di Alessandra Pierini
(foto di Fabio Falcioni)
Un appuntamento con il sindaco Romano Carancini per la prossima settimana: è quello che sono riusciti ad ottenere gli esercenti del centro storico di Macerata, una trentina circa, scesi in piazza e poi saliti in Comune per manifestare personalmente la loro contrarietà al nuovo centro commerciale a Piediripa. Contrarietà già espressa in tanti modi, non ultimo le migliaia di firme raccolte per chiedere di bloccare la pratica.
«Il nostro modello di sviluppo è diverso – spiega Chiara Tomassetti della Bottega del Libro – parliamo ogni giorno con i nostri clienti e non sentono affatto il bisogno di un altro centro commerciale. Bisogna sostenere le attività che già esistono e che hanno bisogno di lavorare con quotidianità. Ben vengano gli eventi ma noi siamo qui tutti i giorni».
C’è voglia di centro storico ma probabilmente si preferiscono soluzioni più comode visto che al momento del sit, nella piazza della Libertà baciata dal sole e nelle vie circostanti le presenze sono al minimo: «Per tutti noi – prosegue Tomassetti – la chiusura del centro alle auto è auspicabile, crea un’atmosfera piacevole e lo valorizza ma ogni città ha bisogno di un suo modello di sviluppo e quello proposto evidentemente non è giusto per noi». Insiste sulla non necessità di un nuovo shopping center Paolo Pagnanelli, vice presidente dell’associazione commercianti: «Il bacino di utenza è ormai stabile, la classe media si è impoverita. Ci sfuggono le logiche che portano il sindaco a prevedere un nuovo centro commerciale. La conseguenza è un inevitabile impoverimento delle nostre attività. Bisogna sostenere chi c’è già».
Tra i commercianti anche Carla Messi del Movimento 5 Stelle, consigliere comunale ma anche titolare di una attività, da giorni impegnata nella battaglia contro il centro commerciale e Carlo Gasparretti accompagnato da alcuni esponenti di Casa Pound.
I manifestanti si sono poi spostati a palazzo Conventati, nella sede del palazzo comunale per incontrare il primo cittadino. Ad accoglierli la sua segretaria che non ha potuto far altro che fissare un appuntamento per giovedì alle 14,30.
La lottizzazione Simonetti verrà discussa mercoledì sera durante il direttivo cittadino del Partito Democratico.
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E ci hanno ragione i commercianti del centro!!!!
A che serve un ulteriore caotico alienante centro commerciale a piediripa dove ce ne sono giá due????
Nel centro storico di macerata é rimasto poco nulla, é una TRISTEZZA nonché una vera rottura di scatole dover per forza prendere l’auto per recarsi in quelle bolge caotiche se si deve acquistare qualcosa, anziché girare a piedi per la propria città cogliendo l’occasione per godersela e viverla!
L’idea, errata, è che nei centri commerciali si risparmia, che addirittura vi si fanno veri e propri affari. E poi che in quei centri si incontra gente e non si soffre la solitudine. Passa poi anche l’idea che lì ci si sente meno provinciali. E infine, vuoi mettere, c’è pure la pausa caffè! Ma forse è meglio realizzare in quell’area un parco attrezzato.
Se pensate che il sindaco centri qualcosa in questa decisione, ditelo e magari aggiungete i motivi tecnici……, economici….., urbanistica… ecc che gli fanno pensare che sia una scelta giusta.
La notizia che gira in città è che, di questo novello centro commerciale, le eventuali colpe siano da ascriversi alla precedente amministrazione (Meschini) e che pertanto la amministrazione attuale non abbia colpe e non possa fare nulla….
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Sembrerebbe che, realmente, questa amministrazione non ci entri per nulla in quanto si è trovata la frittata già fatta e che, pertanto sembrerebbe, che poco possa fare…
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Quindi dalle voci che girano in città tutte le eventulai colpe, sbagli, errate valutazioni, politiche economiche locali fallaci, ecc. ecc. ecc. siano frutto di scelte operate oramai tanti anni fa (2000-2010)…
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Ma molti degli attori odierni già bazzicavano il Palazzo comunale 10 anni fa (sia in maggioranza che in opposizione) e quidi che oggi si accorgano di cose che avrebbero dovuto studiare/vedere/informarsi/ragionare prima è ridicolo.
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Ma chi era il Capogruppo del maggior partito che sosteneva Meschini all’epoca?
Tale Capogruppo NON poteva NON sapere.
La rivolta griffata,il commercio unido jamas sera vencido,il commercio ai commercianti,in citta’ non si muove foglia che il commercio non voglia,……..
I commercianti del centro storico hanno votato per anni l’ex assessore Di Pietro,oggi segretario Pd e facilitatore all’epoca dell’operazione urbanistica. Forse si sono sbagliati ad offrirgli il sostegno elettorale?