Morgoni sul caso mascherine:
«Salvini, la spiegazione è semplice
Arcuri va solo ringraziato»

IL DEPUTATO del Pd ribatte al leader della Lega sulla vicenda dei 315mila dispositivi requisiti oggi a Civitanova dalla Protezione civile: «Ha applicato procedure necessarie e consolidate che hanno il solo scopo di tutelare la salute dei cittadini»

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Matteo Salvini e Mario Morgoni

 

«La spiegazione che Salvini chiede sul caso delle mascherine requisite a Civitanova è talmente semplice che anche il segretario della Lega potrà eliminare i suoi dubbi». Mario Morgoni, deputato del Pd, interviene nella polemica sollevata oggi dal segretario della Lega Matteo Salvini per la requisizione a Civitanova, da parte della Protezione civile nazionale, di 315mila mascherine importate dalla Cina. Ad attenderle oltre 30 farmacie italiane e anche il Senato, come ha raccontato a Cm Claudio Trasatti, titolare della ditta As.li che ha curato l’acquisto anticipandone i costi (in parte con gli acconti delle farmacie in questione).

Morgoni difende la decisione del commissario Domenico Arcuri, che rientra nelle possibilità indicate dal decreto Cura Italia: «Gli uffici del commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus dall’inizio dell’emergenza requisiscono tutti i dispositivi e le attrezzature necessari al contenimento e al contrasto dell’emergenza Covid 19 che vengono importati nel nostro Paese da soggetti diversi da quelli che, con dedizione e generosità, sono preposti alla gestione dell’emergenza stessa. Quali anzitutto ospedali, presidi sanitari, servizi di pubblica utilità – dice Morgoni -. Gli importatori privati che malgrado l’emergenza provano a far arrivare nel nostro Paese questi dispositivi a fini commerciali, se non speculativi, come nel caso della recente requisizione avvenuta nelle Marche, non sono certo tra questi. Non solo, qualora questi dispositivi non hanno impresso il marchio Ce, gli stessi non possono essere messi in commercio in Italia, né tantomeno venduti dalle farmacie. Che, qualora abbiano addirittura pagato un acconto, avrebbero subito un ulteriore danno». In conclusione, per Morgoni, «il commissario dovrebbe essere ringraziato piuttosto che aprire polemiche in quanto ha applicato procedure necessarie e consolidate che hanno il solo scopo di tutelare la salute dei cittadini».

Salvini vs Arcuri, il caso è Civitanova: «Requisite 315mila mascherine ordinate dalle farmacie»

«Erano anche per il Senato le mascherine requisite a Civitanova Avevo già pagato 35mila euro»

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