David Miliozzi
«Per noi il centro commerciale Simonetti è una follia. Ma al di là del nostro pensiero quella costruzione è vincolata alla realizzazione della bretella Carrareccia-Valleverde, che ad oggi non esiste». David Miliozzi, consigliere di Macerata Insieme, torna ad opporsi alla maxistruttura commerciale che dovrebbe sorgere a Piediripa e lo fa con una mozione che sarà discussa lunedì prossimo in Consiglio comunale. «Chiediamo all’amministrazione di relazionare alla Terza commissione sul tema. In particolare ci domandiamo se a fronte della mancata realizzazione del tratto stradale che unisce la Strada Provinciale 485 ‘Carrareccia’ al P.P. ‘Valleverde’”, la variante approvata definitivamente nel 2015 può ritenersi completamente efficace. Chiediamo anche se la realizzazione di spazi commerciali che coinvolgano tutta l’area e creerebbero problemi alla viabilità può ritenersi compatibile con il Ptc».
Oltre ad invitare l’amministrazione ad intraprendere quanto di sua competenza per evitare l’insediamento del centro commerciale, la mozione chiede quali studi ed analisi l’Amministrazione intende mettere in campo allo scopo di fornire il proprio parere in sede di Conferenza dei Servizi, considerato il proprio compito di “garantire un equilibrato sviluppo delle diverse forme distributive” basandosi su “un efficiente sistema di monitoraggio della distribuzione commerciale locale”, e nell’ottica di individuare tutte le motivazioni appropriate che possano giustificare un eventuale parere negativo in sede di Conferenza dei Servizi.
Dagli atti risulta che nello scorso decennio la Simonetti ha già versato al Comune 960mila euro tra liquidi e beni immobili come acconto non obbligatorio degli oneri di urbanizzazione, proprio per quella strada mai realizzata, la bretella Carrareccia-Valleverde. Una somma che andrebbe dunque a debito del Comune in caso di mancata realizzazione. Inoltre è ancora valida la fideiussione di due milioni del 2010. La storia di quell’area nasce da lontano, addirittura dal 1990, e domani Cronache Maceratesi pubblicherà una ricostruzione attraverso le carte.
Intanto la maggioranza si è riunita nel tardo pomeriggio di oggi per valutare complessivamente la questione in vista del Consiglio comunale di lunedì. Quello che è emerso, trapela da alcuni partecipanti, è che il Comune deve riflettere attentamente sui risvolti di una questione che viene da molto lontano e che ha visto già presi in passato impegni amministrativi e accordi economici con il privato.
(redazione Cm)
***
Di seguito il testo della mozione presentata da David Miliozzi:
PRESO ATTO
– che gli organi di stampa hanno diffuso l’informazione relativa alla presentazione di un progetto per una grande struttura di vendita/centro commerciale che fa riferimento al terreno relativo al PL VII LOCALITÀ PIEDIRIPA;
PREMESSO
– che in data 8/06/2010 il Consiglio Comunale di Macerata ha deliberato l’approvazione definitiva della “VARIANTE PARZIALE AL P.R.G. VIGENTE GIÀ ADEGUATO AL P.P.A.R. RELATIVA AL RIADEGUAMENTO FUNZIONALE DELL’AREA DIREZIONALE E TERZIARIA – PL VII LOCALITÀ PIEDIRIPA”;
– che nel documento istruttorio di tale deliberazione si fa riferimento alle criticità evidenziate dalla Provincia di Macerata in tema di viabilità (si riporta stralcio del documento istruttorio):
[Premesso]
– che con atto di Consiglio Comunale del 21.01.2008, n.2, si adottava la variante al PRG relativa all’area sita nella frazione di Piediripa posta a margine della provinciale corridoniana, relativa al riadeguamento funzionale dell’area direzionale e terziaria – PL VII, su richiesta della Ditta F.lli Simonetti S.p.a., con sede a Castelfidardo (AN) in via Che Guevara n. 4, attuale proprietaria della stessa, di modificare la relativa disciplina urbanistica;
