Consumo di beni durevoli,
a Macerata spesi 366milioni:
«Con -1,5% è la provincia peggiore»

LO STUDIO dell'Osservatorio Findomestic nel 2019: la spesa per famiglia è stata di 2.792 euro. Tutti i dati per le Marche

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Macerata, con 366 milioni di euro complessivi di spesa in beni durevoli nel 2019, è stata la provincia marchigiana con la performance complessiva peggiore dell’anno: -1,5%. Record negativo per gli acquisti di auto nuove (-5,7%, 107 milioni di euro in totale), mentre per le usate il calo è stato più contenuto: -0,5% a 104 milioni di euro. I motoveicoli chiudono il segmento mobilità con un aumento dell’1,7% anche se per un valore residuale di soli 8 milioni di euro. I maceratesi hanno speso il 6,5% in più in elettrodomestici (25 milioni di euro) e il 2,8% in mobili per 73 milioni di euro complessivi. Il settore tecnologico ha sofferto con una flessione del 3,3% sia per l’elettronica di consumo (11 milioni di euro) che per l’information technology (10 milioni) e del 5,7% per il segmento telefonia che in provincia vale 29 milioni di euro, 219 euro di spesa media per ogni famiglia. E’ quanto risulta dall’osservatorio Findomestic. Secondo lo studio fatto, nel 2019 le famiglie marchigiane hanno speso in durevoli 150 euro in più rispetto alla media nazionale e 50 euro oltre quella del Centro Italia. Ancona è la provincia dove si è speso di più (572 milioni), ma è Fermo a registrare l’unico incremento degno di nota in regione (+1,2%).

Una famiglia marchigiana nel 2019 ha destinato all’acquisto dei durevoli 2.783 euro, 152 in più della media nazionale e 46 in più di quella del Centro. L’Osservatorio dei Consumi Findomestic, realizzato in collaborazione con Prometeia, che ha delineato l’andamento del mercato dei beni durevoli nelle Marche, evidenzia inoltre come la posizione migliore spetta a Pesaro e Urbino (2.858 euro per famiglia), seguita da Ancona (2.802), Macerata (2.792), Ascoli Piceno (2.727) e, infine, Fermo (2.624). Complessivamente,nel 2019, la spesa per beni durevoli nelle Marche ha raggiunto quota 1 miliardo e 811 milioni di euro quota restando sostanzialmente invariata (-0,2%) rispetto all’anno precedente. Il settore mobilità in regione – il più importante in termini di valore assoluto di spesa – ha sofferto un calo dello 0,9% della spesa in auto nuove (533 milioni) e una flessione record, la più marcata in Italia, per il mercato dei motoveicoli (- 7,4% per una spesa complessiva di 51 milioni euro), mentre il segmento delle autousate è rimasto sostanzialmente stabile (+0,3%, 501 milioni di euro di spesa totale). Il settore casa è invece in crescita: nel 2019 i marchigiani hanno acquistato elettrodomestici per 121 milioni di euro, il 5,1% in più rispetto al 2018 e mobili per 359 milioni di euro, +2,7%. In negativo, invece, il settore tecnologico con la flessione più marcata nel comparto della telefonia (-4,6%, 143 milioni di euro), seguito dall’elettronica di consumo (-4,2%, 53 milioni di euro) e dall’information technology (-2,9%, 50 milioni di euro).

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Claudio Bardazzi, responsabile Osservatorio Findomestic

«Nella Marche – commenta Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic – si è registrata una dinamica negativa trasversale a tutti i mercati dei beni durevoli, fatta eccezione per quelli afferenti all’area casa. A soffrire di più è il mercato della mobilità, con la peggiore performance a livello nazionale per il segmento dei motoveicoli. Andamento negativo anche per il comparto tecnologico, in linea con quanto accaduto nel resto del Paese, con un deciso calo del segmento della telefonia che dopo 10 anni di crescita sconta un mercato condizionato anche dalla minore spinta innovativa dell’offerta in attesa dell’avvento del 5G».

ANALISI PROVINCIALE E SPESA DELLE FAMIGLIE. Fermo è la provincia marchigiana che, nel 2019, si è distinta perla migliore performance in termini di variazione percentuale (+1,2%), mentre è Ancona quella dove si è speso di più (574 milioni di euro in totale, +0,4%). La spesa è rimasta invariata, rispetto al 2018 , ad Ascoli Piceno, mentre a Pesaro Urbino e Macerata è calata rispettivamente dello 0,4% e dell’1,5% con una spesa di446 milioni e 366 milioni in totale. Le famiglie marchigiane hanno speso in beni durevoli mediamente più che nel resto d’Italia: 2.783 euro per nucleo contro i 2.631 di media del resto d’Italia.

