di Enrico Maria Scattolini
APPLAUSI A SCENA APERTA (+++). Così gli spettatori dell’Helvia Recina hanno salutato (e ringraziato!) i biancorossi a conclusione di Maceratese-FeralpiSalò (leggi l’articolo).
IL CUI SUCCESSO li ha ulteriormente avvicinati alla salvezza (+). Prossima non solo per l’attuale posizione in classifica, ma anche per lo stato di forma che la squadra di Giunti ha espresso e confermato negli ultimi quattro incontri.
TRE DEI QUALI DOMESTICI (-), si potrebbe eccepire; e quindi non esaltanti, almeno sul piano statistico.
LO SCORE BIANCOROSSO dimostra però l’esatto contrario (+). Le cronache dell’intero girone di andata e di parte della replica di quello di ritorno ripropongono ricordi non propriamente gratificanti in riferimento ai risultati ottenuti nel passato prossimo all’Helvia Recina.
UNA SOFFERTA IDIOSINCRASIA che è stata spesso causa di esiti sconfortanti (-). Poi recuperati con atteggiamenti e concretezze tutt’affatto diversi nelle trasferte (+++).
PROVVIDENZIALMENTE! (+), perché altrimenti la Rata sarebbe già retrocessa.
ESSENDO NEL FRATTEMPO rimasti sostanzialmente invariati formazione e modulo tattico, ritengo che merito della metamorfosi debba essere attribuito alla stupefacente condizione atletica ed ai ritmi di gioco dalla medesima consentiti.
NONCHE’, SOTTO IL PROFILO REALIZZATIVO, ai piedi d’oro di Quadri (+), che ha segnato all’incirca il 30% del totale dei gol biancorossi.
DIVERSI SU PENALTIES, certo, ma sempre con estrema sicurezza dagli undici metri. Anche in
momenti topici della partita (+), come, ad esempio, gli ultimi attimi dei cimenti di Gubbio e dell’altra domenica a Lumezzane.
MA QUADRI LA SUA MAESTRIA l’ha dimostrata anche sui calci di punizione diretti (+). Ne ricordo almeno tre, l’ultimo dei quali proprio ieri pomeriggio. Quel diagonale, carico d’effetto, battuto dalla tre quarti sinistra, che ha beffato il portiere lombardo sul primo palo.
APPREZZATO PERFINO DA MICHELE SERENA, l’allenatore della FeralpiSalò. Ha definito addirittura “divino” (+) il modo con cui Quadri esegue questi tiri franchi.
NEL CONTESTO COMPLESSIVO, più che un’importante concausa ,si sta rivelando decisivo il contributo di Giunti (+). Un “coach psicologo”, che ha saputo paradossalmente trasformare la profonda crisi delle strutture societarie nel vantaggio di uno spogliatoio che si è profondamente compattato di fronte alle enormi difficoltà quotidianamente vissute.
SE N’E’ RESO CONTO AL PUNTO di alzare l’asticella della sicurezza a 43/45 punti. Ufficialmente ammonendo (+) che, a sette turni dalla conclusione del campionato e quindi con ventuno punti in palio, bisogna «…tenere alta la guardia, perché tutto può ancora accadere». Ma nel suo intimo forse immaginando conseguibile il traguardo dei playoff.
PER ALTRO AVVICINATO DALL’ODIERNA PENALIZZAZIONE di due punti inflitta al Santarcangelo (-), a conclusione del primo grado del processo Dirty Soccer 3.
MEGLIO COMUNQUE TENERE I PIEDI IN TERRA (+). Nessuna delle avversarie dirette della Maceratese sembra rassegnata ai play out, tranne l’Ancona e forse il Lumezzane.
NEL MENTRE I BIANCOROSSI stavano battendo la Feralpisalò (+), Marco Fantauzzi e Luca Macaluso – i due nuovi proprietari della Rata (leggi l’articolo) – stavano rientrando nella Capitale con il pensiero sicuramente rivolto agli accadimenti dell’Helvia Recina.
UNITO AL GROSSO RIMPIANTO (-) di non potervi assistere, nonostante il proposito della sera precedente di festeggiare in tribuna il recentissimo acquisto della società, insieme ad amici e parenti all’uopo ivi invitati.
LI ACCOMPAGNAVA IL LORO LEGALE Angelo Massone, che in mattinata, insieme all’avvocato Federico Valori, nel corso di una conferenza stampa (leggi l’articolo) aveva informato noi cronisti dell’aggressione che il gruppo romano e Spalletta avevano subito, la notte prima, da un manipolo di tifosi biancorossi (-).