– che la variante di cui trattasi, è stata elaborata al fine di modificare la destinazione d’uso dell’area denominata nel PRG vigente PL VII, da “Direzionale e Terziaria” – art. 24 (bis) a “Distributive e Commerciali” – art. 23, delle NTA, localizzata nella frazione di Piediripa, a confine con la Strada Provinciale n. 63 Maceratese, identificata al catasto terreni al foglio 99 particelle 319, 349, 357, 367, 651, 668, 669 per complessivi 80.810 mq.;
– che con delibera di Consiglio del 21.04.2008, n. 30, si adottava definitivamente la variante attinente al riadeguamento funzionale dell’area direzionale e terziaria in Piediripa, individuata con la sigla PL VII;
– che tale variante fu trasmessa alla Provincia di Macerata per l’espressione del parere di conformità di cui all’art. 26 della L.R. n. 34/92 e ss. mm.;
– che la Provincia di Macerata, con atto della Giunta n. 494 dell’11.11.2008 ha espresso, ai sensi dell’art. 3 lettera a) ed art. 26, 4° comma, della L.R. 34/’92 e ss. mm., parere di non conformità per il contrasto della variante con l’art. 59 – Indirizzi per la previsione e la localizzazione degli spazi commerciali – delle NTA del PTC, per le problematiche che la stessa verrebbe a creare alla viabilità esistente;
– che le suddette problematiche sarebbero superabili con la realizzazione della nuova viabilità esterna al P.P.” Valleverde ”, mirata al conseguimento del collegamento tra la Strada Provinciale Maceratese e la superstrada, prevista con Accordo di Programma tra il Comune di Macerata e la Provincia di Macerata (Decreto del Presidente n°19 del 10/06/2004, prot. n. 42786) e con il Protocollo d’intesa tra la Provincia di Macerata e i Comuni di Macerata e Corridonia (Prot. 43978 del 14/06/2004); “
– che sempre nella delibera di Consiglio Comunale del 8/06/2010 si riportano le controdeduzioni del Consiglio Comunale di Macerata (atto n. 23 del 9/2/2010) rispetto alla criticità relative alla viabilità:
“3) Prendere atto che il parere di non conformità espresso con la citata deliberazione di Giunta n. 494 dell’11.11.2008 si sostanzia per il contrasto della variante con l’art.59 – Indirizzi per la previsione e la localizzazione degli spazi commerciali – delle NTA del PTC., per le problematiche che la stessa verrebbe a creare alla viabilità esistente, evidenziate dagli studi sui flussi di traffico facenti parte della documentazione a corredo della variante;
4) Stabilire che il Comune di Macerata compartecipa con un finanziamento di €.2.000.000,00 alla realizzazione della nuova viabilità esterna al P .P . “V alleverde”, collegante quest’ ultima con la superstrada, nell’ ambito del collegamento tra la Strada Provinciale Maceratese e la superstrada, prevista nell’Accordo di Programma tra il Comune di Macerata e la Provincia di Macerata (Decreto del Presidente n°19 del 10.06.2004, prot. n. 42785) e con il Protocollo d’intesa tra la Provincia di Macerata e i Comuni di Macerata e Corridonia (Prot. 43978 del 14.06.2004);
5) Disporre che la predetta somma di €. 2.000.000,00 venga posta a disposizione dell’Amministrazione Provinciale in funzione dell’avvio della realizzazione, da parte dello stesso Ente, della nuova viabilità esterna al P.P. “Valleverde”, le cui modalità di erogazione siano disciplinate da specifico accordo operativo in merito;
6) Disporre che l’erogazione della predetta somma all’Amministrazione Provinciale venga subordinata all’impegno di quest’ultima a realizzare prioritariamente il tratto stradale che unisce la Strada Provinciale 485 “Carrareccia” al P.P. “Valleverde”, da prevedersi nel citato accordo operativo;
