La consegna dei nuovi alloggi ai carabinieri di Pieve Torina
«Mi sono sempre sentito a casa qui, perché ci sono persone, come il sindaco, che svolgono il proprio dovere con l’intento di far prevalere l’interesse pubblico e istituzionale, e perché vi è una comunità di gente laboriosa, onesta, radicata sul territorio». Ha esordito così Fabiano Salticchioli, comandante della legione dei Carabinieri Marche, in occasione della consegna dei nuovi alloggi ai carabinieri della stazione di Pieve Torina. Insieme al generale sono intervenuti anche il prefetto di Macerata Flavio Ferdani, il comandante provinciale dei Carabinieri Nicola Candido ed altri rappresentanti dell’arma.
Il taglio del nastro
«Una giornata storica per il nostro paese – ha rimarcato il sindaco Alessandro Gentilucci -. A sei anni dal sisma restituiamo dignità a questi giovani che servono lo Stato e garantiscono la sicurezza del territorio e che hanno vissuto nei container condividendo le difficoltà della popolazione. È importante che le istituzioni consentano loro di poter vivere in un ambiente adeguato, ed è per questo che, come Comune, abbiamo realizzato e messo a disposizione, grazie a fondi della Protezione civile, un appartamento in località Capecchiara destinato appunto ad ospitarli, in attesa della ricostruzione di una nuova struttura a disposizione dell’Arma. Abbiamo consegnato le chiavi a sua eccellenza il prefetto che le ha poi trasferite al luogotenente Domenico Princigalli, comandante della stazione di Pieve Torina».
La visita del prefetto Ferdani e del comandante Salticchioli, oltre a fare il punto sui temi sicurezza e ricostruzione, è servita anche per una valutazione più generale relativa allo stato idrogeologico dell’area di Pieve Torina che, come ha ricordato il sindaco, «sorge alla confluenza di due fiumi: sono stati giorni impegnativi per tutti, purtroppo, a causa delle piogge, ma è importante anche lavorare sulla prevenzione, ed è ciò che stiamo facendo».
Il taglio del nastro all’ingresso degli alloggi ha visto unite le mani del generale, del sindaco e del prefetto. Quest’ultimo ha sottolineato come questa consegna rappresenti «un importante segnale per la cittadinanza che avrà sul territorio un presidio di sicurezza perfettamente funzionale ma, soprattutto, in grado di consentire alle donne e agli uomini dell’arma di poter svolgere il proprio servizio in condizioni di dignità e benessere».
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