“Bagnanti” in piazza della Libertà,
Basquiat si trasferisce al mare
e Coltorti ristruttura

MACERATA - In un'estate piuttosto afosa e segnata da eventi "superiori", il capoluogo è interessato da insoliti movimenti di turisti, attività ed eventi culturali

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Ciclisti in costume in piazza della Libertà

di Alessandra Pierini (foto Fabio Falcioni)

Spopolamento estivo per il centro storico di Macerata. Il problema è senz’altro atavico e la “fuga” degli studenti universitari al termine delle lezioni assesta un bel colpo come ha sottolineato ieri su queste pagine Mario Battistini nell’articolo “Cosa sarebbe Macerata senza l’università”.

E’ vero che sono tanti i turisti arrivati nelle ultime settimane nel capoluogo. Ieri c’era persino una piccola comitiva di ciclisti che ha affrontato l’afa arrivando sotto la torre dell’orologio in costume trasformando il cuore della città in piazza della Libertà Beach. Ma se gli arrivi da fuori città non deludono, sono invece gli “indigeni” a scegliere altri lidi per il periodo estivo.
Da qualche giorno sulle vetrine di Coltorti, negozio di abbigliamento sotto le logge in fondo a corso della Repubblica sono apparsi vistosi cartelli con la scritta “Temporary closed”. Un arrivederci a settembre secondo i canali informativi della catena che fa sapere che la boutique di Macerata è in fase di ristrutturazione.

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Le vetrine di Coltorti

Si è invece trasferito al mare il Basquiat, già Venanzetti. Anche sulle vetrine dello storico locale in via Gramsci sono apparsi manifesti che informano del trasferimento al Barracuda, chalet a Porto Potenza Picena, gestito da Marco Cecchetti, stesso gestore del Basquiat. Chiusura di certo non serena come spiegava proprio Cecchetti in un post sui social: «Se c’è qualcuno che si sta chiedendo perché chiudiamo in estate il Basquiat già Venanzetti, la risposta è semplice, credo che bisogna creare un buon equilibrio tra il vivere bene e lavorare, quando quest’equilibrio viene a mancare c’è qualcosa che non va e a me la parola non va non piace, quindi viviamoci a tutta quest’estate. A Macerata comunque saremo aperti con al Samo e a settembre preparatevi, perché ho 2000 idee per la riapertura. State bene, amatevi e godetevi sto sole stupendo».

Due attività di riferimento che hanno scelto il periodo estivo, quest’anno anche più affollato di eventi visto che il Macerata Opera Festival si è dilatato lungo un mese intero, per una pausa, seppur con motivazioni diverse. Che sia semplicemente il caldo nei centri storici a incentivare operazioni di questo tipo o motivazioni economiche più profonde, non resta che attendere settembre perché il capoluogo torni alla sua veste.

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L’inaugurazione della mostra Una favola per Klee

Intanto si sono riaperte, per la gioia di molti, le porte del palazzo ex Banca d’Italia che ospita la mostra La favola di Klee con i burattini di Maria Signorelli. In questo caso sarebbe bello che i portoni restassero aperti, anche dopo l’estate.
E’ così che Macerata è sempre più una città in cui tutto sembra essere uguale a se stesso ma i cambiamenti ci sono e andrebbero indagati e capiti a fondo perché il futuro ne sarà senz’altro influenzato.

 

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Basquiat si è trasferito al mare

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Cosa sarebbe Macerata senza l’Università? Rischi con il crollo demografico

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