Il progetto iniziale di via Pantaleoni
di Luca Patrassi
Un incarico professionale per la progettazione preliminare della paratia a sostegno della strada della Pace, utile ad evitare il rischio di cedimenti quando saranno demoliti i palazzi resi inagibili dal sisma. E’ una delle novità emerse questa mattina nel corso dell’incontro, svoltosi a Palazzo Conventati, che ha visto presenti il primo cittadino Sandro Parcaroli, l’assessore comunale all’Urbanistica Silvano Iommi, il dirigente dei Servizi tecnici del Comune, l’ingegnere Tristano Luchetti e i progettisti dei condomini interessati all’intervento, nel dettaglio si tratta dii tre palazzi che ospitano 140 unità immobiliari.
L’assessore Silvano Iommi
A spiegare la situazione è l’assessore Silvano Iommi: « Il Comune manterrà l’impegno assunto assunto nel febbraio 2021 dopo l’incontro con il commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini che si era impegnato a fare l’ordinanza speciale per finanziare l’opera pubblica a sostegno della ricostruzione privata, in sostanza la paratia di sostegno alla strada della Pace che potrebbe essere messa in pericolo di stabilità a seguito delle opere di demolizione dei palazzi. Dunque abbiamo fatto il punto della situazione con l’ufficio Urbanistica, i progettisti hanno consegnato gli elaborati tecnici, ne manca solo uno ma è una questione di un paio di settimane ancora. I progetti sono attualmente in fase istruttoria, poi il Comune sosterrà la proposta di procedere al finanziamento pubblico attraverso l’ordinanza speciale commissariale. Nei prossimi giorni il dirigente comunale Luchetti affiderà un incarico per progettazione preliminare del muro in modo da affrontare le diverse problematiche di ciascun palazzo: alcuni hanno il muro di sostegno della strada a 40 centimetri di distanza, altri a 5 metri e questo crea problematiche costruttive diverse.
L’incarico sarà dato a uno specialista di grande opere di contenimento stradale che quantificherà la spesa e sulla base di quello che emergerà si tireranno fuori gli estremi per un protocollo di intesa tra tutti i soggetti interessati, protocollo che fungerà da base da allegare all’ordinanza speciale: sarà cioè specificato cosa ognuno dovrà fare ed entro quali termini, l’Ufficio ricostruzione finanzierà l’opera. Quindi non c’è nessun abbandono da parte del Comune di quella che è la più grande opera di ricostruzione postsisimica a Macerata: certo auspicavamo che la ricostruzione non si limitasse alla semplice ricollocazione dei palazzi ma che si potessero allontanare dalla strada e questo piano non è stato possibile perseguire. L’amministrazione è al fianco delle famiglie, entro la fine dell’anno ci sarà il finanziamento e l’appalto dell’opera partendo dallo spostamento delle reti dei servizi. Peraltro va considerato che i tempi di realizzazione sono stretti per via del ricorso ai benefici del sismabonus: bisogna completare il tutto entro il 2025».
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…bene, ma speriamo che non diventi la Strada Della Pace (eterna), come lo è stata la città di Macerata, purtroppo!!! gv
La via della PACE e’ una strada piu’ pericolosa della citta’ xche’ tutti corro all’impazzata senza rispettare il codice della strada.