«L’ospedale di San Severino? Sparito dalla cartina geopolitica della Regione. Adesso qualcuno dovrà darmi una spiegazione». Il sindaco Rosa Piermattei denuncia i contenuti di due delibere regionali la 272 del 9 marzo e la 320 del 12 marzo.
Il saluto dell’associazione nazionale carabinieri. Nella foto il sindaco Rosa Piermattei con la mascherina tricolore
«A distanza di pochi giorni, ma con la stessa disattenzione – spiega – si è messo mano al Piano regionale per la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Il risultato? Come sempre un disastro. Il responsabile del procedimento prima, e i firmatari poi, ammesso che abbiano compreso cosa stavano avallando, hanno dato il via libera a quella che doveva essere, almeno sulla carta, una risposta all’emergenza pandemica. Ebbene gli atti con i quali, nero su bianco, la Regione trasforma tutti gli ospedali distinguendoli in Covid-Hospital e in strutture No-Covid dimenticano il “Bartolomeo Eustachio”. Il nostro nosocomio scompare da ogni mappa e da ogni riorganizzazione.
Dalla Regione, dalla direzione dell’Asur Marche, dalla direzione dell’Area Vasta 3, continuo a ricevere risposte alle mie incalzanti domande quotidiane in cui leggo che l’ospedale civile cittadino è un No-Covid Hospital ma nel Piano regionale per la gestione dell’emergenza epidemiologica, e in particolare nella Delibera 320, lo stesso ospedale non trova né dignità né ruolo. L’atteggiamento di questi signori – prosegue il sindaco Piermattei – offende e preoccupa visto che le nostre comunità stanno pagando un prezzo altissimo. Abbiamo medici e infermieri che si sono ammalati di Covid-19 e che oggi sono costretti a letto dopo aver prestato servizio oltre le proprie forze in corsia. La nostra comunità sta pagando un prezzo ancor più serio visto che si è ritrovata a piangere già ben due vittime». Il sindaco continua dicendo che «del “Bartolomeo Eustachio” ci si ricorda quando serve trasferire pazienti da altre strutture – continua il sindaco –. Proprio come è successo due settimane fa quando sono giunti da Civitanova sei positivi riportati indietro solo dopo aver provocato un focolaio tra i sanitari. Nessuno si è preoccupato, prima di fare tutto questo, di attivare un triage all’ingresso del Punto di primo intervento. Nessuno si preoccupa di fornire risposta alla richiesta di riattivare il Pronto soccorso che andrebbe a servire non solo la nostra città ma tutta la Val Potenza e gran parte dell’entroterra visto che ci sono comunità che ormai hanno un ospedale a 70 chilometri di distanza». I carabinieri dell’associazione nazionale oggi hanno voluto ringraziare il personale dell’ospedale che si trova al lavoro in questi giorni per far fronte all’emergenza. «Siamo grati per la vostra opera che fate, per la vostra professionalità. Grazie a tutti». I carabinieri in congedo hanno donato degli omaggi per la Pasqua al personale del nosocomio.
Ancora un grazie di cuore a tutti. Non ci sono parole per descrivere quanto, questi gesti inaspettati, possano far piacere. Chi deve non da' e non fa'!!! Quanta amarezza nei nostri cuori!!!
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Piena solidarieta’ alla Sindaca di San Severino !