Frasi choc, Troiani: «Ma quale fascista
Mai stato neanche a Predappio»

INTERVISTA - Dopo le esternazioni apparse su Facebook il vicesindaco di Civitanova dice di non volersi dimettere: «Non ci penso proprio. Nessun peccato mortale, però mi scuso se qualcuno si è offeso. Comunque chiuderò il mio profilo sul social network per evitare gli spioni. La frase sulla Merkel? L'aveva detta Berlusconi»

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Il vicesindaco Fausto Troiani in Consiglio comunale

di Giovanni De Franceschi

«Chiuderò il profilo Facebook per evitare spioni, chiedo scusa se qualcuno si è offeso, ma di dimettermi non ci penso per niente». Non sembra pentito Fausto Troiani dopo l’ennesimo scivolone social che stavolta ha guardato fuori dai confini nazionali coinvolgendo i leader europei e  stereotipi di ogni tipo, da quelli razziali a quelli di genere, non dimenticando il Papa. E sebbene richiami ad una maggiore continenza delle parole, il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica lascia saldo al suo posto il suo vice e anzi rinvia al mittente la richiesta di “licenziamento” ricordando come la stessa moneta si sarebbe dovuta utilizzare anche per assessori come Peroni e Cecchetti (leggi l’articolo).

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Le frasi comparse su Facebook

«Dispiace che ci sia gente che non ha niente da fare e va a vedere il mio profilo – commenta Troiani – è stata una bufera predisposta e organizzata, io ho solo riportato cose già scritte, non mi sono inventato niente, quello che ho detto personalmente è solo: “perché l’italia deve sottostare a personaggi simili”. E’ una bufera da caccia alle streghe, per me era una cosa tranquilla tanto che non ho neanche chiuso il mio profilo Facebook, non mi sono preoccupato perché sono cose che vanno in giro, per me è stata una cosa tranquilla e innocente, dispiace per chi va a guardare il profilo, si vede che non ha niente da fare».

Sì, ma riportandole è come se le avesse fatte sue, o no? 

«Questa è una speculazione, io ho solo riportato, non vedo il peccato mortale, se uno fa l’amministratore non può esprimere giudizi? Questa è una costrizione, forse ho sbagliato a non virgolettare, ma era una cosa tra l’ironia e il sarcasmo, sempre a livello politico. Poi se insultano me non succede niente, se lo dico io scoppia la polemica».

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La cancelliera Merkel

Perché a lei qualcuno ha detto “culone inchiavabile”?

«A me no perché sono un bell’uomo, scusi eh».

Perciò “culona inchiavabile” e “negrofilo” sono giudizi. Ammesso che lo siano, non le sembrano quantomeno inappropriati visto anche il ruolo pubblico che ricopre?

«Ripeto: ho scritto “culona inchiavabile”, ma l’aveva già detto Berlusconi, su Macron “negrofilo” perché è noto che a lui piaccia farsi fotografare con i neri».

Quindi è motivo di insulto o di giudizio negativo farsi fotografare con i neri?

«No, no, per me ognuno è libero di fare quello che vuole, non è razzismo. Comunque prenderò provvedimenti».

Che tipo di provvedimenti?

«Eh, lo so io, intanto chiuderò il mio profilo Facebook per evitare spioni».

Ma invece di chiudere il profilo, visto che non è la prima volta (precedenti famigerati quando diede della poco di buono a Franca Rame e a Ilda Bocassini e ne ebbe anche per don Gallo), non sarà forse il caso di utilizzare altri argomenti per criticare?

«Mi impegno a cogliere l’invito a tenere toni bassi, però per me non erano toni esasperati perché cose già dette. E sono convinto di non aver commesso un peccato mortale».

Si sente almeno di chiedere scusa a chi si è sentito offeso?

«Io chiedo scusa a tutti quelli che si sono sentiti offesi da queste dichiarazioni, sono piovute molte accuse su Facebook, ma anche 67 richieste di amicizia, poi vorrei sapere perché un cittadino si debba sentire offeso da questo».

Pensa di dimettersi?

«Non ci penso per niente».

E riguardo alle iniziative che intende portare avanti l’Anpi: mobilitazione e incontro col prefetto?

«Ma l’Anpi faccia quello che vuole, non so neanche perché interviene. E sinceramente non capisco neanche il nesso tra quanto scritto sui personaggi europei e il fatto di essere razzista o fascista. Io non sono né razzista, né fascista, non sono mai neanche stato a Predappio».

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