7) Impegnare prioritariamente le somme che il Comune di Macerata incasserà a titolo di contributo di costruzione ai sensi dell’art.16 del DPR 380/2001 per il rilascio dei permessi di costruire relativi agli immobili a destinazione commerciale e/o direzionale all’interno dello stesso P.P. “Valleverde” per la realizzazione del tratto stradale di collegamento tra la Strada Provinciale Maceratese ed il P.P. “Valleverde”, così come previsto dal Protocollo d’intesa tra la Provincia di Macerata e i Comuni di Macerata e Corridonia (Prot. 43978 del 14.06.2004) demandando, per evidenti ragioni di continuità, la progettazione e la realizzazione di tale tratto stradale, interamente ricadente all’interno del territorio del Comune di Macerata, all’Amministrazione Provinciale con la raccomandazione di verificare, in sede di progettazione, la possibilità di modificare il tracciato in modo che lo stesso risulti meno impattante verso le proprietà fondiarie così da limitare la spesa necessaria per l’acquisizione dei terreni, il tutto da recepire nel citato accordo operativo;
8) Dare atto che sono in corso i lavori relativi alle opere di urbanizzazione del P.P. “Valleverde” nell’ambito dei quali si sta realizzando un consistente tratto stradale facente parte del citato collegamento tra la Strada Provinciale Maceratese e la superstrada;
9) Controdedurre, ai sensi della lett.b) del comma 6 dell’art. 26 della L.R. n. 34/92 e ss. mm, il parere di non conformità espresso dall’Amministrazione Provinciale sulla variante al P.R.G. in oggetto con la deliberazione di Giunta n. 494 dell’11.11.2008 ritenendo che quanto riportato ai precedenti punti nn. 5, 6, 7 e 8 sia idoneo a superare la pregiudiziale che ha portato al suddetto parere di non conformità poichè consente di dare rapido avvio ai lavori di realizzazione del collegamento viario tra la Strada Provinciale Maceratese e la superstrada, prevista con Accordo di Programma tra il Comune di Macerata e la Provincia di Macerata (Decreto del Presidente n°19 del 10.06.2004, prot. n. 42786) e con il Protocollo d’intesa tra la Provincia di Macerata e i Comuni di Macerata e Corridonia (Prot. 43978 del 14.06.2004); ”
– che, in sintesi, l’esecuzione del tratto stradale che unisce la Strada Provinciale 485 “Carrareccia” al P.P. “Valleverde” appare come una pre-condizione necessaria all’efficacia della variante in questione;
– che tale tratto stradale non risulta al momento implementato;
PREMESSO INOLTRE
– che l’apertura di una grande struttura di vendita/centro commerciale non è “liberalizzata”, ma soggetta ad un procedimento di autorizzazione che si sostanzia nella convocazione di apposite conferenze dei servizi;
– che il rilascio dell’autorizzazione è subordinato in particolare al rispetto di alcune caratteristiche (si riporta per brevità l’art. 29 comma 4 del regolamento regionale “Disciplina delle attività di commercio in sede fissa”):
“a) dei criteri per la pianificazione commerciale predisposti dalla Provincia mediante il PTC, con specifico riguardo a quelli finalizzati a individuare le aree di localizzazione attraverso la valutazione dell’impatto dei flussi di traffico, nonché in relazione alla rete viaria e agli accessi;
b) delle previsioni degli strumenti urbanistici comunali della zona o dell’area a destinazione commerciale da cui risulti specificatamente la possibilità di localizzare grandi strutture di vendita;
c) dei parametri di parcheggio di cui agli articoli 6 e 26;
d) degli accessi previsti dall’articolo 27;
e) delle risultanze dello studio dell’impatto sulla viabilità di cui al comma 7, lettera b), numero 5), del presente articolo;
f) della destinazione commerciale dell’immobile da adibire a grande struttura di vendita;
g) dei limiti dimensionali previsti dall’articolo 25;
h) dei regolamenti locali di polizia urbana, annonaria e igienico-sanitaria, dei regolamenti edilizi e di sicurezza;
i) dei requisiti morali e professionali;
l) di quanto contenuto nell’articolo 28;
m)delle disposizioni in materia di VIA e di VAS, ai sensi della normativa statale e regionale vigente.”
