Progetto del Centro commerciale Simonetti, l’ex sindaco Romano Carancini interviene in merito ad un articolo comparso ieri su Cronache Maceratesi e in particolare su di una dichiarazione fatta dal sindaco Sandro Parcaroli che diceva «Chiedono a me di fermare la realizzazione del centro commerciale di Piediripa, quando l’amministrazione di centrosinistra a guida Carancini ha incassato in anticipo 8-900 mila euro di oneri di urbanizzazione, 300 in contanti e la parte rimanente con la cessione della ex chiesa di San Rocco in vicolo Costa. Fanno le interrogazioni ma dimenticano il passato» (leggi l’articolo).
Carancini dice: «non ho mai incassato personalmente anticipi per il Centro commerciale Simonetti, mai incassato in contanti danaro per effetto di atti amministrativi circa la variante Simonetti né lo ha fatto la struttura amministrativa del Comune di Macerata. Mai incassati gli 8-900mila euro di oneri di urbanizzazione». L’attuale primo cittadino era intervenuto in seguito ad una interrogazione del consigliere Pd Andrea Perticarari. Aveva spiegato che la precedente giunta Carancini aveva preso un anticipo parlando di una parte versata al Comune «in contanti» (termine che voleva intendere versata in liquidi, a differenza della parte pagata al Comune attraverso un immobile).
Carancini ricostruisce poi la vicenda del Centro commerciale, sottolineando che tutto è partito prima che lui diventasse sindaco (nel 2010). «L’iter amministrativo è stato avviato con la delibera di Consiglio comunale numero 2 del 21 gennaio 2008 (amministrazione Meschini), con oggetto “Adozione” della variante parziale al piano regolatore generale, e prosegue con la delibera di Consiglio comunale numero 30 del 21 aprile 2008 con oggetto “Adozione definitiva” della medesima variante. La variante, adottata, ma non ancora approvata, si è arricchita della nuova delibera di Consiglio Comunale numero 23 del 9 febbraio 2010 (amministrazione Meschini)». Sin qui l’iter dell’amministrazione Meschini, poi la variante viene approvata definitivamente l’8 giugno 2010 dalla giunta Carancini «quale atto dovuto. Aggiungo che quale consigliere comunale, in consiglio comunale, sino all’elezione a sindaco, ho sempre votato a favore delle proposte della Giunta Meschini in merito a tale operazione urbanistica».
Altro punto «gli atti dell’intesa pubblico/privato tra Comune e la ditta Simonetti sono stati originati, prima, da un accordo del 19 novembre 2007 e, successivamente, dalla lettera del privato del 2 dicembre 2009 e dalla conseguente delibera di Giunta comunale Meschini numero 32 del 30 gennaio 2009 (tutti gli atti amministrativi richiamati sono pubblici e dunque consultabili)». E ancora, dice Carancini: «il contenuto definitivo dell’accordo – in sintesi – prevedeva in capo alla ditta Simonetti la cessione gratuita al comune di Macerata dell’ex chiesa di San Rocco e non a titolo di oneri di urbanizzazione come è erroneamente affermato dal sindaco Sandro Parcaroli. Inoltre la ditta Simonetti si impegnava a pagare al comune di Macerata la somma di due milioni di euro a titolo di compartecipazione del privato al “Costo di costruzione” per la viabilità connessa all’opera. La somma di 2 milioni sarebbe stata quindi versata dalla ditta Simonetti, in anticipo, (appunto sul contributo del “Costo di Costruzione”), in rate di 500mila euro ciascuna, rispettivamente entro 1, 2, 3 e 4 anni dalla entrata in vigore della variante (8 giugno 2010). Per effetto della variante parziale al Prg dell’area Simonetti, durante il mio primo mandato, l’amministrazione comunale di Macerata ha incassato la somma di 350mila euro in acconto della prima delle 4 rate suddette». Carancini poi aggiunge che «il fatto che tale progetto urbanistico non sia stato ancora realizzato dal privato dal giugno 2010 ad oggi (quindi ancora può costituire materia di polemica in consiglio comunale), è dipeso esclusivamente dalla sola volontà del privato medesimo; peraltro ribadisco, come già precisato, che l’amministrazione comunale ha ricevuto l’anticipo dalla ditta Simonetti, ma non in contanti (come apparso sulla stampa così dando la fuorviante ed allarmante idea dell’amministratore sindaco che riceve i soldi in valigia”) quanto con le modalità rigorose di un ordinario incasso istituzionale – in questo caso a titolo di anticipo sul cosiddetto “Costo di Costruzione”, e con ciò beneficiando le casse pubbliche».
(redazione CM)
Per loro è sempre colpa degli altri ce ne fosse uno che dica è colpa mia
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Siete 2 buffoni. Pubblicate gli atti amministrativi (se esistono) invece di scaricarvi le colpe a vicenda.
A volte non si cade solo dalla sedia cercando di sedercisi ( sarà che quando ne sono 2 non si sa mai qual’è qiella giusta ) ma si cade anche raccontando un sacco di fregnacce … Daje jò e stanne attenti che fai ride pure ndò ci si era andati per piangere…
In molti rimangono dell’idea che quel megacentro sarà un danno per Macerata città, Corridonia città e Morrovalle città.