di Laura Boccanera (foto Federico de Marco)
Si era aperto con una contestazione sotto Palazzo Sforza il consiglio comunale di ieri sera quando un gruppo di militanti di sinistra ha appeso all’angolo fra via Buozzi e piazza XX Settembre un lenzuolo con la scritta “Troiani dimettiti”. Una protesta durata pochi minuti, poco dopo la polizia ha rimosso il manifesto, ma nel corso della seduta anche i consiglieri hanno espresso il proprio dissenso nei confronti del vicesindaco che si è appalesato nel momento in cui Troiani ha preso la parola per illustrare un punto di urbanistica previsto nell’ordine del giorno e che competeva al suo assessorato.
Dai banchi dell’opposizione i consiglieri si sono alzati e hanno abbandonato l’emiciclo mentre Troiani stava parlando. Il Consiglio si era aperto con le parole del presidente Claudio Morresi che ha richiamato tutti ad un maggior contenimento delle parole e dei comportamenti. Il riferimento era all’ultimo consiglio comunale, quello delle “passarelle” e dei “consiglieri di seconda fila” quando sono volati anche velatamente insulti. «Sono per il confronto politico anche aspro, ma devo censurare parole che travalicano i limiti e anche i comportamenti e gli atteggiamenti provocatori. Il presidente del consiglio ha come unico potere quello di richiamare e sospendere il consiglio – ha detto – per cui anche questo continuo sparare a zero sul presidente del consiglio deve avere un termine». Morresi ha espresso il rammarico anche per l’esposto presentato dall’opposizione sulla vicenda di Villa Eugenia: «Non è mai successo che per un questione amministrativa si ricorra alla Procura».
Tra i punti più contestati la mancata discussione della mozione che richiedeva la rimozione di Troiani dopo la bufera sulle frasi choc pubblicate su facebook dal vicesindaco, anticipo del punto bocciato. L’assise ha avuto anche un momento di ricordo per l’ex consigliere comunale e presidente dei TdC Antonio Recchioni. A richiedere un minuto di silenzio, rammaricato della dimenticanza da parte del presidente del consiglio comunale, è stato il consigliere Marco Poeta che ha chiesto prima di iniziare le discussioni di dedicare a lui un minuto del consiglio. Tra i punti approvati ieri sera all’unanimità la modifica dell’art. 10 del regolamento per il Servizio di Refezione Scolastica che vietava l’ingresso di cibi non forniti dalla ditta, presso i refettori scolastici. Un adeguamento rispetto ad una sentenza del Consiglio di Stato che prevedeva la possibilità per la famiglia di introdurre cibi alternativi a quelli forniti dal servizio. Non sarà tuttavia possibile fin da subito introdurre il pasto da casa: ora saranno gli istituti scolastici che dovranno redigere i regolamenti per permettere alle famiglie di esercitare il diritto.
Consiglieri in piedi per il minuto di silenzi dedicato al ricordo dell’ex consigliere Antonio Recchioni recentemente scomparso
Dimissioni subito!
Era ora. Finalmente
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