eccezione dei componenti del medesimo nucleo familiare e saranno installati dei dispenser di gel igienizzante per le mani.
I camerieri dovranno indossare guanti e mascherine, accortezza che sarà richiesta anche ai clienti nel momento in cui saranno serviti i pasti.
Si prediligerà il servizio a tavola rispetto al buffet e, su richiesta, si potrà avere il servizio in camera o il servizio di asporto interno all’hotel.
Le tovaglie vanno sostituite ad ogni cambio cliente o in alternativa il coprimacchia.
Per quanto riguarda gli altri spazi comuni, saranno adottate tutte le misure di sicurezza ritenute necessarie per garantire il distanziamento sociale prescritto dalle normative vigenti.
Saranno fornite al cliente informative in diverse lingue per ricordare il comportamento da adottare, mentre in punti strategici saranno installati dispenser di gel igienizzante.
Nelle aree comuni (corridoi, scale, pianerottoli, saloni etc.) tutti gli elementi che vengono a contatto ripetuto con gli ospiti, quali maniglie, maniglioni, pulsantiere etc. devono essere puliti ad intervalli regolari in funzione del livello di utilizzo
In ascensore sarà sufficiente rispettare le norme di distanziamento sociale e indossare la mascherina nel breve tragitto che porterà fino alla camera.
Il protocollo si applica anche alle strutture extraalberghiere, relativamente ai servizi presenti.
CAMPEGGI E VILLAGGI
La pulizia dei servizi igienici deve essere garantita utilizzando prodotti idonei abbinando alle procedure di pulizia e sanificazione ordinaria quelle a carattere straordinario.
–Procedure ordinarie: rimozione residui e detergenza, applicazione della soluzione disinfettante, rispetto dei dosaggi e dei tempi di contatto, risciacquo e asciugatura.
–Procedure straordinarie: intensificazione della frequenza degli interventi, anche in relazione alla quantità dei flussi, posizionamento dispenser/nebulizzatore con detergenti per la disinfezione lavandino/doccia prima e dopo l’utilizzo all’interno di ogni servizio igienico.
Le attività di svago e di animazione sono sospese o riorganizzate e previste in piccoli gruppi, con spazi ed orari in modo da permettere sempre il distanziamento anche per quanto riguarda i miniclub privilegiando aree all’aperto.
COMMERCIO ITINERANTE, MERCATI, FIERE
Distanza sociale
L’operatore commerciale avrà cura di segnare a terra (con nastro colorato o gesso) le misurazioni di distanziamento di metri 1 per la gestione del flusso con la distanza di sicurezza.
Contingentamento
Apposizione di paletti mobili a catenella che garantiscano l’entrata in un punto e l’uscita nell’altro, inquadrando lo spazio dell’azienda ambulante come spazio che abbia una concentrazione massima di una o due persone alla volta, nel rispetto della distanza sociale di un metro.
Cartelli
Norme anti-contagio.
Separazione banchi
Non tutte le realtà dove si svolgono mercati hanno a disposizione aree tali da permettere il distanziamento; estendere attraverso l’apposizione di teli antipioggia laterali le pareti laterali del banco o in alternativa composizione del banco al contrario, per garantire una distanza tra operatore ed operatore va dai 2,40 metri ai 3,00 metri.
Divieto di vendita dell’usato
Carico/scarico
Per le attività di carico e scarico della merce e del posizionamento e rimozione del banco, l’operatore dovrà attenersi alla rigorosa distanza di un metro dagli altri commercianti e comunque è tenuto sempre ad indossare i necessari dispositivi di protezione (mascherina, guanti).
RISTORANTI
BAR
NEGOZI
CENTRI COMMERCIALI GRANDE DISTRIBUZIONE, OPEN MALL, OUTLET
Le disposizioni del protocollo si applicano in quanto compatibili a tutte le attività che sono localizzate all’interno di un centro commerciale o similare.
