Cherubini smentisce Marchiori:
«Centro commerciale? Il Pums non c’entra
Nel 2008 Forza Italia non votò contro»

MACERATA - Il candidato del M5s replica al collega di opposizione (Lega): «Dire che vogliono fare il Piano di mobilità sostenibile per far passare il progetto a Piediripa è pazzesco. Era già previsto e il suo ex partito si astenne»

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Nel 2018 il M5s ha protestato in Consiglio contro il nuovo centro commerciale. Da sinistra Andrea Boccia, Roberto Cherubini e Carla Messi

 

Andrea Marchiori, candidato della Lega a Macerata, accusa l’amministrazione di voler far passare il Piano urbano di mobilità sostenibile (Pums) per realizzare il nuovo centro commerciale di Piediripa. A rispondergli però non è la Giunta né la maggioranza, bensì un “collega” di opposizione e anche lui candidato sindaco, Roberto Cherubini del Movimento 5 stelle.

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Andrea Marchiori

Cherubini definisce l’uscita di Marchiori «una caduta di stile ed anche un pericoloso momento di amnesia di un consigliere comunale che reputo tra i più preparati. Dire che vogliono fare il Pums per far passare il centro commerciale a Piediripa è pazzesco perché è vero che questa imbarazzante sinistra al governo di Macerata è la causa degli orrori urbanistici cittadini, ma il Pums, è bene lo si sappia, non può che essere coerente con ciò che la pianificazione urbanistica ha previsto. Ciò non vuol dire che il nostro Pums sia coerente in tutto. In questo caso lo è, in altri purtroppo no (chi volesse potrà saperlo in occasione del prossimo Consiglio comunale del 3 giugno prossimo)».

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Stefano Di Pietro

Cherubini ricorda poi che «quello che molti di noi definiscono “il grande centro commerciale di Piediripa”, è stato il frutto di una negoziazione tra Comune di Macerata e la F.lli Simonetti Spa, con forza organizzata dall’allora assessore all’urbanistica Di Pietro, in quota Pd nella Giunta Meschini e definitivamente approvato nel 2008. Si, il medesimo Di Pietro oggi segretario del Pd divenuto improvvisamente ultra ambientalista. Lo stesso centrosinistra che cancellò un progetto a Villa Potenza (palazzetto, piscina, zona commerciale ed altro) che avrebbe probabilmente evitato il decadimento commerciale e sportivo della città. Oggi è quindi ovvio che il Pums ne tenga debito conto, come è da ricordare che pochi mesi fa molte forze del Consiglio comunale si dichiararono contrarie ad una variante al progetto Simonetti, che non prevedesse per il privato molte delle incombenze prima imposte. Ad oggi quindi, se Simonetti volesse fare il centro commerciale alle condizioni a lui concesse nel 2008 dal centro sinistra (e non solo) potrebbe farlo – prosegue Cherubini -. Consiglio la lettura dell’articolo dell’avvocato Bommarito dove è ben spiegato tutto (leggi l’articolo). I cittadini ricorderanno la nostra evidente protesta in Consiglio comunale alla presenza di nostri parlamentari (leggi l’articolo). Ma sapete cosa in tutto ciò c’è di curioso ed allarmante? Che Forza Italia (partito di Andrea Marchiori fino a pochi mesi fa) nel 2008 non votò contro ma si astenne, come purtroppo hanno fatto spesso le forze politiche di opposizione quando si trattava di approvare operazioni urbanistiche. Commistioni di interessi? A pensar male non si sbaglia quasi mai. I cittadini Maceratesi ricordino però queste due cose – conclude Cherubini -. L’area commerciale è stata approvata nel 2008 dal centrosinistra con il silenzio di Forza Italia, e a quelle condizioni (forse troppo onerose per l’imprenditore?) può essere utilizzata (100mila metri cubi). Se in futuro le sorti di quel terreno dipenderanno dal Movimento 5 stelle di Macerata, su quell’area faremo tutto ciò che sarà possibile per evitarne l’edificazione e sicuramente non abdicheremo a soluzioni con più gravosi oneri per la cittadinanza».

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