Il sindaco Sandro Parcaroli
di Luca Patrassi
Niente da fare, il sindaco Sandro Parcaroli non riesce a farsi qualche giorno di riposo in santa pace senza che accada qualcosa. A fornire preoccupazioni al primo cittadino maceratese sono i “suoi”, i gruppi di maggioranza ed alcuni degli assessori che da qualche tempo hanno rivolto le loro attenzioni critiche all’interno. Stavolta però il sindaco Sandro Parcaroli è ben deciso ad affrontare la questione. Per mercoledì pomeriggio è stata convocata la seduta di giunta, ordine del giorno di routine ma è evidente che, al chiuso della stanza, il sindaco vorrà dire chiaramente ai suoi assessori cosa pensa di questa situazione.
Chi lo ha sentito riferisce di un sindaco irritato per questa situazione in effetti anomala. Ha aperto la settimana il capogruppo della Lega Claudio Carbonari mettendo nel mirino, con l’iniziativa sul servizio prescuola, l’assessore comunale Katiuscia Cassetta e il sindaco stesso. Azione isolata quella del capogruppo della Lega, nessun altro consigliere del partito di Salvini lo ha seguito o è intervenuto sulla questione, a farlo è stato però il capogruppo di Fdi Pierfrancesco Castiglioni intervenuto per chiedere alla Cassetta di risolvere subito il problema creato. Uno, due. Poi si inserisce la “manina” di qualcuno che fa girare un commento online del presidente dell’Apm Gianluca Micucci Cecchi sull’assessore alla Mobilità, la leghista Laura Laviano. Il tutto in pochi giorni, finanche alla vigilia delle elezioni politiche. Un po’ sospetta come tempistica, almeno per alcuni interventi. C’è il fondato sospetto che all’interno della giunta ci siano scontri frontali tra assessori, cosa peraltro che è emersa chiara anche in questa vicenda del servizio prescuola. E che anche tra i gruppi di maggioranza ci siano fibrillazioni per alcuni cambiamenti e per i passaggi di casacca già fatti e per altri che sono annunciati.
C’è da capire cosa dirà il sindaco mercoledì in giunta, o meglio cosa farà dopo le prossime elezioni politiche. L’impressione è che Fdi voglia presentare il conto ed aggiornare al 2022 i rapporti di forza in giunta, magari con un bel rimpasto. Di altro avviso il sindaco Sandro Parcaroli che non vuol sentire parlare di rimpasto. Situazione in movimento.
Francesca D’Alessandro, vice sindaca in quota Fratelli d’Italia
Intanto, giusto per far capire con chi ce l’ha, Fdi ha sottoscritto un nuovo documento contro l’assessore Katiuscia Cassetta che ieri aveva replicato a Castiglioni. La lettera è firmata dai consiglieri comunali e dagli assessori. Scrivono Lorella Benedetti, Marco Bravi, Pierfrancesco Castiglioni, Francesca D’Alessandro, Romina Leombruni, Paolo Renna e Paolo Virgili : «Sconcertanti le parole dell’assessore Cassetta che, di fronte a un problema oggettivo e alle lamentele delle tante famiglie che hanno il sacrosanto diritto di poter accompagnare a scuola i propri figli e contestualmente di arrivare al lavoro nei giusti tempi, anziché trovare adeguate soluzioni solleva polemiche e attribuisce ad altri responsabilità che non possono che essere le sue. L’esigenza del servizio pre-scuola è sin troppo chiara, come è chiarissimo che stiamo attraversando un periodo estremamente delicato che necessita da parte delle Istituzioni di tutti gli sforzi possibili, in termini di collaborazione e di sostegni economici. Nel week end, prima dell’inizio delle lezioni già molti genitori avevano dimostrato la loro comprensibile preoccupazione, non sapendo di fatto se il servizio sarebbe partito o no. La questione, infatti, è stata sottoposta all’attenzione della Giunta, e non certo da parte dell’assessore all’istruzione, solo il 9 settembre. Lunedì 13 settembre e quindi con un evidente ritardo rispetto all’inizio delle lezioni fissato per il giorno successivo, ancora nulla di preciso si sapeva sull’avvio del servizio; il 15 settembre l’assessore dichiarava ai giornali che ancora nulla era stato deciso anche se due giorni prima su disposizione degli uffici veniva diramata una lettera ai dirigenti scolastici con la quale si comunicava il ricorso ai servizi a pagamento erogati da una cooperativa. Chi conosce il mondo della scuola sa che servizi e modalità organizzative non si improvvisano, ma vanno valutate e predisposte con congruo anticipo e il vice-sindaco, che da quel mondo proviene, tardivamente informata insieme al resto della Giunta sulla questione, si è mobilitata immediatamente per cercare soluzioni e risposte concrete (ha proposto i puc, i progetti legati ai percettori del reddito di cittadinanza, ha pensato ai ragazzi del servizio civile, ai pensionati del personale scolastico e altro ancora)».
