Da sinistra: Elisabetta Garbati, Narciso Ricotta, Ninfa Contigiani, Andrea Perticarari, Roberto Spedaletti
di Luca Patrassi (foto Fabio Falcioni)
La proposta, una mozione avanzata dai consiglieri comunali di opposizione, è quella dell’istituzione di un Reddito energetico cittadino, la novità è che, per la prima volta dalle elezioni scorse ad oggi, quasi due anni, le opposizioni presentano un atto condiviso.
Andrea Perticarari
L’idea di partenza arriva dal consigliere comunale dem Andrea Perticarari che ha trovato di grande interesse le esperienze in tal senso fatte prima a Porto Torres, poi dalla Regione Puglia. «Trovo – dice l’esponente cittadino del Pd – sia uno strumento vincente, una bella idea: il Comune predispone le risorse per l’acquisto degli impianti fotovoltaici sulle case dei cittadini, le famiglie in difficoltà beneficiano del taglio delle bollette, il surplus di energia prodotta va infine a finanziare il fondo iniziale che così può soddisfare altre richieste. Sottolineo peraltro che la mozione è stata firmata da tutte le forze di opposizione», ha detto Andrea Perticarari questa mattina negli spazi della Loggia dei Mercanti in uso al bar Mercurio, presenti Ninfa Contigiani e Narciso Ricotta per il Pd, Roberto Spedaletti per il Movimento 5 Stelle e Elisabetta Garbati per Macerata Rinnova.
Elisabetta Garbati, Narciso Ricotta e Ninfa Contigiani
I contenuti della proposta, così come indicati nella mozione: «Il progetto di reddito energetico cittadino consiste nella creazione di un fondo rotativo pubblico che finanzia l’installazione gratuita di impianti fotovoltaici sulle case dei cittadini, a partire da quelli con redditi più bassi. Le procedure di attuazione prevedono l’assegnazione degli impianti tramite affidamento pubblico alle famiglie ed ai singoli privati che, a seguito di partecipazione ad apposito bando, sono stati inseriti in apposita graduatoria. L’energia prodotta dall’impianto viene, nella misura massima possibile, autoconsumata dal nucleo familiare, consentendo risparmi sulla bolletta, il surplus di energia prodotta e non autoconsumata viene venduta alla rete ed i conseguenti introiti andranno ad alimentare il fondo, contribuendo all’acquisto di nuovi impianti, attraverso tale progetto si creerebbe un circolo virtuoso con crescita della sensibilità ambientale, riduzione delle spese per il consumo energetico e diffusione ed impulso delle energie rinnovabili». Le iniziative finora prese e le ripercussioni: «In Italia singoli Comuni quali Porto Torres, Ravenna, Cesena o Biella o addirittura Regioni come la Puglia hanno provveduto ad avviare il progetto del reddito energetico. Oltre alle logiche ripercussioni sul piano ambientale, energetico e di risparmio, l’attuazione del progetto sarebbe anche misura di rilancio economico del territorio. Le stime effettuate da Enti Locali già attivi su questo fronte valutavano – prima del recente innalzamento dei costi dell’energia – un risparmio medio a famiglia di circa 150-200 euro sulla bolletta elettrica».
Ninfa Contigiani
Relativamente all’esperienza di Porto Torres, l’Ad della Gse Spa (il gestore dei servizi energetici, società per azioni interamente partecipata dal Mef ) ha affermato che: «l’iniziativa avviata dal Comune di Porto Torres e sostenuta dal Gse è importante soprattutto per la sua dimensione sociale: il nostro obiettivo è proprio quello di replicare su scala nazionale iniziative che non solo promuovano lo sviluppo sostenibile nel nostro Paese, ma ne diffondano la cultura stessa, compresa quella di inclusione sociale». La richiesta che i consiglieri di centrosinistra fanno infine al Comune: «Valutare il progetto del “reddito energetico” sul nostro territorio e a creare le condizioni affinché nella Città di Macerata, sulla base anche di esperienze già realizzate in altre città italiane, possa essere concretamente avviato un percorso analogo a quello di cui in premessa, prevedendo anche l’inserimento del progetto stesso all’interno degli strumenti di programmazione del Comune. Avviare sul tema un dialogo con la Regione Marche per eventualmente coinvolgere l’Amministrazione Regionale nella realizzazione del progetto».
Nel corso della conferenza stampa sono intervenuti anche diversi consiglieri comunali. Ninfa Contigiani: «Un progetto di grande valore economico e sociale che va ad affiancarsi a quello delle comunità energetiche, un progetto ecosostenibile». Roberto Spedaletti: «Il reddito energetico è una idea di Fraccaro del 2019, ringrazio i presentatori per averci coinvolti in questa iniziativa. Aggiungo che anche gli impipanti microeolici sono molto performanti. Sarebbe il caso che anche la Regione sostenga questi interventi che portano tagli consistenti di produzione di C02 e sostegno ai nuclei familiari». Elisabetta Garbati: «Macerata Rinnova è sempre sensibile a questi temi, sosteniamo dunque questo progetto che parte dalla necessità di sviluppare nel nostro territorio le energie rinnovabili favorendo i cittadini meno abbienti». Narciso Ricotta: «Facciamo politica in positivo, rivolti ai cittadini, quello della crisi energetica peraltro è un problema di grande attualità. Pensiamo sia meglio aiutare le famiglie con un investimento strutturale piuttosto che dar loro contributi per pagare le bollette: come sempre facciano proposte concrete e ci aspettiamo dalla maggioranza un atteggiamento di collaborazione».
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Soluzione molto approssimata che non tiene conto di due fattori: 1. L’eventuale quantità (superficie fotovoltaica) potenzialmente acquistabile (dato di partenza necesario); 2. Il grado di obsolescenza degli impianti e di conseguenza i costi di smaltimento a cui andrebbe incontro il Comune negli anni. Non è certo questa la soluzione, anche se devo riconoscere si è tentanto di affrontare (anche in maniera molto approssimativa) il problema delle famiglie in difficoltà.
Per favvore finanziate il pannello da balcone.
Quindi l’armata brancaleone a detta del suo capogruppo fa politica positiva rivolta ai cittadini e si aspetta collaborazione dopo due anni di attacchi e critiche per un progetto fallimentare ,come la pista da sci ,ma per favore!!!!