Pieve Torina
«Ricostruzione in altomare, progetti fermi, calcinacci immobili, mancava solo l’attuale indisponibilità di materiali edili a dare il colpo di grazia, con il risultato che molti degli sfollati del 2016 non faranno mai più ritorno in queste terre, con conseguente impoverimento di aree importanti e sovrappopolamento di altre». Inizia così l’intervento di Serena Cavalletti, coordinatrice provinciale di Sinistra Italiana, nel giorno dell’anniversario della terza scossa di terremoto, la più forte, che nel 2016, dopo quelle del 24 agosto e 26 ottobre, diede il colpo di grazia al nostro territorio.
«Il terremoto – continua Cavalletti – è stato solo una miccia per far deflagrare un fenomeno voluto, studiato a tavolino, la famosa “strategia dell’abbandono” ovvero l’intento di lasciare un territorio al proprio stato abbandono e degrado, iniziata ben prima perché queste terre bellissime non conviene a nessuno ci viva una popolazione che pretenda investimenti. Qualcuno deve aver capito da parecchio tempo che una comunità inesistente o disgregata si domina meglio, l’entroterra che diventa una Disneyland per i turisti è più gestibile come linea per un gasdotto, si stracciano le vesti di meno se le fabbriche delocalizzano, tanto hanno già delocalizzato le persone, si ricollocheranno sulle piane di Jesi per l’hub di Amazon se arriva, se le multinazionali se ne vanno pazienza per quei pochi che ancora ancora ci vivono, s’arrangeranno».
«Per noi abitanti oltre ai danni parecchie beffe – attacca – Non tanto le vignette di pessimo gusto di Charlie Hebdo, quanto i sedicenti politici. Da quelli locali per cui basta portare qualche concerto pop cantautorale sulle piane di Castelluccio per ridare entusiasmo non si capisce a chi o slancio all’economia non si sa di chi né come con una serata, al trampolino di lancio per le destre. Chi non ricorda “Immigrati negli alberghi, terremotati sotto le tende” o le foto di Salvini con nonna Peppina? Chi non ricorda come si sono tutti riempiti la bocca per lasciarci un minuto dopo in compagnia dei nostri calcinacci, del vuoto sempre più importante di cubature su cubature e cementificazione altrove. In compenso non sono mancati i sindaci super star, efficienza ostentata inversamente proporzionale all’efficacia reale».
«Il modello Marche – sottolinea – è iniziato in buona parte da qui, dalla rabbia sociale convogliata male e continua con la maldestra realizzazione di promesse elettorali di assessori regionali che tentano di riaprire reparti ospedalieri a Camerino dicendo che in queste terre riportano i servizi. Ma secondo voi io mi trasferisco o torno a Camerino perché c’è Cardiologia? Io vado, mi curo e me ne torno da dove sono venuta, qui fanno 40 e passa chilometri per andare a comprare da Ikea, figuriamoci se non li fanno per un ecocardiogramma. In ogni caso, nonostante inerzia e demagogia, continua la vita in queste terre belle e dimenticate o meglio, ricordate a uso e consumo di qualcuno e poi piano piano ci si dimentica, le cose cambiano e i terremoti dopo una pandemia e un’alluvione sono già l’emergenza precedente. “Prevenzione non si può fare” dicono, ma non è vero. Sappiamo che i terremoti torneranno e dovremmo in ognuna di queste cittadine avere già individuato, preservato da altri usi e attrezzato di potenziali allacci, aree specifiche per le Sae, un fondo d’emergenza per averle quanto prima dopo la prossima scossa e un superbonus per l’adeguamento sismico delle abitazioni».
«Quanto al riscatto – conclude Cavalletti – il momento è adesso. Il Pnrr è un’opportunità che deve generare opportunità, la sua formula di combinazione digitale e green è ciò di cui abbiamo bisogno qui: comunità energetiche, fibra fin dentro alla grotta della Sibilla, ambienti per lo smart working e il coworking, rigenerazione urbana, distretti del biologico, artigianato e perché no industria etica, servizi di prossimità, incentivi per una nuova politica abitativa, accoglienza. Da tutto questo ci separa la politica che adesso deve scegliere se venderci al prossimo miglior offerente o impegnarsi e amministrare».