Nel mirino di FdI è finita l’assessore Katiuscia Cassetta (civica Parcaroli)
L’attacco diretto all’assessore: « L’assessore Cassetta, interpellata, ha perentoriamente affermato che i soldi non c’erano (senza un riscontro ufficiale dell’indisponibilità economica dell’Ente), così come non era stato previsto alcun servizio. Come si vede una confusione che difficilmente si potrebbe raggiungere anche mettendoci il massimo impegno per ottenerla. Ecco allora sorgere una domanda spontanea: ma l’assessore all’istruzione non è Katuscia Cassetta? E non avrebbe dovuto essere lei ad occuparsi della problematica, senza cercare altri improbabili capri espiatori? Per altro verso occorre rassicurare l’assessore sul fatto che colloqui ed incontri quasi giornalieri si hanno sia tra tutti gli esponenti di Fratelli d’Italia sia tra i colleghi di Giunta e di maggioranza. Forse, viste come sono andate le cose, la critica dovrebbe rivolgerla a se stessa».
Il messaggio finale: «A Fratelli d’Italia non interessano tuttavia le polemiche, le accuse, o gli scarica barile. Interessa dare risposte concrete ai cittadini che, oggi più che mai, hanno necessità di poter contare su amministratori affidabili, responsabili e maturi. Gli interventi del nostro Partito su argomenti fondamentali riguardanti la vita cittadina, sono stati e saranno sempre improntati sulla massima collaborazione alla ricerca delle migliori soluzioni. Le diatribe e le acrimonie non ci appartengono. Ci appartiene la collaborazione, il confronto e la capacità di risoluzione dei tanti problemi di questo complicato periodo storico e, a tale riguardo, come si è già avuto modo di dichiarare, il Partito si adopererà in ogni modo affinché il servizio in questione venga attivato in tempi strettissimi e senza costi per le famiglie».
Si torna in Consiglio comunale subito dopo le elezioni Banco di prova per la giunta
E pensare che Governeranno L Italia!!
Tenerissimi,. In fondo è solo quello che accadrà a breve ..sono proprio carini
Quindi tutto sto stupeto é perché si avvicinano le elezioni e chi sente profumo di vittoria inizia ad alzare la voce...quindi se ci sarà come spero un astensionismo record rivendicheremo noi che vi dovrete levare tutti quanti dai co.....?
Se dovete cascà facetelo prima de li 25 settembre...così facimo tutto de na orda!!!!
Peggio verrà dopo il 25 Settembre. Solo abili mediatori potranno fare la differenza
Potreste dimettervi.
Cominciano? Beh!!!!!
Volete fa resuscita' Ricotta e company con ste sceneggiate da asilo....ops da scuola dell'infanzia?
Tranquilli non si voterà
Comunque sono divertenti , comicita' incredibile .
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Spettacolo disdicevole.Il problema è sempre quello il money gira che ti rigira caschiamo sempre li.
Stavate andando molto bene, dovete governare la citta’, dovete fare una cena tra di voi e chiarirvi completamente, cosi’ la sinistra sta’ godendo vedendo queste cose.
Troppi selfie, troppo facebook, troppi taglia nastri, il lavoro prima di tutto come si usava prima del social,!!!!
Spettacolo già visto e vissuto (12 luglio 1999) a ulteriore dimostrazione della inaffidabilità politica del centro destra locale, complice anche un centro sinistra inconsistente.
Fratelli…serpenti!
I PANNI SPORCHI, SE CI SONO , SI LAVANO IN FAMIGLIA.
e’ INCOMPRENSIBILE CHE DOPO DIECI ANNI CHE SI E’ RITORNATI A LAVORARE PER MACERATA SI DEBBA ROVINARE LE ASPETTATIVE DEI MACERATESI CHE VI HANNO ELETTO.
Al di là delle singole questioni che dividono i partiti della maggioranza e gli assessori in giunta, una cosa è evidente: la responsabilità maggiore di questa situazione è del sindaco Parcaroli, che si ostina a non fare il Sindaco, a non prendere nelle proprie mani e a non studiare i dossier più importanti, a non coordinare il lavoro degli assessori, a non dirimere i contrasti interni prima che escano all’esterno, a non valutare le decisioni dei singoli assessori, lasciando che ognuno faccia quello che gli pare.
Sinceramente non è un bello spettacolo.
E, per fare ancora meno e ancora peggio il Sindaco, Sandro Parcaroli, nonostante gli inviti a ripensarci, si è fatto eleggere anche presidente della Provincia, così sottraendo ancora più tempo ai suoi doveri istituzionali di primo cittadino della città di Macerata.
La diuturna presenza negli uffici comunali e provinciali, o la continua ricerca di fondi presso la Regione o a Roma, insomma, non bastano, ci vuole la capacità di dirigere e coordinare il lavoro degli assessori, i quali altrimenti saranno in continua concorrenza tra di loro.
Macerata non ha bisogno di un Re Travicello, ma di un Sindaco vero ed effettivo. Per questo motivo Parcaroli è stato eletto, confidando nelle sue capacità imprenditoriali, che avrebbero potuto e dovuto consentirgli di impadronirsi in breve tempo del funzionamento della macchina comunale e di dirigerla con competenza e capacità, senza delegare ad altri (assessori o dirigenti apicali, spesso, questi ultimi, espressione della passata amministrazione).