Scavi per sistemare un avvallamento:
trovati resti umani ai Cancelli (Foto)

MACERATA - Questa mattina gli operai del Comune sono intervenuti per far fronte a un problema che si è creato col maltempo di ieri. Sotto un metro e mezzo la scoperta. L'assessore Iommi: «In quel luogo c'era una chiesa di cui si ha notizia dall'anno Mille. Il rinvenimento può riaccendere i riflettori sul sottosuolo della città». Avvertita la Soprintendenza, martedì gli esperti saranno in città

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Lo scavo in piazza Annessione

di Gianluca Ginella

Una tempesta estiva riporta alla luce il passato: trovate ossa umane (si presume) nel centro di Macerata, a due passi dai Cancelli (in piazza Annessione). Tutto è cominciato dalla tempesta di fulmini e grandine che si è scatenata ieri sul capoluogo (leggi l’articolo)  e che dietro di sé ha lasciato dei segni. Come un avvallamento in piazza Annessione (sulla sinistra guardando dai Cancelli) dove questa mattina sono intervenuti gli operai del Comune per controllare e sistemare il problema.

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Le ossa ritrovate nel sottosuolo

Hanno iniziato a scavare e ad un metro e mezzo di profondità hanno trovato qualcosa d’inatteso: un mucchio di ossa sparse in uno strato sabbioso. Hanno fermato i lavori e contattato l’assessore Silvano Iommi, che è anche uno studioso della storia e dell’architettura di Macerata. È stata avvertita anche la Soprintendenza che martedì è attesa in città per un sopralluogo e probabilmente si occuperà di allargare lo scavo per cercare se vi siano altri resti e magari tracce per raccontare la storia di quelle ossa. Saranno necessari anche esami sia per definire se si tratti effettivamente di ossa umane, sia per datarle. Una scoperta che riaccende i riflettori sul sottosuolo di Macerata (a chi non è capitato di passare su quella piazza, si poteva immaginare che sotto i nostri piedi, a solo un metro e mezzo di profondità, riposassero le ossa di qualcuno?). Sistemi di tunnel, per i più sconosciuti, scorrono sotto la città. Il Comune ha in cantiere un progetto per valorizzare questo sistema, ma sono opere costose, che richiedono tempo, certamente utili sia per una questione di sicurezza, sia perché potrebbero «essere una ulteriore attrattiva per il centro storico» dice l’assessore Iommi. Tornando alla scoperta.

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La chiesa di San Salvatore

Cosa c’era in piazza Annessione in passato? «Innanzitutto non si chiamava piazza Annessione, questo avvenne solo con l’Unità d’Italia. Un tempo su quella piazza sorgeva la chiesa di San Salvatore in Lauro. Lo storico Seicentesco Pompeo Compagnoni, dice che si ha memoria di questa chiesa dall’anno Mille. Nel corso dei secoli è stata più volte ristrutturata. C’era un campanile e su questo un orologio costruito dai fratelli Ranieri di Reggio Emilia, gli stessi che costruirono quello di piazza della Libertà (il famoso orologio dei pupi).

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L’assessore Silvano Iommi

Lo storico Donatello Gentili dice che nel 1855 la chiesa venne sconsacrata e diventò una rimessa per cavalli di posta. Poi con l’Unità d’Italia del 1861 divenne magazzino di Sali e tabacchi». La chiesa di San Salvatore e l’annesso convento, davano il nome a tutto il quartiere.

Quella chiesa «era nel 500, il limite della diocesi di Camerino – continua l’assessore -, così come Santa Maria della Porta era il limite della diocesi di Fermo».

Sul ritrovamento dice che «poteva essere una sepoltura nei pressi della chiesa o nel convento. E in questo caso risalirebbe a prima della legge Napoleonica che disponeva le sepolture dovessero avvenire nei cimiteri. Questa scoperta potrebbe gettare un faro ulteriore sulla storia locale e creare una maggiore attenzione anche a queste realtà sotterranee che ogni tanto vengono fuori».

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Una cartina che evidenza le grotte sotto la piazza

 

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Grotte sotto la piazza. La foto risale a 3 o 4 anni fa quando c’era stato un allagamento



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