Claudio Carbonari, capogruppo della Lega
di Luca Patrassi
Sarà l’aria delle elezioni, con i suoi candidati e con quelli che non sono stati candidati, sarà qualche segnale da mandare in giro, il fatto è che ultimamente a tuonare contro la maggioranza è la stessa maggioranza, o almeno parte di essa.
Il capogruppo comunale della Lega Claudio Carbonari attacca l’assessore con delega alle scuole Katiuscia Cassetta (e il sindaco) sul fronte della scuola, il capogruppo di Fratelli d’Italia Pierfrancesco Castiglioni si dice sconcertato da una iniziativa della consigliera della civica Parcaroli Sabrina De Padova per la creazione di spazi dedicati agli animali in ospedale. Si parte da Carbonari che attacca, ed accusa anche di falso, sul fronte del servizio prescuola. Ecco l’interrogazione di Carbonari: «L’amministrazione, il 5 settembre, ha diramato una “nota” con la quale comunicava le modalità di riavvio dei servizi scolastici; tale nota non è stata pubblicata sul sito del Comune, ed è arrivata a conoscenza dei cittadini solo attraverso la puntale attività di alcuni dirigenti scolastici. In particolare l’istituto comprensivo Dante Alighieri di Macerata ha pubblicato gli estremi della nota nella quale, tra le altre cose, ha specificato che “il comune di Macerata per il corrente anno scolastico ha reso noto che essendo venuta meno l’emergenza sanitaria con conseguente venir meno dei fondi destinati alle misure anti-covid, non attiverà il servizio prescuola, facendo confluire il relativo onere sugli istituti scolastici”».
Evidenzia Carbonari: «Sollecitato da diversi cittadini, già il 9 settembre mi sono immediatamente attivato nei confronti di questa amministrazione segnalando le difficoltà di tale improvvida scelta che mette in gravi difficolta tutte le famiglie che hanno più bambini da portare a scuola (magari in differenti plessi) e che devono poi recarsi al lavoro ed anche che appariva grave che la nota del servizio welfare e scuola del Comune sia stata diramata il 5 settembre, una sola settimana prima dell’avvio delle lezioni. Ad abundantiam, segnalavo e rimarcavo anche il fatto che il servizio era garantito anche prima del periodo Covid. Mi è stato risposto che, nell’era pre-covid, tale servizio era effettuato dal personale Ata delle scuole. Tale affermazione è falsa ed infondata in quanto, in detto periodo, il servizio era stato affidato ad una cooperativa e sostenuto a spese del Comune. Desumendo che la mia presa di posizione, accompagnata dalle sollecitazioni dei genitori inevitabilmente arrivate agli orecchi dell’amministrazione, abbia sortito qualche effetto, in data 14 settembre perveniva (da parte dell’Istituto “Mestica”) la comunicazione sotto riportata (il pagamento del servizio a carico delle famiglie, ndr). Anche in questo caso il sito del Comune rimane silente, tant’è che molti genitori si sono chiesti se il servizio riguardasse solo questo plesso scolastico. Assunte le informazioni del caso, ho comunicato alle persone che mi hanno chiamato che il servizio doveva intendersi esteso a tutte le scuole comunali e che il costo non era ancora stato stabilito. Considerato che il problema dell’affidamento prescuola affligge tantopiù quelle famiglie che hanno più di un figlio e, in questo caso, la presenza di più figli importerebbe un maggior costo per le famiglie, invero, oggi, insostenibile. La questione riguarderebbe un numero di alunni tra i 340 (numeri pre-covid) ed i 360 (previsione odierna) e che il costo si aggirerebbe a circa euro 44mila euro».
Narciso Ricotta, capogruppo Pd
Le domande finali di Carbonari: «per quale motivo la questione è stata affrontata solo a ridosso dell’inizio dell’attività scolastica e non è stata data ampia ed esaustiva comunicazione. Per quale motivo non si sono distolti fondi da altre iniziative, per venire incontro alle necessità economiche delle famiglie offrendo il servizio in maniera gratuita. Perché non si è prevista la possibilità di esoneri totali, parziali e proporzionali per le famiglie più numerose o con difficoltà economiche. Si chiede quindi quali iniziative abbia intrapreso o voglia intraprendere l’amministrazione comunale per eliminare il problema, specificando tempi, modalità d’intervento e costi».
La vicenda del servizio prescuola è al centro di un intervento del capogruppo del Partito democratico Narciso Ricotta: «Il Comune ha sempre messo un fondo per pagare il personale scolastico per il lavoro extra, è nei bilanci comunali degli ultimi venti anni a prescindere dai fondi Covid. Fanno tutto per le famiglie, poi il Comune fa pagare loro il servizio prescuola che è indispensabile ai genitori che devono lasciare i figli a scuola dieci minuti prima dell’orario di inizio delle lezioni per arrivare in orario al lavoro».
Pierfrancesco Castiglioni, capogruppo di FdI
Infine un altro indicatore di una ripresa delle ostilità tra le forze di maggioranza, anche su argomenti non fondamentali per la città. In Consiglio comunale, nella scorsa seduta, è entrato in scena l’argomento ospedale su sollecitazione della consigliera Sabrina De Padova della civica Parcaroli che ha chiesto agli organismi competenti di attivarsi per l’individuazione di spazi in ospedale da destinare agli animali (cani e gatti in particolare) e per la pet therapy. In effetti, dopo due anni di attesa per conoscere le prime mosse della Regione sul nuovo ospedale, chiedere percorsi per i cani è sembrato un pochettino esorbitante. A riperdere oggi l’argomento, che lo aveva visto anche l’altrogiorno intervenire per stroncare l’iniziativa, è il capogruppo di Fratelli d’Italia Pierfrancesco Castiglioni: «Premesso che ho sempre avuto animali, li amo, ho semplicemente chiesto alla De Padova che non era il momento per una simile iniziativa, di ritirarla e ripresentarla in tempi migliori. Non è possibile avanzare una richiesta del genere quando in ospedale, per il Covid, non fanno entrare le persone a visitare i propri cari, quando non ci sono le sale di attesa, non si può pensare a far entrare i cani, c’è qualcosa che non mi quadra. Può essere questo il momento di una simile iniziativa? Evidentemente no».
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