di Laura Boccanera
Resa dei conti nella maggioranza, riunione infuocata, Fratelli d’Italia e Lega sempre più lontani dall’amministrazione Ciarapica. Anche se la riunione era online, le urla e le ire dei consiglieri sembravano oltrepassare gli schermi a detta di chi vi ha partecipato. E domani sera ritorna il Consiglio comunale.
L’incontro virtuale con la maggioranza di sabato aveva infatti come obiettivo quello di discutere dei punti all’ordine del giorno dell’assise, ma la discussione si è scaldata quando Fratelli d’Italia ha chiesto di preparare una mozione che inserisse per iscritto il ripristino di tutte le funzioni e i reparti dell’ospedale di Civitanova. Una mozione insomma che impegnava la giunta ad esigere dalla Regione il ritorno allo status quo pre emergenza Covid. Già nei giorni scorsi Fratelli d’Italia aveva mostrato disappunto per la costruzione del presidio Covid di Bertolaso alla fiera di Civitanova. E già a metà aprile il gruppo consiliare aveva preparato una mozione con la quale impegnava il sindaco e la giunta a pretendere garanzie per l’ospedale di Civitanova, affinché da Covid hospital tornasse ospedale destinato a tutta la popolazione con la normale erogazione delle prestazioni sanitarie. La richiesta è stata inserita all’ultimo punto tra le mozioni da discutere. E’ proprio qui che la maggioranza ha mostrato una certa rigidità, come raccontano alcuni consiglieri, sostenendo che la mozione era un attacco all’operato del sindaco. Due le fazioni schierate, da un lato Fratelli d’Italia (con 4 consiglieri) che ha incassato anche il sostegno della Lega (Giuseppe Beruschi) e di alcuni consiglieri indipendenti (Croia e Marzetti sono dubbiosi rispetto all’astronave Covid alla fiera), dall’altro i fedelissimi di Vince Civitanova come Monia Rossi e Vincenzo Pizzicara, Fabiola Polverini e Armando Lazzarini, più il sostegno della consigliera della lista Obiettivo Civitanova Laura Marinelli. La discussione è durata oltre un’ora con toni forti ed accesi e accuse pesantissime al sindaco. Una situazione che rimane infuocata anche in vista del Consiglio comunale di domani. Sabato sera il gruppo ristretto di Vince Civitanova si è riunito per pensare alla contromossa. Le ripercussioni della lotta intestina potrebbero avere effetti sulle partecipate (Atac a presidenza Massimo Belvederesi) oppure scaricarsi sulla defenestrazione dell’assessore Pierpaolo Borroni, o ancora sulla presidenza dei Tdc con Aldo Santori, uscito da Vince Civitanova ed entrato proprio in Fdi.
«Il nome di Borroni non si discute – conferma Monia Rossi – mentre sulle modalità di gestione dell’azienda Atac c’è un confronto in atto. A mio avviso nell’ultimo periodo la gestione non si è dimostrata all’altezza ed efficace a fronteggiare l’emergenza. Parlo dell’organizzazione delle farmacie, ma prima ancora con la vicenda delle tariffe dell’acqua. Quindi su questo confermo ci sia una discussione. Per quanto riguarda la mozione invece abbiamo precisato che qualunque atto verrà presentato alla Regione dovrà essere congiunto e non a firma di una sola forza politica, quindi no alle mozioni dei singoli, dobbiamo decidere però se sarà un documento per il quale chiederemo l’approvazione del Consiglio tutto visto che si parla di salute o se sarà sufficiente un passaggio in maggioranza, ma sarà ad ogni modo un documento unitario e condiviso. Non è accettabile la forzatura politica di Fratelli d’Italia che cerca di dimostrare una forza maggiore rispetto ad altri gruppi politici».
“Guerra sotterranea” in maggioranza Per il Covid center (e non solo)
Aria di tempesta.?.
Finiti soldi, finito ammoreee?
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Attenzione, attenzione! Sembra una barzelletta, ma, per quanto riguarda l’obbrobrio del Fiera Covid, ora persino Silenzi, il diuvo Giulio, si è schierato contro, parlando senza mezzzi termini di un’assurdità e di una collocazione che non ha senso (ovviamente attaccando solo Ciarapica e la maggioranza che lo sostiene, e senza spendere nemmeno mezza parola contro Ceriscioli, Micucci e compagnia piddina bella).
Giorno dopo giorno, mentre la giunta comunale si sta incartando sempre più nelle sue contraddizioni, la situazione sta volgendo sempre più verso il ridicolo.
Ma no! Non ci posso credere. E’ finita la “Congiura del Silenzi”!?!?!?
…la “Congiura dei Silenzi” è molto più pericolosa proprio quando ci sono, i silenzi!! A buon intenditor… gv
Dal 27 giugno 2017, un giorno glielo concediamo sennò sarebbe il 26 il giorno della vittoria di Ciarapica, i papabili al seguito del cinofilo selezionatore ( non sapevo che metafora usare, ho scelto la più innocente), annusavano tutti l’aria come segugi, impegnandosi da prima a scovare probabili candidati sia nella selvaggina da pelo che da piuma e poi con particolare riguardo a quelli “servatici”. Cosicché prima si formava il gruppo contenente quelli da compagnia e gli altri, quelli avanzati, più o meno ringhiosi , tutti a formare il consiglio. Qualcuno più intelligente troncava subito qualsiasi rapporto da lì a poco visto che da ragionar non era né il caso e né dottamente possibile, ed è da allora che non fanno altro che giocare a tira e molla. I meno portati al combattimento si sono inseriti lontani dai “lampioni” ma non troppo, gli altri tutti nell’arena a far finta di sbranarsi. Sembrano sempre sul punto di far saltare il banco ma c’è sempre il ritorno alle origini, la paura del diverso, l’ingresso nell’antro del orco ( che effettivamente non c’è ancora ), la debolezza politica di tutti gli avventori che hanno paura del salto nel buio e la consapevolezza che chiusa questa manche ben pochi potrebbero salvarsi e non certo i più anziani, quelli che sembrano i più spietati, con il coltello tra i denti e poi non riescono a masticare nemmeno una bubble gum. ( Non sapevo che metterci). Si sono sempre detestati, amati, divisi e ripresi come continueranno a fare anche se politicamente sembrerebbe che Ciarapica, ma questo l’ha fatto sempre, non ha mai chiesto loro neanche il permesso di andare a fumare una sigaretta anche se mi sa che non fuma o comunque a dir qualcosa per far capire loro che non siedono immotivamente in consiglio, che stanno lì ognuno ad occupare un proprio ruolo. Ma una curiosità seppur banalissima, non viene mai loro come quella di chiedersi e di chiedergli , magari, in un giorno di grazia, felice per una cinquina da tre milioni di euro: “Oh CIarapì, va bene che ti facciamo passare passaggi urbanistici degni da manuale per Bassotti paperolesi, ma noi che cosa siamo per te? Dì la verità, almeno un poco di bene ce lo vuoi? Per quanto riguarda Silenzi non mi dilungherei a scrivere attenzione attenzione, mi limiterei a quegli annuci che cominciano con A.A.A.A.