di Luca Patrassi e Matteo Zallocco
Sarà il clima natalizio, ma il Sandro Parcaroli che si presenta oggi al forum nella redazione di Cronache Maceratesi è un sindaco-presidente della Provincia formato Babbo Natale, carico di novità per l’anno che si sta per presentare ai nastri di partenza.
Il forum oggi nella redazione di Cm
Le grandi infrastrutture stradali, da via Mattei-La Pieve alla Regina passando per il sottopasso ferroviario di via Roma, l’intervalliva Tolentino San Severino, il nuovo ospedale, il centro commerciale a Piediripa, il sostegno alle imprese, la rigenerazione urbana e in particolare quella delle frazioni. Tanti argomenti che dividiamo in tre articoli (gli altri due saranno pubblicati domani).
Si parte dal commercio, la questione principale oggetto di dibattito in questi giorni è l’approvazione della variante che porterà al centro commerciale Simonetti. Il sindaco Sandro Parcaroli non indica date precise, si limita a indicare l’avvio del 2024, ma è ben evidente che l’investimento lo vede favorevole, per la possibilità di creare sviluppo economico ed occupazione. Giudizio favorevole a patto che vengano rispettati alcuni paletti, come quelli indicati dai tecnici della Provincia in sede di Vas (valutazione ambientale strategica) e la presenza di un progetto che sia sostenibile, quindi capace di attrarre quel numero di persone idoneo a sostenere le attività commerciali che andranno a insediarsi qualora ci sia il via libera del Consiglio comunale.
«Intanto – osserva il primo cittadino – ne stiamo discutendo in Giunta, a questione arriverà presto in Consiglio comunale. E’ un progetto che risale alle precedenti amministrazioni che hanno anche già incassato anticipatamente circa un milione di oneri, 500mila liquidi e la rimanenza con l’alienazione della ex chiesa di San Rocco in vicolo Costa. La Simonetti potrebbe fare causa se non si rispettano gli impegni presi. Va considerato che la Regione ci girerà 1.8 milioni di euro di oneri, vincolati per il centro storico, e li impiegheremo per progetti ed opere legate al centro commerciale naturale. Il nostro obiettivo strategico è la valorizzazione delle attività commerciali non solo nel centro storico, ma anche delle frazioni».
La domanda classica che alcuni critici si pongono è legata proprio al fatto che l’apertura di un centro commerciale a Piediripa possa danneggiare il centro storico. «Assolutamente no, sono ambiti distinti e differenti. Poi è anche vero il fatto che i negozi devono fare squadra, devono essere aperti la domenica, avere prodotti che interessino e richiamino clientela, ci devono essere i servizi. Guardate Corridonia e Montecassiano i cui centri commerciali si stanno espandendo assediando Macerata. Altra cosa che voglio vedere, nel caso del centro Simonetti, la ricaduta occupazionale sul territorio».
La situazione dei lavori oggi al Mc Donald’s di Montecassiano
Peraltro, a titolo di cronaca, chi è passato oggi a Montecassiano ha visto come in poco più di un mese il nuovo Mc Donald’s sia quasi pronto a debutto, stanno piantando gli alberi. Si tratta del secondo Mc Donald’s posizionato al confine con Macerata dopo quello del Corridomnia.
Sul fronte di Piediripa c’è anche una partita importante sul fronte della viabilità. «A carico dei lottizzanti, dunque di Simonetti, ci saranno la realizzazione della strada a quattro corsie dal bar Torquati fino alla rotatoria poco prima dell’inizio della salita per Macerata – conferma Parcaroli – e una strada parallela per chi arriva da Morrovalle e passerà da Valleverde saltando dunque il centro di Piediripa.
Il progetto del nuovo centro commerciale a Piediripa
Il Comune, dal canto suo, si prenderà in carico il collegamento stradale dalla rotatoria nella zona dell’autolavaggio fino allo svincolo di Campogiano e la realizzazione di una piazza al servizio della frazione di Piediripa con alcuni impianti sportivi. Un piano complesso che potrebbe riqualificare la zona di Piediripa dandole ulteriori occasioni di sviluppo e luoghi di aggregazione sociale oltre a spazzare via gran parte del traffico di attraversamento».
Il tutto in sinergia con il prossimo avvio dei lavori – anche in questo caso si parla di 2024 – per la realizzazione di via Mattei La Pieve.
