La lottizazione Simonetti
di Federica Nardi
Un nuovo centro commerciale a Piediripa. È già depositato in Comune e aspetta di arrivare sul tavolo di Provincia e Regione il progetto per un fabbricato di 13mila metri quadri su due piani, con tanto di area parcheggi. Alle porte di Macerata, accanto ad una delle strade principali della frazione, il terreno dove dovrebbe sorgere ha un nome e un cognome: lottizzazione Simonetti.
Sono passati 8 anni dal flop Valleverde. Dalla montagna di annunci e di varianti urbanistiche uscirono due topolini: il nulla di fatto per il centro commerciale (sullo stesso terreno per cui viene presentato oggi il progetto) e quello per lo svincolo di San Claudio, che doveva essere parte integrante dell’urbanizzazione dell’area. Nel primo caso il centro commerciale ottenne anche l’ok della Provincia. Si trattava infatti di un progetto diverso da quello attuale, con diversi fabbricati separati l’uno dall’altro, e che aveva quindi bisogno solo di una Valutazione ambientale strategica (Vas) , senza ulteriori passaggi in Regione. Ben diverso dal mega fabbricato proposto a gennaio dal gruppo Simonetti, che dovrà passare al vaglio del Comune, della Provincia e della Regione per la Valutazione di impatto ambientale (Via). Il funzionario regionale, secondo il testo unico in materia di commercio, avrà l’ultima parola sulla realizzazione.
Se le carte e i pareri possono impiegare mesi o anni per raggiungere tavolo dopo tavolo un verdetto, quel che è certo è che una mega struttura commerciale a Piediripa avrebbe un forte impatto sulla viabilità di una zona dove defluisce il traffico in entrata e uscita dalla superstrada e dove insistono già due centri commerciali a pochissima distanza l’uno dall’altro: il Valdichienti e il Corridomnia. Al momento non esiste nessun vincolo numerico o di distanza alla realizzazione di grandi centri commerciali. La Regione avrebbe dovuto emanare un regolamento che è rimasto però un nulla di fatto. L’unico vincolo, tolto quello di destinazione dell’area che già anni fa venne riconvertita a destinazione commerciale, resta il Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptc), che prevede per la realizzazione di nuovi spazi commerciali di grandi dimensioni una serie di verifiche sull’impatto ambientale e soprattutto sulla viabilità.
Lottizzazione Simonetti, ennesima operazione a scapito del pubblico
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Non facciamo c****te per cortesia!!!!
Non facciamo caxxate per favore!!!
Penso che ce ne sono pure troppi. C’è da capire gli interessi che ci sono dietro. Tutto dovrebbe essere capito dalle procure antimafia. Spesso ci possono essere infiltrazioni mafiose in maniera diretta o indiretta.
e poi? con gli altri centri commerciali in zona? mandiamo tutti a casa? basta con le domeniche ed i festivi sempre aperti chi lavora in quei posti sono esseri umani
Un’altra mazzata per il centro storico di Macerata!
13.000 metri quadri sono pochi, che cce fai.io farei 25.000 mq e ne farei un altro di centro commerciale tra san claudio e morrovalle e uno a Sforzacosta. A Corridonia cè . Ndo vai la Domenica o il sabato ?
Ndo scappi ? ACCERCHIATI DAI CENTRI COMMERCIALI. e le scuole ? I centri sportivi _ piscina e palazzetto_ perché non ditemi che quella di macerata sia una piscina … le aree verdi ? I parchi ? Qua invece di ripensare a come rivalutare e riposizionare sul mercato i nostri prodotti SI COSTRUISCONO CENTRI COMMERCIALI PER FAR VENDERE QUELLI DEGLI ALTRI. Speriamo.bbene. ciao bbbbbellli….
Ma come mai non ci sono progetti per ristrutturare tutte quelle strutture, i cui scheletri dominano il panorama sia a Piediripa che a Corridonia? I comuni anzichè approvare nuovo cemento, perchè non agevolano le ristrutturazioni di ciò che già c’è? Nuovo non è sempre bello, si tratta di verde che sparisce.
Spero e mi auguro che, se questa costruzione si farà, prima bisogna modificare tassativamente la viabilità, ora invivibile, di Piediripa……..fare un nuovo ponte a 4 corsie, fare nuovo svincolo della superstrada a San Claudio…..allora si che si può anche pensare di far fare questo nuovo centro. Poi magari obbligare chi costruisce a fare anche un centro sportivo, con una piscina degna di essere chiamata con questo nome, a Piediripa. Non si può far solo costruire senza pensare a quello che c’è intorno. Giustamente il Sig. Acella fà notare una cosa su cui riflettere……cosa ci facciamo delle due costruzioni che ormai troneggiano abbandonate nella nostra zona?
Meditate governanti, non fate solo quello che più conviene alle vostre situazioni. Pensate anche un pò al popolo.
Il popolo è bovino, per questo si fa un altro centro commerciale.
Per la giornalista:il traffico in entrata e uscita dalla superstrada non defluisce,ma forse confluisce.
NESSUN VINCOLO numerico o di distanza alla realizzazione di grandi centri commerciali.Non c’è altro da dire.Queste sono le scelte POLITICHE che hanno distrutto i centri storici.
perché solo due piani fatene tre, ma che dico tre son pochi fatene quattro cinque se è possibile 6-7, prima di costruire un’altro centro commerciale buttate giù il vecchio piantumate e fate giardini
Come non riconoscere l’impellente necessità di un nuovo centro commerciale nella zona di
Piediripa,dove troviamo solo Corridomnia,Val di Chienti e una miriade di negozi ?
Nel 2003 la Provincia aveva commissionato all’Ufficio Urbanistica, diretto dall’ing. Gigli, con la collaborazione di una esperta esterna, un Piano Regolatore per la Grande distribuzione, come previsto dalla normativa. Si teneva conto di parametri come popolazione, tipologia di insediamenti, flussi di traffico, situazione esistente ecc… Lo studio, pronto ad inizio 2004, non fece in tempo, ad elezioni indette, ad essere discusso con le rappresentanze sociali ed in Consiglio. Prevedeva che la Valle del Chienti fosse già satura di supermercati e non dovevano essere concessi altri permessi. In Val Potenza poteva essere autorizzata una licenza. La successiva amministrazione tenne tutto nel cassetto e fece scadere i termini.
Pigliapoco, parlando in linea del tutto generale, da saggi e sapienti e quindi seri che eravamo, nel giro di pochi decenni siamo diventati saputi e saccenti (de facto ignoranti, o quanto meno superficiali e irresponsabili).
Della serie “la madre degli imbecilli è sempre incinta “
Come possiamo pensare che l’Italia andrà a migliorare quando pensano solo a costruire altri centri commerciali che annientano le persone, i valori, e sfaldano le famiglie.
ma perchè non fate 13.000 metri quadrati di verde e parchi pubblici dove poter passare la domenica all’aperto e non al chiuso come degli zombie?
la richezza del luogo è proprio la sua terrab utile per essere coltivata..volete costruire atutti i costi qualcosa..fateci le serre per coltivare frutta e la verdura.. avremmo l’oro della terra a chilometri e l’so effettivo di un terreno pianeggiante ben irriguo.. non ha insegnato nulla la lottizzazione velleverde?
Questa lottizzazione è eredità della giunta Meschini e se un privato ottiene diritti acquisiti poi a tornare indietro è difficile. Meschini ha cementificato come non mai la nostra città e Via Trento e l’ex Foro Boario lo ricordano sempre. Continua ancora a fare danni.