Gianluca Tittarelli, direttore del centro commerciale Val di Chienti
di Alessandra Pierini
Cittadino maceratese e direttore del centro commerciale Val di Chienti. Sono i due volti di Gianluca Tittarelli che, seppur con motivazioni diverse, in entrambe le vesti, vede nella realizzazione di un nuovo centro commerciale nell’area Simonetti, un aggravamento della viabilità a Piediripa. «Da cittadino maceratese sono assolutamente contrario – spiega Tittarelli – non c’è necessità di un’altra piattaforma commerciale, oltre al fatto che sono seriamente preoccupato per la viabilità. La situazione, con un nuovo centro, diventerà esplosiva. Lo dissi già all’epoca della realizzazione del Corridomnia, da allora non mi sembra che ci siano stati interventi significativi. Piediripa ha bisogno di una viabilità migliore. La statale 77 va dotata di un collegamento serio come hanno fatto altri comuni, quello che si formerà sarà un cappio sempre più stretto del traffico per Piediripa».
Da direttore di centro commerciale, invece, Tittarelli non si sottrae alla concorrenza, anzi la apprezza: «Senz’altro ci motiva, basti pensare che siamo aperti da 23 anni e abbiamo affrontato tante aperture di concorrenti, oltre ad aver superato anche una pandemia che sul commercio ha colpito dura e siamo ancora qua. La nostra struttura risponde benissimo. Entro l’anno riapriremo tutti i punti vendita disponibili». Non manca però qualche perplessità sulla scelta di consentire una nuova apertura: «La concorrenza ci piace ma, ferma restando la legittimità del privato di scegliere, chi amministra deve ragionare su cosa serve. Quando abbiamo aperto il Val di Chienti, abbiamo fatto tutta una serie di studi, per comprendere la sostenibilità e per costruire un centro adatto alle effettive necessità del territorio. Siamo stati sempre noi a realizzare le rotonde, le prime a Macerata perché ne avevamo capita la necessità. Ora si tratta di capire se c’è una duplicazione e come risolvere il problema di viabilità».
Intanto Roberto Cherubini e Roberto Spedaletti, consiglieri del Movimento 5 Stelle Macerata, rispolverano una raccolta firme fatta nel 2018: «Non presentammo all’allora sindaco le firme perché la questione sembrò orientarsi verso un rifiuto netto, da parte dei partiti presenti in consiglio comunale, per quell’orrendo mostro, che nulla aveva allora e nulla ha oggi a che fare col bene comune e con la transizione ecologica. Le firme di quei 2451 cittadini che sottoscrissero quell’accorato appello noi le consegneremo al sindaco Parcaroli prima del consiglio comunale dell’ 8 novembre prossimo. In quelle 2451 firme possiamo tranquillamente presumere che ci siano tanti elettori dell’attuale maggioranza che erano contrari 3 anni fa e lo sono sicuramente ancora di più oggi che vivono sulla loro pelle le conseguenze di un dissennato consumo del suolo». I 5 Stelle invitano i maceratesi a dissentire e a mostrare la propria contrarietà in piazza della Libertà, se e quando la variante sarà portata in Consiglio. «Ci auguriamo che a prescindere dalle bandiere, i cittadini maceratesi facciano sentire forte il loro dissenso verso questa eventualità che danneggerebbe tutti, compresi quei tanti commercianti che con entusiasmo hanno consegnato a Sandro Parcaroli le chiavi della città. In casi come questo un referendum popolare, tra l’altro previsto dallo statuto comunale, avrebbe l’esito scontato contro il nuovo centro commerciale».
Ma infatti STO GENIO che progetta una cosa del genere in un luogo dove già ora è un casino perenne...bho che cavolo studiano ...prima devi creare le strade, poi il resto
Magari il caos all'uscita del supermercato,quanti ingorghi entra esce con le auto.
Pensavo che questo sindaco fosse migliore dell’altro e ci tenesse di più per la città che non è solo il centro tra le altre cose ,alla fine si mette a fare la concorrenza a Civitanova
E fai male a non temerla, chi va in questi posti che personalmente odio cerca sempre novita' e effetti speciali, se lo faranno vi affosseranno
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Direttore Tittarelli condivido le sue proposte la viabilità va costruita prima dei lavori di questo ennesimo centro commerciale.
Strada necessaria anche per non indebolire definitivamente il centro storico del Capoluogo che non riguarda solo i negozi ma anche gli Uffici Istituzionali e l’accesso ai musei, al Turismo . Da Villa Potenza ancora ci sono strade chiamate: La Corata e la Lunga, Da Sforzacosta il Passaggio a Livello che sarà fatto solo con l’inizio dei lavori di Via Mattei La Pieve, da Piediripa a Via Pancalducci- Cairoli sarà un vero problema nel tempo di percorrenza. Allora:( Forza alle scorciatoie veloci di Via Cincinelli – Corneto – Acque Vive, Forza strada di Montanello, Forza Contrada Morica. Un Nuovo Sindaco che non c’è più affosso le strade già iniziate dei Piani di Ricostruzione post bellici oggi inghiottite dalla vegetazione (sotto Via Severini ci sono pilastri alti 9 metri abbandonati) meno il cavalcavia di Via delle Foibe visibile da tutti da prendere come simbolo che spesso cambiare cari amici maceratesi porta a questi risultati. Essere cittadini di un vero capoluogo bisogna meritarlo. Per anni provenendo dalla scuola politica del D.C. Enrico Mattei, ho combattuto in consiglio comunale come un Don Chisciotte fino all’ultimo consiglio dove ho avuto approvato l’ennesima mia proposta per portare sulla Zona Industria Valle Verde un investimento della SNAM per una probabile produzione di Idrogeno copiandolo al Comune di Bolzano. Tutto fermo nei cassetti comunali insieme a tante mie altre proposte riguardanti l’occupazione quindi nuove famiglie, nascite e più buste paga che girano in città.
Del tutto d’accordo con l’amico Ivano Tacconi e con la Sig.a Angelica Pomili che prima di dare l’avvio a questo Centro Commerciale sarebbe opportuno creare delle strade idonee e davvero sicure sia per il traffico come per i pedoni. Sulla questione poi del Centro di Macerata non mi preoccuperei cosi’ tanto anche perche’ da quanto possiamo notare questo Centro e’ decrepito da molto tempo e certamente non per colpa del nuovo centro commerciale che vorrebbero costruire ! Sono per la liberta’ anche perche’ piu’ ce n’e’ e piu’ e’ MEGLIO per tutti.