Irene Manzi
Nel giorno del sesto anniversario della terza scossa, interviene anche la deputata dem Irene Manzi. «6.5, una doppia cifra che chi vive nel Centro Italia difficilmente riesce a dimenticare – dice l’esponente del Pd – In una domenica mattina di sei anni fa, alle 7,41, la terra riprese a tremare con ancora più forza ed intensità delle scosse del 24 agosto e del 26 ottobre . La più forte scossa mai registrata dal 1980. Una potente scia sismica la cui tracce sono ancora visibili nelle città e nei territori colpiti, segnano le comunità come una ferita che ancora non rimarginata. In questi sei anni sono stati compiuti molti progressi dal punto di vista della prevenzione e della ricerca scientifica, anche per quanto riguarda la ricostruzione sono stati fatti significativi passi in avanti, soprattutto, grazie all’impegno del commissario straordinario, Giovanni Legnini. In due anni sono stati autorizzati più di 10 mila cantieri. Ma ci sono ancora oltre 6mila interventi pubblici da completare o da impostare e ancora tante persone in attesa di ritornare nella propria casa o in una di nuova costruzione. Ricordo che sono sono stanziati 1,7 miliardi dal governo Conte 2 e 6 miliardi per la ricostruzione privata da quello Draghi.
«Mi auguro – continui Manzi – che il nuovo Governo non interrompa questo percorso che è finalmente a regime e si completi l’iter per l’approvazione del Codice delle ricostruzioni. La storia di questo Paese dimostra che dopo la gestione della prima fase dell’emergenza, si fa molta fatica ad avviare il processo di ricostruzione perché ogni volta si ricomincia di nuovo. Con un quadro normativo uniforme che garantisca certezza e velocità alle procedure si potrebbe arrivare a un Dipartimento della ricostruzione che darebbe una direzione certa nella gestione della ricostruzione che si avvicendi con quello della Protezione Civile.
Sarebbe un grave errore interrompere la gestione commissariale proprio ora che vediamo i primi importanti risultati. Si sta portando avanti un ottimo lavoro e, cambiando, si rischierebbe di interromperlo. Nel frattempo, il nostro Paese deve continuare a investire in opere di prevenzione e tutela del territorio perché le fragilità sono sotto gli occhi di tutti».
Ma invece di criticare,perché non ha fatto qualcosa quando esisteva il suo partito al governo?FATTI non chiacchiere!voi politici ci vivete con le chiacchiere ma la gente oggi come oggi vuole i fatti
Marino Menchi perché è più facile criticare che agire.......
Marino Menchi Al governo SI c'è stata solo con il Conte II.
Stefano Valenti non cambia nulla! sempre che non ha fatto niente!
Marino Menchi Tranquillo, adesso ce pensano la Meloni e Acquaroli. (Castelli no, dopo due anni di assessorato alla Ricostruzione se n'è andato in parlamento, chissà come mai.)
Stefano Valenti a me destra o sinistra non interessa,vorrei dei politici capaci,retti moralmente,lo so chiedo troppo purtroppo
Marino Menchi Il problema è che avere politici del genere dipende anche da te. (E anche da me e da tutti, naturalmente.)
Stefano Valenti si vota chi si reputa meno peggio e non il migliore purtroppo
Invito tutti a cercare le strategie post sisma del modello friulano.
Altro giro altra corsa
La destra ci ha fatto una campagna elettorale sui ritardi della ricostruzione, strumentalizzando a mani basse e promettendo miracoli (che non ci sono stati, così come non ce ne sono sulla sanità, anzi, altro tema su cui sbraitavano). Ora che si evidenziano anche le sue, di inefficienze, c'è chi si lamenta perché "si critica". Continuate pure a tapparvi le orecchie. Ci penserà la realtà a stapparvele.
Stefano Valenti erano stati inviati anche soldi dai cittadini che fine hanno fatto?
Per discutere su ciò che non hanno fatto
La frase che sarà scritta, spero, sui libri dei ricordi, non della storia perché non fa comodo NON VI LASCEREMO SOLI
Ma non avete ancora capito che non ricostruiscono più niente parlano per fare in modo che la gente che ancora si ostina a rimanere se ne andrà via per poter poi dire che non c'è più nessuno e non vale la pena ricostruire la dimostrazione sta nel fatto che hanno chiuso banche uffici postali ci hanno provato con gli ospedali è questa la realtà spero di sbagliare ma sembra proprio andare verso quello direzione
Ma come? Non li avrebbero lasciati soli, dicevano...e adesso fanno teorie?
Ora che state allopposizione vi mostrate interessati allargomento semplicemente ridicoli
Il primo è stato errani poi la de micheli e ora legnini tutti lettera piccola perché lo meritano ma dopo 6 anni la ricostruzione latita e le brave parlatrici non tacciono.