E DELLA CONSEGUENTE DECISIONE di riservarsi almeno 24 ore di riflessione sull’opportunità o meno di dar corpo al contratto firmato qualche ora prima con la vecchia proprietà.
EVIDENTEMENTE LA CONVERSAZIONE attraverso il valico dei Sibillini ha portato loro consiglio (+), orientandoli verso la decisione di sciogliere la riserva.
COME DISCIPLINATAMENTE poco dopo comunicato, in sala stampa, dall’amministratore delegato uscente, Simone Sivieri (leggi l’articolo).
ORA DOVRANNO ESSERE LUI E FILIPPO SPALLETTA – membri dell’attuale Cda – a formalizzare il passaggio delle consegne a Fantauzzi e Macaluso, esprimendo il relativo gradimento. Fantauzzi dovrebbe essere il nuovo Presidente del club biancorosso (leggi l’articolo).
SONO ATTESI DA IMPEGNI PRESSANTI ED IMPORTANTI. Primi fra tutti il pagamento degli stipendi arretrati ai loro dipendenti e la compilazione della “Relazione Semestrale 2016”, da inviare alla Lega Pro entro fine mese, insieme al famoso/famigerato “Prospetto PA” (patrimonio netto contabile ed attivo patrimoniale).
NONCHE’ LE ISTANZE DIFENSIVE riguardo al deferimento al Tribunale Federale Sportivo causato dal mancato versamento degli emolumenti novembre/dicembre 2016 e (intervento Covisoc, da auspicare infondato) dei conseguenti contributi.
SARA’ QUESTA LA CARTINA DI TORNASOLE attraverso la quale si potrà verificare lo spessore della nuova dirigenza. Al di là delle polemiche e degli atti condannabili di questi ultimi giorni.
INTANTO sarà allontanata l’incombente minaccia di fallimento per le conclamate difficoltà di fronteggiare nuovi e vecchi impegni da parte della precedente gestione. Non a caso l’avvocato Valori ha chiaramente parlato del rischio di portare i “…libri in tribunale” a decorrere dall’inizio del prossimo mese di aprile, quando, scaduta la normativa sugli eventi sismici, ogni ingiunzione potrà diventare esecutiva (leggi l’articolo).
A TAL PROPOSITO MERITA DI ESSERE SOTTOLINEATO come questa responsabilità sia esclusivamente di Spalletta, dal momento che nessun debito eventualmente sopraggiunto dopo la formalizzazione della cessione della Maceratese dalla Tardella all’imprenditore svizzero, su cui si esprimerà la Magistratura, è attualmente cogente. Cioè prontamente esigibile.
PERTANTO, LE INADEMPIENZE SUCCITATE sarebbero state generate dal passivo accollato il 22 novembre 2016 dal medesimo.
INOLTRE, CONSIDERATA LA TEMPISTICA STRINGENTE, SEMBRA DIMOSTRATA l’improponibilità delle alternative. Pur se interessanti per il prestigio dei loro principali esponenti. Richiedevano tempi lunghi, per altro giustificati dalla complessità della situazione della Maceratese.
QUESTA E’ LA REALTA’ e bisogna guardarla in faccia. Non voltarsi dall’altra parte, e poi criticare.
IL SUO BARICENTRO ORA si sposterà su Firenze. Sarà la Lega Pro che dovrà esprimere il suo gradimento sulla nuova proprietà entro 30 giorni dalla data della firma del contratto.
SONO CERTO che stavolta lo farà con immediatezza e con più chiarezza di quanto avvenuto con Spalletta.
COSI’ GRAVINA magari eviterà brutte figure (leggi l’articolo) nelle interviste televisive (-).
ULTIM’ORA – Marco Fantauzzi e Luca Macaluso hanno preso altro tempo prima di proseguire con la ratifica dell’accordo. Il nuovo improvviso stop di questa sera, con i dubbi sull’accoglienza ricevuta dai tifosi e dalla città che permangono, contribuisce a rendere la situazione ancora più incerta.