(1 -continua)
Piediripa “a quattro corsie” con il centro commerciale Simonetti
Questi erano quelli che dicevano di voler rilanciare il centro storico. Complimenti a chi ha creduto alle loro fandonie
Fosse per me, ne farei anche 2 di centri commerciali, visto che è ormai acclarato che è molto più comodo per un qualsiasi consumatore, andare a fare acquisti in un posto dove può parcheggiare tranquillamente, senza preoccuparsi se piove o no, andarci alle 8 di sera senza problemi, magari mangiare qualcosa e poi vedersi anche un film. E cmq del centro di Macerata tutto si può dire tranne che sia morto, visto che è pienissimo come mai prima di bar, pub e cocktail bar. Sono i tempi che sono cambiati e certi tipi di prodotti (soprattutto alimentari e hi-tech) ormai necessitano di punti vendita molto grandi che in centro non possono di certo starci. E cmq, la vera concorrenza è tra centri commerciali e Amazon/Ebay e simili. Chi difende i piccoli negozi di abbigliamento in centro è su posizioni ormai anacronistiche.
Faremo, realizzeremo,faremo e poi faremo, e ancora e poi ancora realizzeremo ...... . megaprogetti faraonici...........ma se non siete capaci di terminare nemmeno i lavori per la stazione pe bike ed e/bike , su uno spazio di qualche metro quadro , al polo Bertelli e quella delle mura nei pressi del comune.
Macerata ha old wild West, fatece pure un Mec Donald! Due centri commerciali in circa 4km e ne fate un terzo! Io bohhh
Quindi allargano due strade per ridurre il traffico, creando colli di bottiglia perché le altre restano strette... Me cojoni!!! Senza considerare che da quando sono arrivati i centri commerciali, tutti i negozi intorno ad essi hanno sempre perso clientela, quindi non vedo come possano restare aperti la domenica se non guadagnano abbastanza per pagare i commessi... Non trovo nemmeno giusta, anzi la trovo alquanto fuori luogo la frase in cui l'esimio si rivolge ai commercianti del centro dicendo di vendere merce appetibile, visto che i centri commerciali hanno tutti le stesse merci di scarsa qualità a prezzi sempre più alti.
Quale amministrazione ha firmato l autorizzazione al nuovo centro commerciale?
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Parcaroli è un sindaco che ragiona da commerciante. Fregandosene dei diritti della gente, che deve schiattare senza godere i giorni di festa, sacrificandoli al dio denaro e al consumismo. Sacrificando soprattutto le città secolari, che non diventeranno neanche più città dormitorio. Perchè, se devo farmi una casa, me la faccio dove ci sono vie di comunicazione e supermercati. Ormai stiamo dicendo “povera Corridonia”, senza neanche più un ristorante, e in procinto di dire “povera Macerata”. E pure “povera Italia”, già tradita dal centrosinistra e oggi tradita dal centrodestra. E impossibilitata pure a creare un Comitato di Liberazione Nazionale, per liberarci da questa opprimete casta partitica, che mangia sicura, mentre c’è chi in questo mese ha negato il reddito di cittadinanza e quindi sta per morire di fame.
Quando da tanti negozi si passa ad un centro commerciale l’occupazione diminuisce, lo sanno anche le pietre. Non a caso almeno alcuni negozi chiudono quando un centro commerciale apre.
Si fa tanto parlare di azzerare il consumo suolo, ma si continua a costruire. costruire…. capisco che la colpa non è di questa amministrazione perchè la precedente ha già preso i soldi da Simonetti, ma non si poteva cercare una scappatoia legale x rinunciare ad un altro centro commerciale? Non sono d’accordo con le parole del Sindaco che il centro commerciale si deve fare perchè ormai siamo siamo assediati da quelli di Corridonia e di Montecassiano. se continuiamo cosi desertifichiamo tutti i centri storici.
E’ vero che il progetto è stato ereditato dal centrosinistra (da sottolineare qui l’enorme ipervalutazione della chiesa di San Rocco, data allora in compensazione al Comune: una quantificazione veramente vergognosa) e non può oggi essere bloccato, a pena di risarcimento danni. E’ anche vero che il progetto, ampliato, è stato migliorato a livello viario, prevedendo anche lo svincolo e il passaggio (almeno così ho capito) sull’area di Valleverde, altrimenti destinata a rimanere una zona morta.
