Sandro Parcaroli con il direttore artistico dello Sferisterio Paolo Pinamonti
di Luca Patrassi
Una critica anche forte alla gestione dello Sferisterio. Probabilmente la crudezza dell’intervento del sindaco Sandro Parcaroli oggi in Consiglio comunale non se l’aspettava neanche il capogruppo del Pd Narciso Ricotta che pure aveva presentato una interrogazione chiedendo i conti del 2022, della stagione chiusa, e le prospettive del festival.
Il sindaco Sandro Parcaroli, che è anche il presidente dell’associazione Sferisterio, ha toccato duro su alcuni punti della programmazione aggiungendo di non avere anche i dati per dire come si è chiuso il bilancio della stagione lirica 2022. Ma in diversi punti – i concerti, la scelta delle opere e la sequenza temporale – ha bocciato la programmazione anche artistica e ha detto di non avere ancora disponibili i conti per dire se si è chiuso in passivo o meno. Sul fronte delle entrate il primo cittadino ha detto che le entrate dalle sponsorizzazioni sono state pari a 518mila euro, dalla biglietteria un milione e 181mila euro mentre non è ancora stata definita l’entità dei contributi ministeriali. Nessun dato ufficiale sulle voci in uscita.
«Lo Sferisterio – ha detto Parcaroli – non è di destra o di sinistra. Nella scorsa stagione ho partecipato a undici opere personalmente, mi sono chiesto chi c’era dentro lo Sferisterio e, a parte la prima con tanti maceratesi, ho visto tanti stranieri. E’ stata una stagione bella, utile per vedere Macerata muoversi, tante persone che hanno valorizzato la città. Ho lavorato molto sulle sponsorizzazioni, è stata una stagione innovativa con tutti questi concerti, forse anche troppi. Faremo una stagione 2023 con i piedi per terra, quest’anno siamo partiti tardi, forse abbiamo fatto degli sbagli, la sequenza delle opere non va bene, spingo per tornare indietro, dobbiamo dare la possibilità di vedere più opere non un weekend, lo Sferisterio è di tutti. Sto lavorando su altri fondi dallo Stato: Rof, Parma Torre del Lago hanno sempre un milione l’anno per i progetti. Quanto a Messi lo avevamo detto già un anno fa che facevamo il concorso. Infine dobbiamo mettere il braccio sullo statuto, ogni giorno devo firmare documenti dello Sferisterio, a me serve una figura come amministratore, il bilancio deve quadrare, il mestiere mio è trovare i soldi, dobbiamo fare delle opere che portano spettatori, non dobbiamo fare come quest’anno, mi serve un direttore amministrativo che mi dice la situazione ogni settimana, ogni 15 giorni, i conti torneranno, che Dio ci aiuti in questo anno».
Molto soddisfatto il consigliere interrogante Narciso Ricotta che nell’intervento di replica ha sottolineato «l’onestà intellettuale del sindaco nell’ammettere gli sbagli fatti, lo dico senza polemica ma con spirito propositivo, lo stesso che mi porta a dire che aspetto che il sindaco, quando è ora, ci comunichi i risultati del 2022 e ci illustri cosa vuol fare per il 2023 e con lo statuto dell’associazione». Un Consiglio, quello di oggi, fatto di interrogazioni: si è partiti con una interrogazione di Alberto Cicarè sulla realizzazione a Sforzacosta di un ponte che non è ciclopedonale, poi ancora Ricotta con i mille alberi piantati alle Vergini e tutti secchi, la dem Ninfa Contigiani sulla prosecuzione o meno dell’attività di macellazione nella struttura di Villa Potenza, il consigliere di Macerata Insieme David Miliozzi sulle opere di efficientemente energetico al teatro Lauro Rossi.
Finalmente..tiri fuori la sua competenza anche nei numeri..
Da apprezzare l'onesta' del sindaco ma ora avanti tutta x la prossima stagione
Mi complimento con il Sindaco Parcaroli per la grinta e lonestà intellettuale mostrata. Così deve essere un amministratore locale, amministrare per e non contro sempre e comunque come tante e tanti sono abituati a fare. Grazie Sindaco (volutamente la S maiuscola)
Bravo Sindaco
Confermo
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Il “Parca” che non ti aspetti…aggressivo e senza fronzoli..MI PIACE!
Ma magari se poteste fare anche delle cosine anche un pó più normali e non necessariamente futuristiche o eccessivamente riviste! A volte con 200 euro non si capisce cosa si è andato a vedere,talmente è esasperata la rivisitazione in chiave moderna!
Condivido appieno il suo commento sig Gramaccia!