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Ma caro Enrico Scattolini
Basta buttare benzina sul fuoco !Anche la stampa credo debba essere un pochino piu’ intelligente di un manipoletto di ultras che, non si capisce del perche’,ha intrapreso la strada della contestazione ad oltranza nei
confronti di questa nuova Dirigenza. Ma prima di contestare vediamo come si comportano, cioe’ se sono cosi seri da pagare almeno subito gli stipendi arretrati. Si vedra’ poi pure il resto. Se da quello che ho letto quel costruttore di Montefano vorra’ antrare a far parte della Societa’ questi romani hanno gia’ esplicitamente detto che sono d’accordo Quindi niente paura ! Benvenuti a tutti quelli che vorranno DAVVERO ENTRARE per aiutare la MACERATESE verso un percorso davvero diverso e di grandi soddisfazioni. BASTA quindi con le chiacchiere a VUOTO e dimostriamoci anche un pochino piu’ civili e accoglienti verso chi – penso e vorrei credere – ha intenzioni serie. Per finire vorrei ricordare che domenica scorso allo stadio c’erano appena MILLE presenze. E allora mettiamoci anche una mano sulla cooscienza : MA CHE PRETENDIAMO DI PIU’ ! VOGLIAMO ANCHE CRITICARE O sara’ meglio CRITICARCI NOH !
Ma da Secondo, chi ha pagato? Ho hanno fatto alla romana?
@ Ferroni
Sono solito rispettare le opinioni di tutti e giudicare i fatti senza avere pregiudizi. Proprio per questo Le ricordo che il futuro presidente della Rata (Fantauzzi) ad oggi si è fatto conoscere in Italia non tanto per la sua attività imprenditoriale, quanto piuttosto per un episodio che potrebbe essere assimilato a quelle incivili manifestazioni da ultras che la “cordata romana” ha denunciato di aver subito sabato sera a Macerata. Infatti nel corso di una partita di calcio (Lazio – Napoli) di qualche anno fa, il Fantauzzi, come riportato dalle cronache nazionali, fece irruzione all’interno della postazione Radio RAI dove i giornalisti Giulio Delfino e Tonino Raffa stavano trasmettendo in diretta, urlando la seguente frase che tutta Italia potè sentire: “ATTACCATE AR C..ZO”!
Frase rivolta a Giulio Delfino forse colpevole di essere tifoso/simpatizzante della Roma…
Questo sarà il nostro futuro presidente!
@ Scattolini.
Caro Enrico, ho visto ed ascoltato l’intervista che hai fatto all’avv.Valori. Se ti posso muovere un “appunto” forse quella era l’occasione per rivolgere al legale di Spalletta (visto che il suo cliente si è sempre sottratto al confronto con la stampa, fatta eccezione per le prime mirabolanti dichiarazioni di intenti – SERIE B, STADIO, ecc.) la legittima domanda che tutti i maceratesi si pongono, e cioè che cosa sia venuto a fare Spalletta a Macerata.
Invece proprio quello strasberghiano “attaccate ar caz.zo” potrebbe essere un segno positivo, denotando una creatività teatrale, un talento letterario ermetico da valorizzare, da non lasciar appassire nel perbenismo provinciale e piccolo borghese. Perché non farne un inno, un canto struggente magari sulle note di “io son l’umile ancella” dell’Adriana Lecouvreur?
Un “attaccate ar caz.zo del genio creator” lascerebbe annichiliti tutti gli “you’ll never walk alone” dei sottosviluppati tifosi inglesi.
Certo, l’ispirazione per un alato carme lirico in quell’espressione radiofonica c’è tutta.
Scusate non volevano un presidente passionale e non solo affarista?
Un sano “attaccate ar c***”, calcisticamente parlando,non mi pare una grave macchia sul pedigree di un presidente.
In serie A ci sono presidenti amatissimi dai propri tifosi come Lotito, Ferrero ecc che magari si fossero limitati ad un semplice “attaccate c***”.
Per non parlare poi di Tavecchio, addirittura presidente della Federazione.
Non cerchiamo il pelo nell’uovo e presidenti dal sangue blu e la erre moscia, accontentiamoci di un presidente che rispetta gli impegni.
Del resto per come ho capito la riprova la avremo a breve e se come tutti speriamo (almeno credo), il nuovo presidente ha effettivamente le disponibilità necessarie, mi ci metto io fuori dallo stadio a vendere su una bancarella sciarpe, striscioni e bandiere della Maceratese con la scritta ” attacchete c***”.
Che cosa è venuto a fare Spalletta, è una domanda che non avrà mai risposta per il semplice fatto che non lo sa neanche lui.
Caro Paolo,
apprezzo il tuo commento ironico e sarcastico che esprime una opinione diversa dalla mia.
Per quanto riguarda le “disponibilità necessarie” che te e tutti ci auspichiamo, oggi Il Resto del Carlino ha pubblicato una “presa di distanze” da parte della Banca Profilo secondo cui il Sig.Luca Macaluso non avrebbe alcun ruolo dirigenziale nell’istituto.
A questo punto, se il nuovo presidente deve essere il titolare di uno stabilimento balneare, preferirei che fosse lo stabilimento “Attilio” di Porto Recanati o G7 di Citanò…., piuttosto che uno di Fregene!
