Uno screen del video fuori onda pubblicato da Silvia Squadroni in cui si parla del Varco sul mare
di Giovanni De Franceschi
Il video fuori onda del post Consiglio comunale irrompe nuovamente nella campagna elettorale. E lo fa in relazione al progetto del Varco sul mare, uno degli ultimi presentato dal sindaco uscente Fabrizio Ciarapica agli elettori. «Hanno concretizzato ciò che dicevano a fine ottobre 2020 quando parlavano di incarichi sotto soglia», denuncia Giulio Silenzi.
La famosa clip del post consiglio comunale del 20 ottobre 2020 resa pubblica dalla candidata sindaca Silvia Squadroni e su cui la Procura sta svolgendo accertamenti torna al centro della scena politica. In particolare per quanto riguarda il passaggio in cui Ciarapica, il segretario comunale Sergio Morosi e il presidente del Consiglio Claudio Morresi parlano appunto del progetto per il Varco sul mare.
Sono i primi due a parlare. Ciarapica, riferendosi al segretario dice: «Senti, invece il progetto della riqualificazione della piazza fino al Varco, quello penso stanno a buon punto (il Politecnico, ndr), penso che in una decina di giorni ci consegnano il progetto». Morosi: «Dai ripiglia i rapporti con la maggioranza su questo». Ciarapica: «Sì questo già l’abbiamo fatto, secondo me entro la fine dell’anno possiamo già andare…». Morosi: «Un preliminare almeno…». Ciarapica: «Un preliminare almeno per assegnare il primo stralcio di lavori, ce l’abbiamo i soldi?». Morosi: «Sì ce l’avremmo, con quello che resta di Gas Marca si potrebbe fare. Però il lavoro lì è: una volta avuta l’idea definita ci vuole a fare il progetto esecutivo». Ciarapica: «Ma il progetto esecutivo, ascolta: loro il preliminare l’hanno quasi finito, progetto esecutivo chi lo fa? Lo fa sempre loro? (il Politecnico, ndr)». Morosi: «Eh no perché poi mi sa che andiamo sopra con l’importo lì. Se ci fanno assistenza, quegli incarichi che lo fa l’ufficio con l’assistenza di qualcuno». Ciarapica: «Oppure lo fa Perugini dai (ridono, ndr)».
Un rendering del progetto per il Varco sul mare mostrato al Cecchetti
Insomma, il sindaco chiede al segretario come fare per concretizzare il progetto per il Varco. E il segretario gli fa notare che non avrebbero potuto affidare il progetto esecutivo direttamente al Politecnico di Milano (che già si era occupato di una prima bozza del progetto) perché altrimenti avrebbero superato la soglia consentita dalla legge per gli incarichi diretti. E così si parla di far fare il progetto all’Ufficio tecnico con l’assistenza del Politecnico. Detto fatto dopo poco più di un anno, secondo quanto denuncia il capogruppo dem uscente Giulio Silenzi, che ha “pescato” una determina dall’Albo pretorio dell’11 novembre 2021. Determina che ha ad oggetto: “Attività di supporto e di coaching per la redazione del progetto definitivo ed esecutivo relativo all’area Varco a mare da parte dell’Ufficio tecnico comunale. Attivazione wp4.1”. «Quegli incarichi che lo fa l’ufficio con l’assistenza di qualcuno».
Giulio Silenzi (Pd)
Silenzi tira fuori la determina dopo che il sindaco Ciarapica, ricandidato per il bis, ha presentato lunedì sera al Cecchetti, in presenza anche dei tecnici del Politecnico, il nuovo progetto per il Varco sul mare e tutta la zona che parte da piazza XX Settembre per arrivare a ridosso delle spiagge.
Innanzitutto Silenzi contesta la modalità con cui il sindaco uscente ha usato, a suo dire, a scopi elettorali, il progetto. «Ciarapica – attacca – ha raggiunto il massimo livello di sfrontatezza e illegalità, perché lui ha scippato un lavoro che appartiene al Comune e con la complicità o meno del Politecnico ha presentato alla città questo “rendering” con una iniziativa di parte, elettorale e strumentale, da candidato. Hanno tenuto il progetto nel cassetto, non lo hanno fatto vedere alla città, al Consiglio, alle commissioni consiliari. In cinque anni, nonostante i soldi di Gas Marca, non sono riusciti neanche a tappare le buche al Varco sul mare e adesso hanno mostrato ai supporter questo bel filmato progettuale animato rubandolo di fatto al Comune».
