I sei candidati sindaci di Civitanova: Silvia Squadroni, Mirella Paglialunga, Vinicio Morgoni, Fabrizio Ciarapica, Alessandra Contigiani, Paolo Squadroni
Meno 9. Mancano appena 9 giorni al voto del 12 giugno, giorno in cui anche Civitanova sarà chiamata a scegliere il nuovo sindaco. Sei i papabili in corsa: tre donne e tre uomini. Un vero e proprio esercito di candidati consiglieri a seguito, ben 513 (visto che tre sono stati esclusi dalla lista Futuro in Comune) spalmati su 24 liste. Un numero impressionante se si pensa che cinque anni fa, quando già i candidati erano aumentati di parecchio, ai blocchi di partenza c’erano 19 liste e 414 candidati consiglieri. Per conoscere meglio candidati e programma Cronache Maceratesi ha organizzato un confronto pubblico fra i candidati sindaci che si svolgerà lunedì 6 giugno alle 18 allo Shada, il noto locale sul lungomare sud. E tutti hanno accettato l’invito.
Una sfida elettorale segnata da un quadro incerto e frammentato, dove non sono mancati colpi di scena, giravolte e testacoda, video fuori onda, accese polemiche, accordi inseguiti e sbandierati, liste escluse e poi riammesse, inviti al voto disgiunto. E che quasi sicuramente avrà bisogno del secondo tempo: il ballottaggio del 26 giugno.
Un fac-simile della scheda elettorale
Al numero 1, seguendo l’ordine sorteggiato dalla commissione elettorale, troviamo Silvia Squadroni. Già presidente dei TdC con l’amministrazione Ciarapica e quindi organica al centrodestra ufficiale, che ha poi lasciato in aperta polemica, ha costruito una coalizione di quattro liste che va dalla sua civica SiAmo Civitanova, fino al M5S, passando per i riformisti di Stefano Massimiliano Ghio e Italia Viva e Uniti per Civitanova e l’altra civica Fare Civitanova. Una coalizione trasversale insomma, che vede tra i suoi sostenitori anche qualche pezzo del centrodestra e del centrosinistra. E che ha infiammato la campagna elettorale con la pubblicazione dell’ormai noto video fuori onda del post Consiglio comunale del 20 ottobre 2020 con codazzo di querele incrociate reali o annunciate col sindaco uscente. Con lei ci sono 85 candidati consiglieri.
Al numero 2 Mirella Paglialunga, ex preside e volto nuovo presentato dalla coalizione di centrosinistra. Coalizione che conserva lo zoccolo duro che va dal Pd all’ex sindaco Corvatta (Futuro in Comune), passando per Piero Gismondi (La nuova città), ritrova Pier Paolo Rossi (Civitanova Cambia), a aggiunge alla sua faretra il movimento Dipende da noi e la civica “Ascoltiamo la città”. Ma perde rispetto a 5 anni l’Udc e non è riuscita ad aggregare M5S e Italia Viva. Un totale dunque di sei liste e 127 candidati consiglieri, un numero più basso dei 130 iniziali dovuto al caso Futuro in Comune. La lista dell’ex sindaco era stata esclusa dalla sottocommissione elettorale per vizi di forma nella presentazione della lista, esclusione poi annullata dal Tar, con tanto di frecciate rivolte al segretario comunale. Nonostante la lista dell’ex sindaco sia stata riammessa, ha dovuto fare a meno di tre candidati, che sono comunque stati esclusi.
Al numero 3 la new entry Vinicio Morgoni, che si presenta ai nastri di partenza con tre liste civiche (La nostra città, Più Eco-Ecologisti confederati e Incroci) e 59 candidati consiglieri.
Al numero 4 il sindaco uscente Fabrizio Ciarapica e la coalizione di centrodestra. I partiti sono saliti da tre a quattro (a Lega, FdI e Forza Italia si è aggiunta l’Udc che nel 2017 era con il centrosinistra) e alle storiche civiche Vince Civitanova e Insieme per Civitanova si è aggiunta Civitanova Unica, lista appoggiata anche da Io Apro Rinascimento di Vittorio Sgarbi. Con sette liste e un totale di 163 candidati consiglieri è la coalizione numericamente più consistente. Dopo aver perso da tempo il blocco che fa capo alla Squadroni, Ciarapica ha ritrovato a poche settimane dal voto due figure protagoniste di autentici giravolte: Maika Gabellieri, l’assessora cacciata, poi candidata sindaca e infine rientrata dalla “finestra” di Insieme per Civitanova; e l’ex consigliere Giovanni Corallini, passato dal definire Ciarapica «uno tsunami per la città» a un posto in lista con FdI.
Al numero 5 l’altra new entry Alessandra Contigiani del partito 3V, già candidata alle Regionali del 2020 con i sovranisti, che mette al primo posto il no al green pass e all’obbligo vaccinale. Con lei una lista e 20 candidati consiglieri.
Anche al numero 6 troviamo un candidato che ha fatto del no al green pass uno dei suoi cavalli di battaglia: il medico Paolo Squadroni. Nella sua coalizione, composta da tre liste (Civiltà nuova, Nova Urbs, Lavoro e libertà) e 59 candidati consiglieri, sono approdati l’ex consigliera dem Mirella Franco e Dimitri Papiri, candidato sindaco cinque anni fa.
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