«Il meccanismo della prenotazione a sportello ha dimostrato ancora una volta la sua totale inefficacia, penalizzando la quasi totalità delle imprese che risulteranno, stando ai primi aggiornamenti pervenuti da Invitalia, escluse dalla possibilità di accesso al finanziamento». Questo il commento di Renzo Leonori, presidente di Confartigianato Imprese Macerata, Ascoli Fermo, alla notizia pubblicata sul sito di Invitalia, soggetto gestore della procedura, riguardo le richieste di incentivi a fondo perduto su acquisti in dispositivi di protezione individuali. «In meno di un minuto dall’apertura dello sportello per l’invio delle prenotazioni – prosegue Leonori – le richieste trasmesse attraverso la piattaforma di Invitalia erano già 59.025 per un importo pari a quasi 500 milioni di euro, mentre alle 9.42 il dato registrato era di 110.749 prenotazioni per un importo di oltre 1 miliardo di euro, a fronte della dotazione complessiva stanziata pari a 50 milioni di euro. In un momento di estrema difficoltà economica a causa dell’emergenza Covid 19 le imprese che hanno sostenuto e stanno sostenendo tuttora spese, anche di considerevole entità, per dotarsi dei dispositivi necessari al contenimento dell’epidemia, per avere la possibilità di accedere ad un finanziamento sono costrette ad affrontare un meccanismo di selezione cronologica, trovandosi poi escluse dall’agevolazione. Per un bando simile, per il quale era facile prevedere come di fatto è accaduto, un boom di prenotazioni, sarebbe stato necessario stabilire una dotazione adeguata, magari parametrando il contributo riconoscibile anche in base alle dimensioni aziendali dell’impresa partecipante. Non essendo prevista alcuna limitazione dimensionale, imprese di medio-grandi dimensioni hanno potuto effettuare una prenotazione di rimborso fino al massimo concedibile di 150mila euro, con un’incidenza significativa sulla dotazione finanziaria disponibile. Un rifinanziamento della misura – conclude Leonori – non risulta soltanto auspicabile, ma assolutamente necessario, essendo fondamentale che siano messe a disposizione delle imprese il maggior numero di risorse possibili per aiutarle a fronteggiare la carenza di liquidità, dovuta alla situazione emergenziale in corso, che ha aggravato la situazione di molte aziende già difficoltà, che corrono il serio pericolo di chiudere, se non opportunamente supportate».
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