Le operazioni di demolizione dell’edificio
di Mauro Giustozzi
Un cumulo di macerie. Ecco ciò che resta degli ultimi edifici che ospitavano sino ad un anno e mezzo fa l’Ufficio immigrazione nell’area delle Casermette, di fronte al cantiere della nuova piscina comunale. Una ruspa sta ultimando le operazioni di abbattimento di pareti e colonne che sono state sbriciolate ed attendono solo di essere rimosse. Ad un mese dall’avvio delle operazioni le tempistiche sono rispettate e, in vista della riapertura delle scuole a settembre, il cantiere dovrebbe essere ultimato e chiuso in maniera da non interferire con l’attività di Mestica ed Alighieri per rumore derivato dall’abbattimento degli edifici e le polveri sollevate.
L’intervento è a carico di Cassa Depositi e Prestiti proprietaria dell’area dove insistevano gli edifici abbandonati ed a cui il Comune di Macerata aveva fatto apposita richiesta di far eseguire l’operazione nel periodo estivo proprio quando le scuole sono chiuse. Nell’area in cui insistono gli edifici demoliti, che si trova davanti alle due scuole Mestica e Dante Alighieri e a pochi metri da dove sorgerà la nuova piscina, si sarebbe dovuta realizzare la sede della nuova questura, tanto che dalla precedente giunta era stato firmato anche un protocollo d’intesa con il ministero dell’Interno e l’Agenzia del demanio. Del progetto, però, ad oggi non si sa più nulla e, anzi, sembra tramontato sia perché non ci sono notizie di finanziamenti disponibili per la nuova questura e non c’è neppure traccia di un progetto preliminare dell’opera. Al punto che la Provincia di Macerata, all’interno della ristrutturazione del Palazzo del Governo di piazza della Libertà, al cui interno ha sede attualmente la questura, ha previsto la somma di 3.817.000 euro per intervenire sulla parte occupata dalla polizia di Stato danneggiata dal terremoto del 2016.
Bisogna poi ricordare come il resto dei lavori ancora da effettuare nella zona dove un tempo sorgeva la Saram dell’Aeronautica militare è in carico a Cassa depositi e prestiti perché fa parte di un complessivo progetto di sistemazione di tutta quell’area che parte da via Roma e arriva fino a via Prezzolini e che prevede il rifacimento del parco, di una piazza e della viabilità in uscita. Il progetto presentato dalla Cdp Investimenti Società di Gestione del Risparmio relativo alle opere di urbanizzazione secondaria a scomputo da realizzare nella zona dell’ex Saram, nell’ambito del complesso direzionale/commerciale previsto dal Piano particolareggiato, strettamente connesse al più ampio obiettivo di riqualificazione urbana dell’intera area riguardano la realizzazione di un parco urbano con un’area giochi e prevedono la rimozione di alberature e siepi ammalorati, la messa a dimora di nuove piante e arbusti e 800 mq di tappeto erboso.
Inoltre è prevista la realizzazione di una piazza in corrispondenza della fermata degli autobus, piazza dalla quale partiranno diversi percorsi che collegheranno le zone circostanti, l’area delle scuole, il parco e l’area giochi. Tra le opere previste anche nuovi impianti di pubblica illuminazione, di tipologia differente a seconda delle varie zone, con corpi illuminanti ad ottica led ad alta efficienza e alto risparmio energetico. L’importo dei lavori ammonta a circa 850 mila euro. «All’atto del nostro insediamento tutta l’area appariva come un grande cantiere, in parte abbandonato e ricordo bene gli appelli provenienti da più parti, primi tra tutti dai genitori degli studenti – ha sottolineato l’assessore ai Lavori pubblici, Andrea Marchiori -. Dopo soli 20 mesi il lotto Eurospin è stato completato, così come il parcheggio della scuola, gli altri lotti sono stati adeguatamente recintati, il cantiere piscina è stato avviato e con Cassa depositi e prestiti procederemo alla sistemazione di tutta l’area extrascolastica, evitando interferenze con l’attività dei ragazzi».
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l’ultimo tassello, la famosa infermeria e camerate della Scuola Specialisti e Addestramento Reclute, grande tristezza per chi ha prestato servizio, una caserma che rimarrà nel cuore di molti giovani.
La QUESTURA rimane dove è in piazza della LIBERTA’ e dovrebbe essere raddoppiata nel numero dei poliziotti.
Lo vogliamo dire ma si diciamolo fare andare via l’aeronautica da Macerata come la Lube è stata un grosso errore grazie politici del tempo che fu.
Signor Stefano Valenti, condivido le sue parole, i politici maceratesi di quel tempo, non si sono neanche scomodati, come i cittadini/commercianti maceratesi, vedesi Viterbo e Taranto, dovevano chiudere prima di Macerata, invece ancora oggi sono li, anzi si sono potenziati, grazie ai cittadini e politici del luogo. Con i soldi spesi a Loreto – (Scuola di lingue per militari stranieri e italiani che arrivano da tutta Italia e altre nazioni) avrebbero ristrutturato tutta la caserma.
Ma perché si vuole continuare a svuotare il centro storico? Non è bastata l’amministrazione di un Carancini che ha eliminato le scuole dal centro, completandone il sabotaggio?