Ma è anche vero che stiamo costruendo il terzo centro commerciale nell’arco di poco più di un chilometro quadrato, il che commercialmente è una cosa folle: qualcuno di quelli esistenti, sempre commercialmente parlando, ci lascerà la pelle e allora avremo l’ennesima cattedrale nel deserto del tutto abbandonata e cadente, ricettacolo di degrado di ogni tipo.
Ed è altresì vero che qualsiasi centro commerciale realizzato in periferia, con la sua offerta polivalente e la sua comodità di parcheggio, toglierà linfa e spazio vitale agli esercenti della città, non solo a quelli del centro storico. Non a caso il sindaco Parcaroli parla di estensione, ma in periferia, dei centri commerciali di Corridonia e di Montecassiano, non nel cuore di queste città.
Ciò contrasta platealmente con la volontà dell’Amministrazione Comunale di Macerata di rilanciare il commercio in città, specie nel centro storico (la nostra è una città di commercio e di servizi, ed ha il problema enorme di rivitalizzare il centro storico), e non basterà certo, per impedire ulteriori abbandoni, stare aperti la domenica o proporre prodotti di nicchia. Questa è solo una pia illusione.
Quanto agli incrementi occupazionali, questa è la solita favoletta, trita e ritrita, che viene proposta ogni qual volta si lancia l’idea di un nuovo centro commerciale, poi regolarmente smentita dai fatti.
per combattere 3 centri commerciali noi negozianti basta che stiamo aperti la domenica e il gioco è fatto …. per combattere amazon basta dalle 14 alle 15?
Ieri è stato approvato con il voto favorevole di quasi 200 paesi il documento finale di Cop28, che riconosce ai combustibili fossili la responsabilità dei cambiamenti climatici (lo sapevamo certo ma non era mai stato scritto nero su bianco in un documento del genere) e chiede una transizione equa e sostenibile per il loro abbandono. Rispetto a questo, la realizzazione di un terzo centro commerciale nel raggio di un paio di chilometri a cui si accederà con una autostrada a 4 corsie è un progetto che viene dal passato. Anche prendendo per vere, e non avrei dubbi al riguardo, che i progettisti faranno il possibile per ridurne al minimo l’impatto ambientale (ma per favore non parliamo di gas free) sono proprio il modello di consumo e lo stile di vita che questo tipo di strutture commerciali propongono a non essere più sostenibili ed allineate agli obiettivi che oggi dovrebbero essere il nostro punto di riferimento. Ulteriore cementificazione del territorio, mobilità basata sull’uso esclusivo dell’auto privata, sovraconsumo piuttosto che prolungamento dell’uso dei beni. E’ vero gli impegni sono stati presi ma si riferiscono ormai ad un periodo storico in cui le consapevolezze erano molto diverse dalle attuali. Il Sindaco di Macerata ci dice che in questo modo la nostra città reagirebbe alla concorrenza di Morrovolle e Corridonia, ma allora il Presidente della Provincia che cosa ci sta fare ? Chi se non lui dovrebbe proporre una visione più ampia ed integrata per evitare una insensata, ed ormai anche antistorica, rincorsa che determina il continuo consumo del territorio ?
Cos’è il desiderio ? Il desiderio è mancanza…mi manca e quindi lo desidero.Secondo voi chi desidera fortemente un altro centro commerciale a Piediripa??? Un altro centro commerciale a Piediripa lo desidera solamente chi ha quel desiderio –quella mancanza …Coloro i quali quei desideri li trasformano in un bene per pochissimi di loro…..e qui mi fermo. !!!!!!
Un altro centro commerciale attaccato agli altri due serve come il ponte sullo stretto di Messina. Porterà 150000 nuovi posti di lavoro!( parole di Salvini) dicono ma la verità è che è una colossale speculazione edilizia come il nuovo centro commerciale.
Occorre TSO urgente…
Idea vecchia, nata vecchia, fuori dal tempo e dal mondo. Per Mario Iesari, senza scomodare la COP, semplicemente perché in dieci anni di Carancini tutte le scelte urbanistiche folli di Meschini non sono state buttate nel cestino? Si è una rincorsa antistorica e insensata, ma parte da voi e non siete mai riusciti a fermarla. Perché?
Fermo restando il menefreghismo verso il centro storico, in queste enunciazioni non preoccupa tanto l’apposizione della prima pietra quanto quella dell’ultima.
Mi viene in mente il film “Gli Intoccabili” alla frase “tutte chiacchiere e distintivo”.