Il convegno della Lega
Scarsità di risorse idriche nelle Marche in piena transizione climatica: il gruppo consiliare della Lega Marche ha avviato a Civitanova un dibattito propositivo sul tema del potenziamento ed efficientamento delle reti idriche grazie al confronto con voci autorevoli del settore, dell’Università e dell’Amministrazione coordinate dall’onorevole Tullio Patassini, componente della Commissione Ambiente della Camera.
Ieri il capogruppo in Regione Renzo Marinelli e il vice Mirko Bilò in rappresentanza del gruppo consiliare, sono stati gli anfitrioni per il ricco parterre di relatori composto da rappresentanti dell’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, della Fondazione Utilitatis, che realizza ogni anno il blue book, la fotografia del sistema idrico integrato italiano, del dipartimento di Geologia dell’Unicam, all’avanguardia in Italia e in Europa per gli studi sulle falde acquifere, dal direttore dell’ Aato 3, dal presidente nazionale di Legambiente, da rappresentanti della politica e dell’amministrazione pubblica.
«Un appuntamento qualificato che rientra in una programmazione di intervento più vasta», hanno sottolineato il commissario della Lega Marche Riccardo Augusto Marchetti e il collega Patassini evidenziando «l’estrema attenzione che la Lega, con tutta la sua filiera di governo, sta ponendo alle problematiche ambientali ed energetiche da cui dipende il futuro dei territori». Lo ha confermato nel suo saluto il presidente della provincia di Macerata Sandro Parcaroli che ritiene fondamentale il compito delle amministrazioni territoriali nella gestione dell’acqua che «deve restare pubblica». Da Francesca Mazzarella della Fondazione Utilitatis arriva la conferma che «l’attuale forte frammentazione della gestione dell’acqua non consente di sfruttare al meglio le economie di scala, di scopo e di geografia facendo venir meno l’efficienza potenziale. Un dato per tutti: l’investimento medio per abitante sull’efficientamento idrico in Italia è la metà di quello europeo. Per questo una quota consistente dei miliardi del Pnrr riservati al settore idrico vede destinataria l’Italia che la grande opportunità di investire sulle reti intervenendo in primis sulle perdite, vero e proprio vulnus del sistema idrico nazionale».
Da Marco Materazzi del dipartimento di Geologia dell’Unicam, la certezza “tecnica” che «le Marche con l’Appennino, nonostante le forti criticità frutto del terremoto, possono dare una forte spinta tecnica sia all’approvvigionamento che all’efficientamento». Scenari, modalità di gestione e prospettive di breve e medio periodo sono stati oggetto degli interventi del direttore dei Sistemi Idrici dell’Arera Lorenzo Bardelli e del direttore generale dell’Aato3 Marche Massimo Principi che hanno offerto più di uno spunto statistico e di metodo per affrontare il problema “acqua” nell’ottica della sinergia tra le varie realtà del territorio.
«Visione e metodo che dovranno attenzionare non solo la disponibilità, ma anche la qualità dell’acqua», ha tenuto a sottolineare il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani rimarcando «la necessità di investimento nelle infrastrutture idriche». Nelle conclusioni, affidate a Gianni Castelli, componente del Collegio Arera, tra i maggiori esperti italiani, la sintesi tra analisi, previsione e interventi che ha riportato alle intenzioni espresse nell’apertura dai consiglieri regionali e dai parlamentari della Lega: «il rilancio del territorio e la sua attrattività passano anche dal potenziamento ed efficientamento delle reti idriche per cui le Marche hanno tutte le potenzialità per mettere in campo competenze, sinergie e risorse. In sinergia tra i territori e secondo un modello a tutela dell’acqua gestita come risorsa dei cittadini, scevra da logiche speculative».
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Con il caldo che fa un “focus” non rinfresca di sicuro. Occorrerebbe più ancqua fresca. Ed è ciò che la Lega ha iniziato a fare con le sue tematiche. E’ venuta a Corridonia per due “focus”: uno sulla difesa delle piccole attività produttive ed un altro a San Claudio, dove l’on. Giorgia Latini ha parlato di turismo, mettendo l’enfasi su Carlo Magno, che da San Claudio, dove era la sua capitale Aquisgrana, impose la civiltà giudaico-cristiana con il Sacro Romano Impero, giunta fino ai giorni nostri, che PD, laicisti, radicali, eccetera, hanno iniziato a distruggere. Insieme ai cattolici eretici che sono infiltrati nella Chiesa Cattolica, distruggendola a loro volta.
Volevo dire che la Lega si sta dimostrando un partito che si immerge nella realtà dei problemi. Come quello dell’acqua, che insieme al problema delle fonti energetiche sarà il problema che ci aspetta nel futuro.
Mi complimento con chi ha organizzato questo evento, ma mi lascia esterefatto come non siano stati invitati gli Ordini degli Ingegneri, dei Geometri e degli Architetti e gente, com me,da tempo leghista e interessata alla questione da sempre, perchè svolgo attività, come ingegnere, nella costruzione di acquedotti. Come pretende la Lega di avvicinare i tecnici e farsi una degna pubblicità mediante incontri interessanti, dove si vuole discutere di carenze amministrative e di spese eccessive? Si vogliono guadagnare voti nella nostra regione o la Lega intende sviluppare la sua politica solo al nord?