Ma visto che il pubblico arriva a fare standing ovation a Carmen Consoli, a non buttare per aria tutto Lo Sferisterio con il CdA compreso quando gli mostrate l’ennesimo esperimento, una volta umiliando Mozart al Luna Park, quest’anno massacrando Puccini con la Tosca, proporrei tra una rappresentazione e l’altra una bella programmazione di opere dialettale marchigiane. Mogliano, Petriolo e tanti altri ,hanno compagnie con attori e registi che nulla hanno da invidiare alle vostre innovative rappresentazioni. Quando mi capita le vedo e mi diverto e senza spendere una lira. Altro che duecento euro( vedi sopra ) senza aver capito che cosa si è visto. Se non fosse per la rassegna musicale che fate tutti gli anni al Lauro Rossi a darvi lustro, lo Sferisterio tolto qualche meritevole spettacolo, evento o concerto..serio, potete tranquillamente riportarlo agli antichi fasti del pallone col bracciale e vi consiglierei anche di imitare La contesa del Secchio di Sant’Elpidio a Mare.
Il sindaco ha visto tanti stranieri…
Evidentemente non ha mai frequentato lo Sferisterio negli anni precedenti dove l’arena era prevalentemente riempita da gruppi provenienti da ogni angolo d’ Europa e oltre oceano, americani, asiatici e perfino australiani e neozandesi. Quest’anno a malapena qualche sparuto bus di stranieri,ditegli che è stato un fiasco clamoroso e gli albergatori ringraziano per tale programmazione. Che il Dio ce la mandi buona per la prossima stagione ma datevi una mossa che comincia ad essere già tardi
Finalmente qualche lettore si è accorto dello scempio che si sta facendo specie nella regia di opere che hanno nel commento lirico e nella gestualità quello che il compositore voleva esprimere. La verosimiglianza scenica di un opera è fondamentale. La lirica, il bel canto e solo TRADIZIONE.
C’è qualcosa di poco comprensibile nell’atteggiamento del sindaco Parcaroli.
Dapprima ha difeso l’ex soprintendente Messi con le unghie e con i denti, pretendendo che il c.d.a. dello Sferisterio, per rinnovargli il contratto, andasse persino contro le norme di legge in materia, salvo il ripensamento dell’ultimo minuto, dovuto solo al forte pressing di Fratelli d’Italia. Ora invece, come se fosse caduto dal pero, spara a zero sulla passata stagione lirica sia nei contenuti che nell’impostazione, criticando quindi aspramente anche il povero Messi, liquidato nell’intervento in Consiglio Comunale con due sbrigative parole di addio.
Forse sarà bene che il Sindaco non si occupi solo di reperire fondi e sponsor, ma, in qualità di presidente del c.d.a., responsabile quindi di tutta la baracca, dica chiaramente la sua opinione sulla passata stagione e su quella futura, senza delegare ad altri, come probabilmente sinora avvenuto.
Il sindaco Parcaroli si fa frate cercatore per lo Sferisterio: “devo trovà i soldi, sennò come andiamo avanti?”; e “se mi danno 500 euro li prendo” che c’entra, ma poi “vado a trovare Tod’s e la Lube…”.
Tuttavia il primo cittadino di Macerata è pur sempre un imprenditore: “il bilancio mi deve quadrare, i costi non ce li ho chiari, mi serve un direttore un amministratore contabile che ogni 15 gg. mi fa un rapporto”.
E d’altronde si annunciano vacche magre per tutti: “era una stagione costosa” ma ora “staremo con i piedi per terra”, perché “una stagione come quest’anno potrebbe essere pericolosa” e allora “che il Signore ci aiuti quest’anno”. Bisogna darsi da fare: “abbiamo fatto anche degli sbagli”, ad esempio “siamo arrivati tardi, la pubblicità è stata fatta tardi”; inoltre il calendario non va, quindi per attrarre spettatori e turisti per più giorni “sto proponendo di non fare più così”.
E comunque “dobbiamo fare delle opere che portano persone”, certo quella 2022 era una stagione bella e “innovativa”, con tutti quei “concerti, forse anche troppi”, però adesso “non possiamo fare un anno di innovazioni”.
E insomma la notizia è questa: “ho stoppato anche la nuova stagione per rifletterci bene anche economicamente”; mica “sono stato 24 volte allo Sferisterio” questa estate per niente.
Intanto, “avete visto tutti che Messi non parteciperà al concorso perché è stata messa la laurea” ma io invece il mio ruolo ce l’ho e me lo tengo stretto, “visto che sono presidente e vicepresidente”.
E infine, ricordatevi che “lo Sferisterio è di tutti”, “c’è un cda che deciderà, c’è un consiglio comunale che può mettere la sua”, ma sappiate che “dobbiamo cambiare lo statuto” (occorre superare l’attuale forma giuridica di associazione, rilancia Ricotta nella sua replica, bipartisan come l’intervento del primo cittadino): basta con questa storia del “sindaco che deve stare lì tra l’incudine e il martello” (un po’ come il povero teatro quando lo si nega nella consuetudine della tradizione o nella facilità dell’innovazione).