«Nuovo ospedale, perché persi 185 posti?
Finora dal sindaco risposte generiche»

MACERATA - La consigliera d'opposizione Stefania Monteverde ha presentato una interrogazione in Consiglio: «Chiediamo che venga fatta chiarezza. Il progetto precedente prevedeva più pazienti e sarebbe stato realizzato con tre anni d'anticipo. La nuova decisione della giunta regionale è evidentemente punitiva». Il 28 marzo l'assessore regionale alla Sanità Saltamartini parlerà in assise

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Stefania Monteverde

 

di Luca Patrassi

Il tempo per il sindaco di annunciare la presenza dell’assessore regionale Filippo Saltamartini in Consiglio comunale il prossimo 28 marzo ed ecco arrivare la pronta risposta di Stefania Monteverde, consigliera comunale di Macerata Bene Comune che ha presentato una nuova interrogazione sull’ospedale.

«È la terza – sottolinea l’esponente dell’opposizione – in un anno sull’argomento, ogni volta risposte generiche del sindaco da “mi incatenerò se non si fa” a “l’assessore regionale lo ha promesso, fidiamoci”. Ma mai una certezza. Questa volta chiediamo chiarezza su quanto appreso dalla stampa e cioè, perché nel nuovo progetto regionale Macerata perde molto rispetto al piano precedente. Infatti, nel nuovo piano regionale è previsto un ospedale di 400 posti letto (oggi ce ne sono 365) per un costo di 140 milioni, che dovrebbe essere realizzato entro il 2028, salvo che non ci siano intoppi tra bandi, gare, ricorsi, altro bandi per le forniture di apparecchiature. È un piano molto diverso da quello approvato dal gruppo interdisciplinare dell’Av3 dell’Asur nel dicembre del 2019 che definiva “rispondente alle esigenze dal punto di vista tecnico e funzionale” il progetto per l’ospedale proposto da Itinera, per 550 posti letto, per un costo di 223 milioni compresi i costi di 32 milioni per le apparecchiature sanitarie, da realizzarsi in 3 anni in concessione di progettazione, costruzione, e gestione per 27 anni con relative penali in caso di ritardi sui tempi di consegna, previsti per il 2025. La nuova decisione della giunta regionale è evidentemente punitiva per la città di Macerata, che nel nuovo progetto perde 185 posti letto. Per questo con l’interrogazione in Consiglio Comunale faremo solo due domande al sindaco Parcaroli: perché ha accettato un piano ridimensionato per la città capoluogo? Intende fare qualcosa per rappresentare il diritto dei maceratesi ad avere un ospedale di primo livello con i 185 posti letto previsti nel primo progetto?». Gli sviluppi: «Dopo la dichiarazione – rileva la Monteverde – di pochi giorni fa in cui il sindaco, in una intervista a Cronache Maceratesi, ha detto “Più che fare quello che sto facendo non posso. Spero di vedere la prima pietra. La competenza è della Regione e dell’Asur”, finalmente oggi annuncia che ha invitato l’assessore Saltamartini in Consiglio comunale il 28 marzo per spiegare il piano sanitario. Lo fa addirittura con un comunicato congiunto con il presidente del consiglio Comunale Luciani, i consiglieri Ripa e Blarasin, chissà perché il sindaco della città non può parlare a nome della città ma sempre e solo di una parte politica. Lo fa anche con un’enfasi fuori luogo, “per la prima volta nella storia della città che un assessore interviene in consiglio”, con spirito polemico e divisivo. Ma il sindaco è il sindaco della città tutta e quando si parla di sanità ci aspettiamo che lavori per gli interessi della città, e non per una parte politica. Quindi, aspettiamo con attenzione le dichiarazioni dell’assessore Saltamartini sul nuovo ospedale a Macerata e valuteremo le scelte. Ma prima in Consiglio comunale rivolgeremo ugualmente le nostre domande al sindaco perché ci aspettiamo di sapere che cosa sta facendo per la politica sanitaria della nostra città di cui, sebbene deleghi una volta il consigliere un’altra la Regione, resta il responsabile politico».

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