Parcheggi
Ingressi/uscite
Servizi igienici, ascensori, rampe e scale mobili, chioschi
ESTETISTI E PARRUCCHIERI
La sintesi del protocollo è scaricabile dal sito della Regione Marche: https://www.regione.marche.it/News-ed-Eventi/Post/63506/Simulazione-protocollo-estetiste-e-parrucchiere
TATUATORI
Utilizzo in via prioritaria di biancheria e presidi monouso: tappetini, mutandine, cuffie, fasce, cartene, lenzuolini pantaloni in cartene o tnt, asciugamani, accappatoi (questi due ultimi in tnt, quindi usa e getta); se si usano materiali in cotone, lavaggio con detergente e acqua ad alte temperature (60-90°).
Orario e turni di lavoro
ATTIVITA’ SGOMBERO CANTINE E SOLAI
Mah alcune spiagge neanche sono pulite e stabilimenti chiusi da mesi Come pensano di aprire in venti giorni? O faranno tutto alla carlona giusto una rinfrescata e via !
Bettina Lucarelli le spiagge zozze penso che ora è l'ultimo dei problemi
Jean Claude gli stabilimenti per mettere gli ombrelloni e altro devono preparare e spianare la spiaggia togliendo lo zozzo come dice lei portato dalle mareggiate di solito funziona così dopo un'invernata. Capiamoci !
Allora compriamo la macchina del tempo e torniamo indietro
Bettina Lucarelli ma è da circa un mese che gli stabilimenti delle Marche hanno la possibilità di portare avanti i lavori... se non lo hanno fatto è stata una loro scelta.
Io ho un negozio di abbigliamento ho fatto la sanificazione ma non dicono cosa uscirà di scritto
X quanto riguarda gli ombrelloni non credo che i prezzi siano esorbitanti dal momento che non si possono occupare tutta la giornata ma a scaglioni per dar modo di accedere a piu' persone e in questo caso il guadagno sarebbe doppio
E gli ombrelloni verrebbero divisi per fila dove prima fila occupabile da tot ora a ora poi sanificata e si parte con le altre file
Un ombrellone ogni 10 mq quanto dovrebbero mettercelo? un rene? :(
E quanto costerà quest'anno un ombrellone con 2 lettini? Non credo che le spese ai gestori diminuiscano perché ci sono meno ombrelloni, giusto?
Sempre lamentele... Intanto apriamo... Poi si pensa... Se e' troppo per alcuni ci saranno sempre altri che potranno...
Piscine, 4 persone ogni 10mq. Significa una persona ogni 2,5 mq.
Finalmente!!
ma se in Calabria il provvedimento è stato impugnato dal governo.....che riapre Ceregioli?
Ma le spiagge libere, chi le controlla?
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Follia. Abbiamo scatenato il chiunque… Non esiste alcuna malattia terribile e, in questa maniera, chiuderanno tutte le attività commerciali.
Riguardo agli ombrelloni non era molto meglio, ossia univoco, fissare una distanza minima tra i bastoni dei medesimi?
Problema. Due quadrati di area 10 mq hanno in comune un lato. Determinare la distanza tra i loro centri.
Soluzione. Il lato dei quadrati è pari alla radice quadrata di 10, quindi è pari a 3,16 metri. Quindi la distanza tra i loro centri, pari al doppio del loro semi-lato, è pari a 3,16 metri.
La cosa strana è l’area minima destinata a ogni ombrellone di 10,5 mq quando poi con le distanze minime l’area diventa di 13,8 mq. In piscina, 4 persone max per 10 mq significa possono stare a mollo… ma guai a provare a nuotare.
Geometri, fatevi sotto, c’è un sacco di lavoro che vi aspetta. 🙂
Basta con queste stronzate, non servono a niente. Paesi che hanno avuto restrizioni meno severe hanno gestito la cosa molto meglio del nostro governo assassino. La classifica dei morti non va fatta per numero di morti totali ma va stilata per morti per milione di abitanti, allora vedrete che gli USA (+300 milioni abitanti), Brasile (220 mil.), Russia (145 mil) hanno tutti gestito meglio di noi perché hanno meno morti in percentuale sulla popolazione. La Svezia che non ha fatto quasi niente come misure ha meno morti per abitante di noi, SVEGLIA PECORE