Sette sculture verso il mare, un’arena
e una rivoluzione per piazza XX Settembre:
Ciarapica ha presentato Civitasnova

ELEZIONI - Il sindaco uscente e i tecnici del Politecnico di Milano hanno mostrato al Cecchetti, con rendering e video, il progetto per il restyling del Varco sul Mare, che coinvolge anche il centro, i giardini pubblici e Lido Cluana. L'idea è quella di un lungo percorso che parta dal Comune per arrivare a ridosso delle spiagge e la grande novità riguarda l'ingresso delle auto in piazza

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Uno dei rendering del progetto

di Franco De Marco

Piazza XX Settembre rimane parcheggio ma gli automobilisti, se troverà conferma l’ipotesi avanzata dai progettisti del Politecnico di Milano incaricati dal Comune, si troveranno davanti ad una rivoluzione storica: non più entrata ed uscita frontale al Comune ma entrata dal vialetto di destra (dove si trova la chiesa) e uscita sul vialetto di sinistra (zona Galleria). Che ve ne pare? Tutto questo per dare più rappresentatività e respiro a Palazzo Sforza e valorizzare l’idea di quel lungo percorso corridoio che parte dal Comune, passa per piazza XX Settembre, prosegue con i Giardini pubblici, Lido Cluana, Varco a mare e mare.

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Maria Pilar Vettori ed Emilio Faroldi

Questa idea di modificare l’entrata e l’uscita delle auto dalla piazza centrale di Civitanova, con un leggero rialzo della pavimentazione tra Palazzo Sforza e la piazza stessa, è stata avanzata, nel Cinema Cecchetti, dai progettisti del Politecnico di Milano Emilio Faroldi e Maria Pilar Vettori, presente anche l’architetto civitanovese Marta Cognigni pure del Politecnico che ha fatto da collegamento tra Civitanova e Milano. Il sindaco Fabrizio Ciarapica ha fatto solo una breve introduzione ricordando che il progetto di rigenerazione urbana del centro cittadino, Varco in primo luogo, è già partito con i sottoservizi e l’abbattimento della cabina Enel. I professori Faroldi e Vettori, proiettando video e rendering, hanno soprattutto sottolineato l’aspetto “filosofico”, tra tradizione e innovazione, storia e contemporaneità, di questo progetto idea di rigenerazione urbana del centro di Civitanova il cui lavoro è durato due anni in stretto contatto con i tecnici del Comune.

progetto-varcoL’obiettivo è naturalmente offrire più bellezza e più vivibilità al cuore della città che ne ha certamente bisogno. Ha colpito l’ipotesi di modificare l’ingresso e l’uscita delle auto da piazza XX Settembre. Ma il sindaco Ciarapica, a freddo, è cauto: «E’ un’idea. Stiamo valutando. La prima fase del progetto riguarda due parti: l’area davanti al Comune e quella del Varco. Saranno i tecnici del Comune, affiancati dal Politecnico di Milano, a realizzare il progetto esecutivo per poi procedere all’appalto. Il progetto non deve tornare in Consiglio comunale perché rientra nel Piano delle opere pubbliche già approvato». Ma, dopo le elezioni comunali, anche se Ciarapica dovesse essere rieletto sindaco, un confronto con la città dovrebbe essere comunque necessario. Nel frattempo la campagna elettorale ha messo anche questo tema al centro della battaglia. Certamente se Ciarapica vincerà si andrà avanti, in caso contrario no. La prima tranche di lavori ha un costo di poco superiore ai 3 milioni.

progetto-varco1-325x200Civitasnova è il titolo del progetto del Politecnico che punta ad offrire alla città soprattutto un’area del Varco dove godersi la vita passeggiando, facendo sport spontaneo, incontrarsi, semplicemente sedersi (c’è anche una panca lunga lunga) e assistere anche a spettacoli. Dai progettisti sono stati previsti, verso il mare, 7 grandi sculture, in metallo e pietra, con parole messaggio in doppia lingua (italiano e inglese): Persone, Armonia, eccetera. «Lo spazio ha anche bisogno di comunicare e dare messaggi», ha detto il prof Faroldi. C’è anche una architettura della luce (apposito studio iGuzzini) e un cromatismo della pavimentazione. Nello spazio prima di arrivare al mare, dopo il Varco, nascerà, ecco un’altra novità, sempre se il progetto andrà in porto, un’arena dove fare spettacoli, capienza circa 400 posti. «Non si tratta di una struttura fissa ma, alla bisogna, da utilizzare con sedie da mettere e togliere», hanno dichiarato i progettisti. Flessibilità la loro parola d’ordine. Molta attenzione anche al verde con un apposito studio. Dovranno essere abbattuti 121 alberi ammalorati o secchi, e piantumati altrove, ne rimarranno 166. Per quanto riguarda i parcheggi se ci sarà una perdita di posti in piazza, come contropartita, aumenteranno intorno al Varco.

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