La determina mostrata da Giulio Silenzi
Ma l’esponente dem non si ferma. «Ho scoperto – aggiunge infatti – questa determina di fine 2021 in cui si riconoscono al Politecnico 250mila euro dei civitanovesi per attività di supporto e di coaching per la redazione del progetto definitivo ed esecutivo da parte dell’ufficio tecnico relativo all’area Varco a mare. Il punto è che in questa determina concretizzano ciò che dicevano a fine ottobre 2020 nel famoso video fuori onda post Consiglio comunale quando Ciarapica e il segretario comunale parlavano di incarichi sotto soglia. L’importo di 250mila euro viene infatti spacchettato in tanti piccoli importi che non superano i 40mila euro. Tutto quello che è avvenuto calpesta la par condicio ed è una vergogna».
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Spezzettare fraudolentemente un appalto o il conferimento di un incarico professionale, e fare tanti mini appalti sotto soglia, costituisce reato. Intere giunte sono state arrestate per questo tipo di reato, che è finalizzato ad evitare gare pubbliche e a consentire il clientelismo personalizzato.
Vero, avvocato , infatti è una pratica molto usata dai politici…..infatti ne abbiamo avuto uno come esempio imbattibile……
Invito lo stimatissimo Dottor Bommarito ad approfondire la qualita’ e la forma dell’atto in parola. Sono convinto senza tenere smentita, che pur dall’alto della sua immensa esperienza, una “roba” cosi’ non l’ha vista mai neppure al comune di Medellin.
C’è un documento incriminato da chi secondo le ripetute accuse, da un esperto in impacchettamenti a cui dovrebbero seguire se vere, informazioni precise e non solo accuse che messe così hanno solo lo squallore delle chiacchiere da comari, oppure pesciaroleo malelingue caratteriali e via via si potrebbero trovare centinai di definizioni. Questo anche perché già qualche giorno fa si accennava e adesso ripetutamente si accusa. Non metto in dubbio che possa essere vero e ne posso dire che sia falso ma non si fa certo bella figura agendo in codesta maniera. Questo anche perché si può dedurre che l’accusatrice sia anche molto bene informata e allora perché non parla chiaramente? Paura di una denuncia? Ma se si racconta la verità potrebbe benissimo non esserci, oppure finire in gloria. Lanciare il sasso e nascondere la mano da chi difende in maniera inconcepibile Ciarapica senza una qualsiasi motivazione, almeno per me ma solo perché lo si sostiene in una lista magari insieme a qualche ciarlatano, di quelli che dopo averne sputato di cotte e di crude adesso hanno stranamente cambiato idea. Se poi ci mettiamo che il noto politico che dice di essere socialista e craxiano, Costamagna, troppe ne ha sputate su Ciarapica e probabilmente anche in presenza di chi adesso difende a spada tratta l’indifendibile per probabilmente avere un qualcosa da fare alla corte di re Mitrasformo, equilibrista, pronto a tutto, vigliacco tanto da cercare da sindaco di lasciare Civitanova ed avere il coraggio di ripresentarsi in attesa di tempi migliori che probabilmente per lui non potranno mai arrivare perché chi si espone garantendo per chi non ha niente all’attivo se non cinque anni di amministrazione assolutamente ridicola.
Tornando al documento, mi sembra che sia molto chiaro che se il tutto andasse a buon fine li pagamento di 250.000 euro avverrebbe proprio come appare nella determina e completamente spacchettato. Quindi dire: ma se, però, dovesse verificarsi che….non serve a niente. Lo spacchettamento a me pare evidente e credo che lo sia anche per Silenzi che viene continuamente apostrofato come grande esperto. Lo si dica e lo si dimostri. Ma credo che dalle parti di Ciarapica , l’unico che alla fine, per tutti i motivi conosciuti e non ,che danno ancora meglio una ragguardevole descrizione di quest’individuo che osa ancora ripresentarsi sia stato l’ex assessore al turismo ai tempi di Mobili che ha abbandonato il carrozzone dopo averne viste chissà di che tinta-. E poi, come si fa e in maniera veramente assillante, tutti i giorni dopo cinque anni di tempo per poterlo fare, portare a conoscenza dei cittadini ogni qualsivoglia notizia che dovrebbe accrescergli consensi senza rendersi conto che anche il più beota capisce che sia solo ritardata propaganda elettorale. Altro che Par condicio, qui si viola usando il massimo della pseudo furbizia la capacità di intendere e volere di chi sta molto meglio dell’uscente sempre costretto a difendersi da dicerie che si sono sempre rilevate vere e a cui ogni volta , ci sia qualcuno veramente incapace che risponde confermando in toto quello da cui si dovrebbe difendere.