Paolo Piancatelli Demicheli però è stata il top. Infatti si candida a leader del PD
Paolo Piancatelli Memoria selettiva, eh?
Stefano Valenti non serve essere selettivi visto che tranne uno il resto è espressione del PD con persone di partito e non tecnici.
Stefano Valenti sono interessato poi se i lavori non vanno come devono all'ora sparo sentenze.
Paolo Piancatelli Signor Paolo giuste le critiche, però il commissario Legnini sotto il suo commissariamento ha terminato 8000 cantieri su 20000. Di cui la buona metà sono in un buon stato di avanzamento . Questo tutto in 20 mesi di commissariamento targato Legnini se i soldi non vengono erogati con scadenza regolare i lavori si fermano. Solo per una delucidazione le critiche si fanno ma devono essere giuste. Tenga presente che si parla di tre regioni Marche Umbria e Abruzzo che hanno riportato ingentissimi danni oltre alla perdita di vite umane. Questo solo per una delucidazione.
Roberto D'amario devo darle ragione su Legnini che sta facendo il suo dopo una partenza un pi' confusa.
Siamo sul baratro dei 6 anni. Ogni volta che porto in giro i turisti stranieri, si chiedono meravigliati come sia possibile che dopo 5 anni ancora non sia partita la ricostruzione. Fa stacco che qualche politico se ne accorga solo ora.
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Sig.ra Cavalletti, sig.ra Manzi,
brave, avete detto cose giuste !!!!! peccato che fino a ieri c’eravate voi a comandare, eravate parte dei governi che si sono alternati dal 2016 fino al 25 settembre 2022, sia Nazionali che Regionali, e COSA AVETE FATTO?
E poi Legnini, manco fosse il Padreterno. I cantieri sono partiti perché i tecnici hanno presentato i progetti che per realizzarli sono stati necessari anni grazie ai precedenti Commissari, TUTTI PD, che con le loro “fantasie” hanno BUROCRATIZZATO tutto al massimo, gente incapace. Vero che Legnini qualcosa in più ha fatto ma non ci voleva molto, la macchina era già partita bastava qualche correzione, e poi Legnini ultimamente sta mettendo troppa ansia a tutti, basta. Sig.ra Cavalletti in merito alle macerie che ancora ci sono vorrei ricordare che finché le operazioni rimangono in gestione all’ “Ente Pubblico” queste rimarranno ancora lì per anni e la loro rimozione avrà costi esorbitanti come avvenuto fino ad oggi, vedasi gestione Cosmari. Care signore a parlare di ricostruzione é facile, più difficile e FARLA perché ci vogliono Imprese, braccia e mani che si sporcano altrimenti rimarrà cosi per altri 20 anni e nelle case che comunque verranno ricostruite ci andranno i fine settimana i figli e nipoti dei residenti di ieri quelli del 30 ottobre 2016.
Con la fibra fin dentro la grotta della Sibilla il Guerrin Meschino potrà chiederle responsi online, senza essere tentato a peccare.
E’ indubbio che il Commissario Straordinario Legnini abbia agito in maniera molto più efficace dei suoi predecessori, tra i quali una signora che in questi giorni si sta candidando alla guida del PD e che ha dato pessima prova delle sue capacità.
Manterrei Legnini al suo posto, anche per non disperdere un patrimonio di conoscenze e di esperienze che in questa fase va assolutamente salvaguardato.
è più di 2 anni che il centro destra che governano le Marche e ancora andate dicendo la colpa è di quelli di prima…non vi ricordate quando vennero a trovarmi Salvini con il rosario in mano e suor Meloni quello che vi promisero?…voi tutti contenti e battevate le mani…non sarebbe ora di smettere di incolpare sempre quelli di prima e incominciarvi a farvi qualche domanda…tutti uguali sia a destra che a sinistra non dovevate andare a votare oppure cominciate a vedere quello che hanno fatto questi signori in più di 2 anni e smettetela di dire che la colpa è di quelli di prima “MODELLO MARCHIGIANO “
L’entroterra non smuove soldi, è inutile continuare con i bla bla…
Onorevoli Cavalletti e Manzi, sono la figlia maggiore di Nonnapeppina. Avrei piacere di raccontarvi nel dettaglio la cornice della foto cui si fa riferimento nell’articolo, che nessuno conosce bene quanto me. Se avrete tempo e voglia, mi rendo disponibile. Potete contattarmi in privato su Messenger. Sono certa che anche per voi non sarà tempo sprecato.