«Problemi con digitale terrestre
e segnale dei cellulari:
pronti all’esposto in procura»

I SINDACI di Fiuminata, Pioraco e Sefro denunciano il problema: «Le nostre sono piccole comunità che meritano di avere gli stessi servizi pubblici dei residenti in altre zone d'Italia, non è accettabile che nel post terremoto, al quale si unisce l'emergenza coronavirus ed in questi giorni anche la neve, ci siano persone che non possono telefonare, né accedere alla rete»
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Vincenzo Felicioli

 

di Monia Orazi

Esposto alla Procura di Macerata per i problemi con il digitale terrestre ed il segnale dei cellulari: a firmarlo, in caso non venga ripristinato il servizio, sono i sindaci di Fiuminata, Pioraco e Sefro, che questa mattina in una conferenza stampa via Skype hanno espresso le motivazioni che li hanno portati a questa scelta, aggravata in questi giorni di maltempo e di emergenza sanitaria, da un ulteriore guasto che tra Pioraco e Fiuminata, ha reso isolate per oltre 24 ore tantissime persone. «Abbiamo scritto al Presidente della Repubblica, ai presidenti delle Camere, fatto tutte le segnalazioni del caso, c’è stato l’interessamento della Prefettura di Macerata che ha sollecitato gli operatori ad intervenire. Loro hanno risposto secondo i parametri tecnici ma non sono veritieri, non tengono conto delle caratteristiche fisiche ed orografiche dei nostri territori. Le nostre sono piccole comunità che meritano di avere gli stessi servizi pubblici dei residenti in altre zone d’Italia, non è accettabile che nel post terremoto, al quale si unisce l’emergenza coronavirus ed in questi giorni anche la neve, ci siano persone che non possono telefonare, né accedere alla rete. Si configura una interruzione di pubblico servizio, stiamo valutando di presentare esposto alla Procura della Repubblica di Macerata, poi sarà l’autorità giudiziaria a valutare se vi sono condotte penalmente rilevanti», hanno detto i sindaci. La battaglia va avanti sin dal loro insediamento, nel maggio del 2019. Ci sono ampie zone dei tre centri in cui il segnale del cellulare e dunque l’accesso alla rete sono un miraggio, così come non sempre si ha accesso al segnale del digitale terrestre, specie per i canali Rai. «La Rai è un servizio pubblico e tutti paghiamo il canone – ha aggiunto Felicioli – non avere un servizio pubblico è una truffa, torno a chiedere alle Poste di riaprire tutti i giorni l’ufficio postale in alternanza con Pioraco, anche se per poche ore, noi non abbiamo nemmeno più la banca e non sempre ci si può connettere ad internet per fare le operazioni».

Lo sfogo di Felicioli: «Non si può gestire l’emergenza chiudendo i servizi essenziali»

 

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