Nuovo centro commerciale, il Pd:
«Emendamento alla Camera per fermarlo»

MACERATA - Lotto Simonetti a Piediripa, i dem illustrano la proposta presentata ieri nel pacchetto terremoto: «Chiediamo di sospendere le licenze per nuove grandi strutture di vendita nel cratere almeno fino al 2022»

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Da sinistra Narciso Ricotta, Stefano Di Pietro, Mario Morgoni e Angelo Sciapichetti

di Federica Nardi

(foto di Fabio Falcioni)

Infilata nel pacchetto degli emendamenti al decreto terremoto, la proposta a firma Pd per sospendere le licenze alle grandi strutture di vendita fino al 2022 è approdata alla Camera. E’, al momento, l’unico mezzo per fermare la costruzione del nuovo centro commerciale nella frazione Piediripa di Macerata. Dove tra l’altro proprio ieri, a pochi metri dal lotto Simonetti dove dovrebbe sorgere la struttura, si è verificato l’ennesimo incendio allo stabilimento Orim, questa volta di grandi proporzioni.

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Angelo Sciapichetti

 

«Il Pd si è mosso unitariamente a livello comunale, regionale e nazionale – spiega l’assessore regionale Angelo Sciapichetti -. La solidarietà ai commercianti maceratesi la esprimiamo così. Non abbaiando alla luna – dice, riferendosi alla raccolta firme della scorsa settimana del Movimento 5 stelle di Macerata -, ma facendo atti concreti. Provincia e Comune non possono fare niente. Abbiamo pensato che l’unica via sia quella dell’approvazione di un emendamento, perché l’unico livello su cui possiamo intervenire è quello nazionale». Con lui anche il deputato Mario Morgoni, che ha portato l’emendamento alla Camera, il segretario del Pd locale Stefano Di Pietro e l’assessore comunale Narciso Ricotta. 

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Da sinistra Stefano Di Pietro e Mario Morgoni

«Nel lotto Simonetti – spiega Di Pietro -, era stata fatta una variante nel 2008, che prevedeva una struttura mista, commerciale e direzionale. A oggi c’è la richiesta del progetto per accorpare i tre immobili previsti dal piano regolatore e c’è stata una sollevazione popolare e del movimento 5 stelle che ha raccolto le firme e fatto un lavoro di mobilitazione. Il Pd di Macerata, supportato da Morgoni, Ricotta e Sciapichetti ieri ha presentato un emendamento alla Camera dei deputati, in occasione della discussione della legge sul terremoto. Visto che il sisma sta creando una serie di scivolamenti a valle sia di residenti che di attività commerciali, il Pd chiede che vengano sospese le licenze per le nuove grandi strutture di vendita fino al 2022. Perché riteniamo che in questa fase sia importante mantenere gli equilibri all’interno dei territori e di non favorire migrazioni permanenti. C’è chi fa polemica – conclude il segretario -, c’è chi fa le proposte di legge. Non siamo per una politica dell’annuncio». Di Pietro ha anche aggiunto una nota da parte del capogruppo del Pd in Consiglio, Maurizio Del Gobbo, che porta «la solidarietà del Pd al questore per le scritte comparse in città contro di lui. Noi riteniamo che stia facendo un buon lavoro, con risultati importanti».

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Mario Morgoni

Morgoni riporta i dati sull’economia del cratere, che evidenziano un calo del fatturato tra il 7 e l’11 percento nei Comuni più colpiti. «Tra i tanti emendamenti presentati c’è anche questo – dice il deputato – su cui misureremo la coerenza tra i proclami e i fatti di Lega e movimento 5 stelle. Non vogliamo fare un’opposizione pregiudiziale. L’iniziativa sul centro commerciale la sosterremo fino in fondo». Lieve fuori tema anche per Morgoni, che oggi indossa una camicia rossa in segno di solidarietà con i migranti che perdono la vita in mare per raggiungere l’Italia. «Sono persone come noi, soffrono e muoiono e si vedono negare i diritti fondamentali. La comunità deve avere un sussulto coerente con la sua storia. Stiamo prendendo una brutta piega».

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A sinistra Narciso Ricotta

Ricotta spiega che «in dieci anni la pratica Simonetti non si era mai mossa. L’amministrazione quando sarà chiamata a esprimere la sua posizione nella conferenza dei servizi necessaria per la Valutazione ambientale strategica lo farà, coerentemente con la posizione della maggioranza. L’ordine del giorno che si discute in Consiglio lunedì, dove si chiede al Comune di fare tutto il possibile per fermare il centro commerciale, è una chiacchiera da caffè senza atti amministrativi. I problemi principali – spiega Ricotta -, sono la viabilità e il rischio di depauperamento del commercio storico della città». Il Pd è compatto anche sulla ricostruzione dopo il terremoto. Il decreto Gentiloni verrà convertito in legge entro il 28 luglio, mentre le soluzioni abitative di emergenza dovrebbero arrivare tutte e 1927 a destinazione entro un mese (ne manca ancora qualcuna a Visso).

 



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