ANCONA- Nel 2019 gli anconetani hanno speso 574 milioni di euro in beni durevoli, lo 0,4% in più rispetto al 2018, indirizzandone 174 (+0,6%) all’acquisto di auto nuove e 164 (+1,4%) di usate. I motoveicoli valgono meno: 17 milioni di euro di spesa complessiva senza variazioni rispetto al 2018. In positivo il settore casa grazie ai segmenti elettrodomestici (+5%, 37 milioni di euro) e mobili (+2,2%, 109 milioni di euro) che bilanciano le performance negative del comparto tecnologico: in provincia nell’ultimo anno è stato speso il 6,1% in meno – record negativo in regione – per prodotti di elettronica di consumo, il 5,2% in meno in information technology (15 milioni di euro) e anche per la telefonia è stato toccato il record negativo del -7,2% per 44 milioni di euro complessivi.

PESARO URBINO- Il mercato dei beni durevoli nel 2019 ha visto una lieve virata in negativo con un calo complessivo della spesa dello 0,4%. Sono stati acquistati prodotti per 446 milioni di euro in totale grazie in particolare al comparto mobilità con 135 milioni per auto nuove (+0,4% rispetto al 2018), 119 milioni per le usate (+0,3%) e 16 per i motoveicoli, in calo del -25% in confronto all’anno precedente. Gli acquisti di elettrodomestici hanno contribuito per 29 milioni di euro (+3,6%), mentre il segmento mobili ha raggiunto la quota di 84 milioni di euro totali di spesa con un incremento del 2,9% sul 2018. Tv e Hi-FI (elettronica di consumo) in provincia valgono 13 milioni di euro (-2,5%), stessa quota dell’information technology, in diminuzione dell’1,2%. In flessione anche il segmento “telefonia” (-0,8%) a 37 milioni di euro che ha visto calare anche la spesa media per famiglia del 2,5% nell’ultimo anno passando dai 241 euro medi per nucleo nel 2018 ai 235 del 2019.

ASCOLI PICENO – Sono stati spesi nel 2019 235 milioni di euro complessivi in beni durevoli, lo stesso valore del 2018. Il settore mobilità ha visto in provincia una crescita degli acquisti di auto nuove del +1,5% (migliore performance in regione) per 70 milioni di euro mentre quelli di auto usate sono calati del 3,3% rispetto al 2018 a 60 milioni di euro di spesa totale. Record positivo per la spesa in motoveicoli (+18,3%), ma con un valore complessivo di soli 6 milioni di euro. Gli ascolani hanno acquistato più mobili (+1,9%) e più elettrodomestici (+3,9%) per un rispettivo valore totale di 50 e 16 milioni di euro. Il segmento dell’elettronica di consumo è calato del 5,1% rispetto al 2018 (7 milioni di euro) così come l’information technology (-2,4%, 7 milioni) e la telefonia, in discesa del 4,3% a 19 milioni di euro.

FERMO – E’ la provincia marchigiana cresciuta di più nel 2019 nel mercato dei beni durevoli: +1,2%. Un andamento positivo che ha permesso di toccare quota 190 milioni di euro di spesa totale sostenuto in particolare dagli acquisti di auto usate aumentati del 2,3% nell’ultimo anno (migliore performance in regione) a 53 milioni di euro di spesa totale nel segmento. Il mercato delle auto nuove ha sofferto invece una flessione dell’1,9% (49 milioni di euro di spesa), mentre i motoveicoli, pur in positivo incremento del 2,3%, valgono solamente 4 milioni di euro.

CREDITO AL CONSUMO – Nel 2019 nelle Marche sono stati finanziati attraverso il credito al consumo oltre 1 miliardi e 490 milioni di euro, un valore in aumento del 6,7% rispetto all’anno precedente. Il mercato del credito ha offerto ancora una volta un sostegno fondamentale ai consumi delle famiglie siciliane e italiane in un anno, il 2019, in cui complessivamente le erogazioni di prestiti nel nostro Paese hanno raggiunto un ammontare di 71,5 miliardi. In questo scenario Findomestic si è confermata leader di mercato, erogando 10,4 miliardi di prestiti (+6,1%) e raggiungendo una quota del 14,5%.

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