Fabrizio Ciarapica
«Nessuno spacchettamento nel progetto del Varco a Mare, il Politecnico di Milano ha fatto solo attività di coaching», così il sindaco uscente di Civitanova e candidato al bis, Fabrizio Cairapica, in risposta alle accuse di Giulio Silenzi e Lidia Iezzi (Pd). Per prima cosa il sindaco dice che «Chi ambisce a governare una città si dovrebbe vergognare di accusare una facoltà come quella di Milano di aver scopiazzato la riqualificazione di un’altra città. Non hanno né rispetto di validi professionisti apprezzati e riconosciuti in tutto il mondo, né la minima idea di cosa sia un progetto, vogliono solo bloccare lo sviluppo della città». Poi spiega che «L’attività di collaborazione con il Politecnico di Milano rientra nel novero della normativa stabilita dall’articolo 15 della legge 241/90 e dalla direttiva europea 2014/24/Ue». Ciarapica aggiunge che in base all’articolo 15, anche al di fuori delle ipotesi previste dall’articolo 14 «le amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune. In forza di detta previsione normativa, l’accordo tra le amministrazioni interessate può considerarsi lo strumento più adatto a garantire una forma di coordinamento per il soddisfacimento del pubblico interesse» ed è prevista la possibilità di svolgere attività di collaborazione scientifica finalizzata alla progettazione di una importante opera pubblica. «In tal senso, quindi, l’attività svolta dal Politecnico di Milano e dal comune di Civitanova – continua Ciarapica -, riguarda principalmente attività di “coaching” o “tutoring”, intesi come attività di formazione e ricerca applicata atta a trasferire conoscenze all’interno di un quadro reali di esigenze progettuali. Tali rapporti sono poi disciplinati, nello specifico, da singoli “atti applicativi” con i quali, di volta in volta, vengono regolati i reciproci rapporti tra gli enti; gli stessi atti applicativi (come nel caso di specie) forniscono al loro interno una serie di attività che vengono indicate con l’acronimo di “work package” che, l’ente interessato, può a sua completa discrezione attivare secondo le necessità progettuali. Le varie attività previste dallo “work package” comporta uno specifico impegno economico che sarà corrisposto dal Comune al Politecnico solamente se effettivamente avviate e concluse; il mancato avvio di una o più delle attività previste dall’Atto applicativo, non darà diritto allo stesso Politecnico di richiedere la corresponsione di alcun rimborso».
Uno dei rendering del progetto
Ciarapica aggiunge che, tra le varie opzioni previste, «il Comune ha deciso di attivare la fase relativa all’attività di supporto (coaching) riguardante la stesura del progetto definitivo/esecutivo relativo al “Varco a Mare” essendo lo stesso, ritenuto prioritario. Dunque non si tratta assolutamente di “spacchettamento” di un incarico professionale ma, semplicemente l’attivazione di una delle molteplici attività di supporto scientifico che il Politecnico di Milano è in grado di fornire al Comune di Civitanova. È stata richiesta la sola attività di “coaching Wp4”, riguardante la stesura del progetto definitivo ed esecutivo dall’area “Varco a Mare” per l’importo di 40mila euro oltre ad oneri fiscali. La progettazione sarà redatta dall’Ufficio tecnico comunale secondo quanto reciprocamente stabilito tra gli enti». Ciarapica aggiunge che, comunque «il limite entro il quale, allora, era possibile procedere all’affidamento diretto di una attività di progettazione era di 139mila euro, cosa che non si è assolutamente verificata e, quindi, senza la necessità di dover “spacchettare” come sostiene Silenzi l’importo di 250mila euro previsto come sommatoria delle possibili attività di supporto scientifico da parte del Politecnico di Milano».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Calma Fabrizio, non puoi competere con un maestro di capriole esperto in spacchettamenti…..rischi di farti male….
C’è un documento incriminato da chi secondo le ripetute accuse, da un esperto in impacchettamenti a cui dovrebbero seguire se vere, informazioni precise e non solo accuse che messe così hanno solo lo squallore delle chiacchiere da comari, oppure pesciaroleo malelingue caratteriali e via via si potrebbero trovare centinai di definizioni. Questo anche perché già qualche giorno fa si accennava e adesso ripetutamente si accusa. Non metto in dubbio che possa essere vero e ne posso dire che sia falso ma non si fa certo bella figura agendo in codesta maniera. Questo anche perché si può dedurre che l’accusatrice sia anche molto bene informata e allora perché non parla chiaramente? Paura di una denuncia? Ma se si racconta la verità potrebbe benissimo non esserci, oppure finire in gloria. Lanciare il sasso e nascondere la mano da chi difende in maniera inconcepibile Ciarapica senza una qualsiasi motivazione, almeno per me ma solo perché lo si sostiene in una lista magari insieme a qualche ciarlatano, di quelli che dopo averne sputato di cotte e di crude adesso hanno stranamente cambiato idea. Se poi ci mettiamo che il noto politico che dice di essere socialista e craxiano, Costamagna, troppe ne ha sputate su Ciarapica e probabilmente anche in presenza di chi adesso difende a spada tratta l’indifendibile per probabilmente avere un qualcosa da fare alla corte di re Mitrasformo, equilibrista, pronto a tutto, vigliacco tanto da cercare da sindaco di lasciare Civitanova ed avere il coraggio di ripresentarsi in attesa di tempi migliori che probabilmente per lui non potranno mai arrivare perché chi si espone garantendo per chi non ha niente all’attivo se non cinque anni di amministrazione assolutamente ridicola.
Tornando al documento, mi sembra che sia molto chiaro che se il tutto andasse a buon fine li pagamento di 250.000 euro avverrebbe proprio come appare nella determina e completamente spacchettati. Quindi dire: ma se, però, dovesse verificarsi che….non serve a niente. Lo spacchettamento a me pare evidente e credo che lo sia anche per Silenzi che viene continuamente apostrofato come grande esperto. Lo si dica e lo si dimostri. Ma credo che dalle parti di Ciarapica , l’unico che alla fine, per tutti i motivi conosciuti e non ,che danno ancora meglio una ragguardevole descrizione di quest’individuo che osa ancora ripresentarsi sia stato l’ex assessore al turismo ai tempi di Mobili che ha abbandonato il carrozzone dopo averne viste chissà di che tinta-. E poi, come si fa e in maniera veramente assillante, tutti i giorni dopo cinque anni di tempo per poterlo fare, portare a conoscenza dei cittadini ogni qualsivoglia notizia che dovrebbe accrescergli consensi senza rendersi conto che anche il più beota capisce che sia solo ritardata propaganda elettorale. Altro che Par condicio, qui si viola usando il massimo della pseudo furbizia la capacità di intendere e volere di chi sta molto meglio dell’uscente sempre costretto a difendersi da dicerie che si sono sempre rilevate vere e a cui ogni volta , ci sia qualcuno veramente incapace che risponde confermando in toto quello da cui si dovrebbe difendere.
Mi sbaglierò o forse no,penso proprio che gli avete tirato la volata.
Secondo il codice degli appalti e’ un contratto da 250.000€, secondo i principi contabili la copertura finanziaria operata per i soli primi 48.800€ doveva essere prevista integralmente. Ma la cosa veramente interessante e’ la qualita’ giuridico-formale della Determina Dirigenziale che contrattualizza il Politecnico.Letteralmente demenziale. Ovviamente il sindaco non lo sa. Non glielo hanno detto.