Insulti razzisti su Facebook,
ennesimo scivolone di Troiani

IL VICESINDACO di Civitanova se ne è uscito con un post in cui ha etichettato Pierre Moscovici ("ebreo rinnegato"), Jean-Claude Juncker ("beone impunito"), Angela Merkel ("culona inch...") e Emmanuel Macron ("diversamente maschio neGrofilo"). E poi rincarare: "Per non parlare di Francesco e del suo staff di pedofili". Non è la prima volta per il numero due della giunta

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Fausto Troiani

 

Ancora una volta, ancora insulti su Facebook. A dispetto della carica pubblica che ricopre non ha perso l’ennesima occasione per lanciare epiteti razzisti, omofobi, e sessisti. Vergati sul suo profilo, neanche fosse il diario segreto di un ultras della politica nostrana. Fausto Troiani, vicesindaco di Civitanova, ci è ricascato. E le sue frasi hanno fatto il giro del web fino “conquistando” la ribalta nazionale. Eccolo il Troiani pensiero.  Nel primo post si scatenato contro Pierre Moscovici (“ebreo rinnegato”), Jean-Claude Juncker (“beone impunito”), Angela Merkel (“culona inch…”) e Emmanuel Macron (“diversamente maschio neGrofilo”). Chiudendo con la domanda: “Perché l’Italia dovrebbe essere succube della volontà di certi personaggi?”. Nel secondo post, un commento in realtà, il numero due della giunta guidata da Fabrizio Ciarapica rincara la dose e se la prende pure con il Papa e scrive: “Per non parlare di Francesco e del suo staff di pedofili”. In realtà proprio Bergoglio sembra essere uno dei suoi obiettivi prediletti: “Rimandiamo il papa ad Avignone” è stato un altro dei suoi post recenti. E pensare che questo carrellata di insulti non è certo la prima occasione in cui Troiani mostra tutta la sua “verve” linguistica. Dopo l’indignazione suscita dalle parole scritte in seguito alla morte di Franca Rame e don Gallo, il vicesindaco di Vince Civitanova a gennaio se ne era uscito con un “Boia chi molla” in risposta a un cittadino, che aveva commentato la questione sicurezza in città. «Solo uno scherzo con un’amica», si era difeso Troiani.

(redazione CM)

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Il posto pieno di insulti di Troiani

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