– che l’art. 3 del regolamento regionale (“Disciplina delle attività di commercio in sede fissa”) definisce le funzioni attribuite ai comuni:
“1. I Comuni promuovono:
a) la funzionalità complessiva della rete commerciale;
b) la congruità dell’insediamento commerciale con le caratteristiche urbanistiche del contesto territoriale;
c) il contenimento dell’uso del territorio, tenuto conto della dotazione a destinazione commerciale esistente, in particolare:
1) favorendo il riutilizzo di aree degradate o comunque già interessate da precedenti trasformazioni urbanistiche;
2) valutando gli effetti di sconfinamento, separazione, interclusione di aree derivanti dalla localizzazione dell’insediamento e dalle infrastrutture relative;
3) escludendo l’utilizzo di aree in cui i valori di concentrazione per l’inquinamento di suolo, sottosuolo, acque superficiali e acque sotterranee superino il limite accettabile, così come stabiliti dalla normativa ambientale vigente ovvero prescrivendo obbligatoriamente adeguate operazioni di bonifica preventiva allo sviluppo urbanistico di tali aree;
d) la riqualificazione e rifunzionalizzazione di parti del tessuto urbano e di situazioni di degrado, in sinergia con le politiche di altri settori economici e produttivi;
e) il corretto inserimento delle medie strutture nell’ambito del contesto urbano, in particolare:
1) verificando il livello di praticabilità della loro localizzazione sotto il profilo della viabilità interessata e dei collegamenti di trasporto pubblico;
2) favorendo soluzioni in grado di risolvere situazioni di criticità pregressa e garantire adeguati livelli di accessibilità pubblica.
2. Ai fini di cui al comma 1, i Comuni tengono conto in particolare dei seguenti criteri:
a) modernizzare e innovare il sistema distributivo;
b) garantire un equilibrato sviluppo delle diverse forme distributive;
c) recuperare e riqualificare il patrimonio edilizio esistente, compresi i complessi produttivi dismessi, garantendo la tutela e la valorizzazione delle caratteristiche delle aree;
d) riqualificare le aree urbane mediante l’inserimento di piccole e medie strutture di vendita quale incentivo alla costituzione di luoghi di aggregazione;
e) realizzare sistemi di accessibilità ottimale per ridurre o alleggerire la mobilità;
f) rafforzare l’attrattività delle aree connotate da una consolidata presenza di servizi commerciali, mediante la realizzazione di adeguate infrastrutture e l’attivazione di progetti di qualificazione e valorizzazione;
g) predisporre un efficiente sistema di monitoraggio della distribuzione commerciale locale in collaborazione con l’Osservatorio regionale.”
– che dalle funzioni riportate nel precedente punto, sembra di poter dedurre che il parere del Comune in conferenza dei servizi debba basarsi anche su considerazioni finalizzate a “garantire un equilibrato sviluppo delle diverse forme distributive” basandosi su “un efficiente sistema di monitoraggio della distribuzione commerciale locale in collaborazione con l’Osservatorio regionale.”
CONSIDERATO
– che la prospettiva dell’insediamento di una nuova grande struttura di vendita, non può che acuire le difficoltà degli operatori commerciali (piccoli, medi e grandi) esistenti;
– non può che essere valutata negativamente la prospettiva di un ulteriore decentramento dell’offerta commerciale, anche in relazione alle politiche di rilancio del centro storico cittadino;
-che il Consiglio comunale ha già approvato l’ordine del giorno presentato come primo firmatario dal consigliere comunale Enzo Valentini;
IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
– a relazionare nella Terza Commissione Consiliare in merito al seguente quesito: a fronte della mancata realizzazione del tratto stradale “che unisce la Strada Provinciale 485 ‘Carrareccia’ al P.P. ‘Valleverde’”, la variante approvata definitivamente in data 08/06/2015 (PL VII, da “Direzionale e Terziaria” – art. 24 (bis) a “Distributive e Commerciali” – art. 23, delle NTA) può ritenersi completamente efficace?
