La mappa delle presenze dei piccioni
Pistacoppi sì, ma senza esagerare. E quelli che vivono nel centro di Macerata sono tantini. Da qui l’obiettivo di sfoltire la discendenza con mangimi anticoncezionali. La campagna per ridurre il numero di colombi in città, è firmata dal Comune. L’obiettivo è di ridurne il numero fino al 30 o 40 % nel giro di un paio di anni. Per andare sul sicuro è stata fatta una mappatura sulle zone “frequentate” dai piccioni in centro storico. Prima sono stati individuati cinque punti (piazza della Libertà, piazza San Vincenzo Maria Strambi, piazza Mazzini, piazza Vittorio Veneto e via Garibaldi) in cui viene distribuito da diversi anni mangime antifecondativo che ha ridotto (che ha portato ad una diminuzione vicina al 50% dei colombi), dalla scorsa primavera sono stati localizzati ulteriori nove punti di distribuzione al di fuori del centro storico (piazza Garibaldi, piazza della Vittoria – Monumento ai Caduti, via Spadoni, via Verga, piazza XXV Aprile, viale Piave, via Aleandri, via Pace, Villa Cozza). Questi punti sono stati individuati come quelli dove i piccioni vanno a mangiare.
«Intervenire in modo sporadico e non coordinato porta ad ottenere risultati frustranti, spesso con oneri non trascurabili – ha detto l’assessore all’Ambiente Laura Laviano -. Un elevato numero di piccioni che ha colonizzato un luogo specifico dimostra che è stato individuato un habitat particolarmente favorevole all’insediamento e alla proliferazione di quei volatili, probabilmente per assenza di predatori o altre specie antagoniste, disponibilità di cibo, presenza di luoghi favorevoli per la formazione del nido e la cova delle uova e calore artificiale che contrasta le basse temperature durante il periodo invernale. Si tratta quindi di mettere in atto, da parte della pubblica amministrazione e da parte di tutti i cittadini, alcuni comportamenti in grado di alterare questo equilibrio».
Altri strumenti per complicare la vita ai piccioni sono evitare di lasciare fonti di acqua e cibo disponibili, sbarrare gli accessi attraverso i quali possono entrare in case abbandonate, solai, soffitte, e adottare misure per liberare immobili già colonizzati, ad esempio mettendo dei dissuasori, tipo aghi, reti. E’ poi vietato, in base al regolamento comunale, dare da mangiare ai piccioni, ovviamente è vietato somministrazione cibi avvelenati, così come non si possono catturare o uccidere i colombi. Inoltre nel regolamento viene richiesto di impedire che i piccioni trovino sui terrazzi, davanzali, cornicioni, grondaie, o nei cortili occasioni e motivi di sosta abituale e permanente, inoltre si devono mantenere pulite dai bisogni dei piccioni, piume e carcasse le zone sotto ai cornicioni di fabbricati o strutture interessate dalla presenza dei volatili.
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Finalmente un’azione efficace per debellare il proliferare di questi volatili il più delle volte infestanti nonché portatori di malattie e vari parassiti.
Anche in Via Piero e Lorenzo Cioci, sui tetti e sulle piante antistanti l’Istituto Tecnico Economico (Ragioneria) la popolazione di piccioni e tortore ha raggiunto numeri fuori controllo e mi auguro che l’amministrazione voglia estendere a questo sito la distribuzione del mangime antifecondativo.
FINALMENTE.
non servono a niente dove sono usati i piccioni sono sempre di più lo stesso..