Tensioni in Giunta per il Park Rampa Zara.
Divide anche il nuovo centro commerciale
Scontro su un’assunzione all’Ufficio tecnico

MACERATA - Silvano Iommi torna sulle barricate: stop alla preparazione della variante urbanistica in attesa dei finanziamenti e dell'accordo in maggioranza. L'assessore è irritato anche per la mancata partenza dei lavori in piazza Li Madou. In arrivo la discussione sul progetto Simonetti a Piediripa. Andrea Marchiori infuriato dopo la richiesta di chiarimenti di una consigliera di FdI su un nuovo ingresso negli uffici comunali

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L’assessore Sivano Iommi e il progetto per il parcheggio di Rampa Zara

di Luca Patrassi 

Rampa Zara, maggioranza in ordine sparso. Centro commerciale Simonetti, voci della maggioranza non pervenute ma anche in questo caso spaccatura evidente. Lavori, assunzioni e Ufficio tecnico, scintille  con l’assessore Marchiori che si alza e se ne va. Si inizia, per il rispetto che si deve all’età, se ne parla da una cinquantina di anni, da Rampa Zara. Faticosamente un paio di mesi fa la maggioranza era giunta a una specie di pacificazione sul fatto che, per il parcheggio di Rampa Zara, l’assessore Silvano Iommi rinunciava al megaprogetto con struttura multipiano, mercato ed attracchi vari per fare spazio a un progetto più “umile”, a raso su viale Leopardi a ridosso di Rampa Zara.

L’Ufficio tecnico avrebbe dovuto redarre un progetto di massima, anche sulla base del folto archivio di progetti esistenti sull’argomento: il problema si è manifestato con alcune parti della maggioranza che hanno chiesto di inserire nella variante urbanistica anche l’ipotesi con accesso da Fonte Maggiore e qui l’assessore ha detto stop. Tutto bloccato fino a quando il sindaco Sandro Parcaroli non avrà trovato i fondi necessari (ora si parla di 4/5 milioni) ed allora ci sarà il confronto finale in maggioranza con Iommi che ha sempre detto che è disponibile ad andarsene in caso di mancata accettazione della sua proposta.

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Un rendering dall’alto di piazza Li Madou in via don Minzoni

Lite in vista in maggioranza, Iommi ha fermato l’azione degli uffici appunto in attesa di avere un quadro chiaro della situazione ed evitare varianti con due (peraltro distanti) possibilità applicative. Da Parcaroli nessun segnale, ed anche in questo caso si tratta di un argomento indicato nel 2020 tra le priorità della nuova amministrazione: è anche vero che il progetto richiede un finanziamento importante, soldi che il Comune non ha in cassa ed appunto la ricerca è quella di trovare fondi dal Governo.

L’assessore interessato non ne parla ufficialmente, ma in maggioranza è ben nota l’irritazione di Iommi per i ritardi del restyling di piazza Li Madou, adiacente a palazzo Buonaccorsi. Il progetto era pronto già nel 2020, poi è arrivata una variante, poi è stato affidato il lavoro ma il cantiere non parte. Tutto recintato, ma nessun lavoro in corso.

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Il progetto del nuovo centro commerciale a Piediripa

Per la fine dell’anno si annunciano i “botti” sul fronte dell’Urbanistica: a giorni dovrebbe essere affrontato dalla maggioranza il punto riguardante la realizzazione del centro commerciale Simonetti, già autorizzato anni fa dall’amministrazione a guida Carancini con relativi incassi degli oneri. Ora l’imprenditore ha chiesto una variante per adeguare l’involucro esterno alla norma regionale nel frattempo cambiata. Argomento spinoso: da un lato appunto c’è una procedura amministrativa già avviata ed autorizzata da altri che però rischia di impattare su chi la firma ora, d’altro canto ci sono i ragionamenti fatti da chi, come il commerciante ed ex assessore Stefano Di Pietro, rileva che non si può rimanere ancorati a visioni decadenti mentre attorno a Macerata gli stessi investimenti vengono sostenuti e ricercati come accade a Montecassiano e a Corridonia, senza considerare gli introiti per le casse comunali (leggi l’articolo). Anche in questo caso il sindaco Sandro Parcaroli ha la penna in mano, ma non è ancora chiaro cosa andrà a firmare visto che in maggioranza le posizioni sono varie e molti consiglieri non vogliono metterci la faccia. Magari vanno a sentire le conferenze dei saggisti di Liberilibri, ma quando si tratta di libero mercato a casa loro, fanno anche un (torna)conto elettorale.

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L’assessore Andrea Marchiori

L’ultima perla, minimale ma significativa del clima che c’è attualmente nel centrodestra maceratese, è arrivata dalla riunione di maggioranza che si è svolta qualche giorno fa. Ad un certo punto della riunione, chiamata per discutere il bilancio, una consigliera di Fratelli d’Italia ha chiesto chiarimenti su una ipotesi di assunzione all’Ufficio tecnico: domandina impertinente che ha scatenato la reazione dell’assessore comunale ai Lavori pubblici, il leghista Andrea Marchiori che si è alzato e se ne è andato. Non che l’assunzione in questione lo riguardi in alcun modo, ma Marchiori non gradisce minimamente che si discuta operato e richieste che partono dall’Ufficio tecnico: quello che non si è capito è se la consigliera in questione contestasse l’assunzione di cui si parla da tanti mesi o le parentele.

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