Offese a Papa Francesco,
giudizio immediato per Troiani

CIVITANOVA - Per il vicesindaco è stata fissata l'udienza il 27 settembre. A maggio si è aperto il processo per le offese all'ex ministro Kyenge e in quel caso la difesa ha chiesto di fare la messa alla prova

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Fausto Troiani

 

Offese a Papa Francesco, giudizio immediato per il vicesindaco di Civitanova Fausto Troiani. La procura ha chiesto e ottenuto che di andare direttamente al processo senza che vi sia un’udienza preliminare e il gip ha accolto le richieste fissando il processo al 27 settembre del 2019. A Troiani viene contestato di aver pubblicato un post su Facebook in cui scriveva: «Per non parlare di Francesco e del suo staff di pedofili». Una frase che secondo la procura era riferita al pontefice. La diffamazione a capi di Stato esteri è un reato che è stato abrogato, non lo è quella al Pontefice che, in base all’articolo 8 dei Patti lateranensi, è equiparato al Presidente della Repubblica, e in questi casi si parla di offesa al prestigio del presidente della Repubblica. Per procedere la procura ha chiesto e ottenuto l’autorizzazione al ministro della Giustizia. Per Troiani il 27 maggio si era aperto un altro processo, quello per le offese con l’aggravante razzista al ministro Cecile Kyenge («Rimane negra»). Nel corso di quell’udienza il legale di Troiani, l’avvocato Gian Luigi Boschi, ha chiesto di fare la messa alla prova (si tratta di svolgere lavori di pubblica utilità e il processo viene estinto una volta se si è rispettato il piano concordato dal giudice).

(Gian. Gin.)

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