– a relazionare nella Terza Commissione Consiliare in merito al seguente quesito: considerato che la realizzazione del tratto stradale “che unisce la Strada Provinciale 485 ‘Carrareccia’ al P.P. ‘Valleverde’” era al centro della controdeduzione del Comune di Macerata al parere di non conformità espresso dalla Provincia di Macerata “per il contrasto della variante con l’art. 59 – Indirizzi per la previsione e la localizzazione degli spazi commerciali – delle NTA del PTC, per le problematiche che la stessa verrebbe a creare alla viabilità esistente”, la realizzazione di spazi commerciali che coinvolgano tutta l’area può ritenersi compatibile con il PTC?
– a relazionare nella Terza Commissione Consiliare in merito agli studi ed analisi che l’Amministrazione intende mettere in campo allo scopo di fornire il proprio parere in sede di Conferenza dei Servizi, considerato il proprio compito di “garantire un equilibrato sviluppo delle diverse forme distributive” basandosi su “un efficiente sistema di monitoraggio della distribuzione commerciale locale”, e nell’ottica di individuare tutte le motivazioni appropriate che possano giustificare un eventuale parere negativo in sede di Conferenza dei Servizi.
-ad intraprendere, per quanto di sua competenza, tutte le azioni possibili al fine di evitare l’insediamento del nuovo centro commerciale
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Ancora Valleverde? Una scemenza speculativa mostruosa creata dalle menti bacate della Sinistra DC, da Repubblicani (massoni), eccetera, incastonata dalle parti di San Claudio, senza vie di entrata e di uscita. In programma c’era la costruzione a San Claudio di un ponte sul Chienti, nei pressi della zona Damen, che con l’occasione si sarebbe espansa; un ponte che avrebbe collegato Valleverde alla superstrada in territorio di Corridonia. Il sindaco Nelia Calvigioni si oppose. Pure perchè l’Anas non avrebbe dato il consenso allo svincolo, dato che sarebbe stato troppo vicino allo svincolo di Piediripa.
La cosa allucinante di Valleverde era che Macerata si sarebbe dovuta collegare con la nuova zona industriale per mezzo di un galleria, che dalle Vergini sarebbe dovuta sbucare nei pressi del centro commerciale di Piediripa.
Ora, cosa c’entra la Carrareccia con Valleverde – di cui all’articolo – non riesco a capirlo. Come non capisco il silenzio sul nuovo mercatone dell’amministrazione Comunale PD di Corridonia e dei consiglieri di minoranza e dei partiti di opposizione, che il prossimo anno andranno alle elezioni amministrative.
La strada c’è. La ignorate. Tutti quelli che hanno votato per la nuova amministrazione e che spesso commentano su CM, giurerebbero e spergiurerebbero di usarla anche per splendide passeggiate passate a parlare, oh fortunati, delle magnifiche uscite delle vostre assessore. Da “Bella ciao” cantata in tutta Europa ma assolutamente vietata a Macerata a ghe gretina ghe sono.
Forse in altri tempi sembrava tutto possibile al punto da prendere degli impegni purtuttavia provvisori da parte del Comune con il privato investitore ; ma oggi forse la visione di insieme del comparto induce a qualche perplessità ed altrettante ne sovrastano alla luce dell’analisi del bacino di utenza oramai più che saturo e ad ulteriore scapito delle piccole imprese commerciali senza escludere il sempre presente scompenso urbanistico ed ambientale . I direi che sarebbe una avventura senza ritorno pur prevedendo l’impatto che si genererebbe su diversi fronti ivi compresa una nuova e impattante viabilità per di più unicamente …dedicata (? !! ?? su andiamo è tempo di migrare ..)
Ma veniamo al dunque ed alziamo lo sguardo a livello provinciale . Non appare logico ipotizzare una viabilità intervalliva da sempre cavalcata senza che ne avesse le caratteristiche effettive in qualunque modo volessimo girare la frittata ; forse se riuscissimo a collegare la frazione di Sambucheto con Piediripa con idonee carreggiate raggiungeremmo un miglioramento sia intervallivo e sia sul piano commerciale di tutto riguardo pur con tanti dubbi : ma occorrono veri investimenti e , soprattutto, occorre visione .