LA RATA NELL’EPOCA DE “ER PATATA”?
Mentre assistevo alla larga vittoria dei “Ramarri” sul Lumezzane (a cui la Rata aveva strappato un pareggio) mi è arrivato un messaggio da un amico. A proposito con il successo nell’ultima gara (7 reti, come il Grande Torino, a 2) quello del Pordenone (che aveva battuto 6-0 il Bassano) con 60 reti è il miglior attacco di Lega Pro. Inoltre è il terzo attacco in tutte le serie professionistiche nazionali, dopo quelli di Roma e Napoli. Il messaggio dell’amico diceva: “La Rata è passata a “Er Patata”. Incredulo ho controllato in rete le notizie sulla Rata: guardando foto e provenienza (Fregene) sembrava proprio l’attore romano, ma mi sono accorto che si trattava solo di forte somiglianza. Fuori dallo scherzo, oltre i ruoli ricoperti, appare probabile che il “regista” dell’acquisto della Rata (ceduta per poche decine di migliaia di euro: pare quelli che Spalletta aveva versato al passaggio di proprietà alla Tardella) sia Massone. Dei tre è l’unico che ha esperienza (ventennale) nel calcio italiano ed europeo (Scozia e Romania), come dirigente e come procuratore, difficile che come Bargagna faccia un passo indietro. Allarmante – speriamo non lo sia anche per la Rata – la confessione alla “Gazzetta” dell’ex interista Zè Maria (rispetto a trattamento di tecnico e giocatori) della sua esperienza in Romania. Alternative immediate per una società sull’orlo del fallimento (con escussione della fideiussione in Lega e ingiunzioni di pagamento esecutive) non c’erano. La cordata locale con partner russo del Burchio di Porto Recanati (“dare soldi, vedere cammello”) chiedeva tempo. Sarà molto divertente assistere al “torna a casa Lassie” della tifoseria (i comunicati erano a nome di tutti i settori) che si è tanto esposta in contestazioni. Nel frattempo la squadra ha battuto in casa la Feralpisalò, ma non bisogna esaltare troppo la vittoria. I gardesani erano penalizzati dalle assenze, avevano in panchina solo 5 giocatori, tanto da non fare sostituzioni. Tra gli assenti, pedine fondamentali come il difensore Gambaretti (3 reti) e la coppia d’attacco Surraco (acquistato a gennaio dalla Ternana) e Guerra (9 gol). Inoltre il portiere Caglioni ha compito una “topica colossale” sulla punizione di Quadri (ha valutato male la traiettoria), che ha segnato la partita. Starei attento (mi rivolgo a Scattolini) ad esaltare la “maestria” di Quadri nei “tiri diretti”. Il capitano biancorosso ne ha segnati solo 2 (sugli 8 gol totali, i restanti sono rigori) in una trentina di partite. Non si capisce come egli ne “ricordi almeno 3” ma, come dice un noto legale: bisogna “rispettare l’età”. La Rata con i 2 punti di penalizzazione in arrivo (è stata deferita al tribunale federale per mancato pagamento stipendi e contributi) da 40 scenderà a 38 punti, ne servono altri 6-7, come sostiene mister Giunti, per evitare i play-out. Dovranno essere obbligatoriamente conquistati nei confronti interni con Bassano (alla settima sconfitta consecutiva) e Teramo. Da fidarsi poco degli incontri con Parma (impegnato con un organico da Serie B a recuperare, dopo la sconfitta interna con il Fano dell’ex biancorosso Fioretti) e Venezia (che vede le concorrenti alla promozione recuperare). Come saranno “terribili” gli “scontri diretti” in trasferta contro Forlì, Sud Tirol e Santarcangelo. C’è poco da esultare (mi rivolgo ancora a Scattolini) sui 2 punti di penalizzazione ai romagnoli. La Rata al “Valentino Mazzola” ha una tradizione negativa e il Santarcangelo è la sua “bestia nera” (la scorsa stagione la squadra di Bucchi perse entrambi i confronti). Sperare in esiti favorevoli è lecito, ma dovesse andare male c’è pronto il motto del patron al tifo “pistacoppo”: “attacchete ar caxxo”!
Che carriera in tre giorni per il Sig. Macaluso, prima banchiere, poi bancario, poi dirigente e adesso neanche portiere?
Il Sig. Fantauzzi,dottore commercialista ( sua dichiarazione ) imprenditore edile, animatore presso uno suo stabilimento sul mare di Fregene. L’avvocato Massone, dissacrato dai giornali sportivi d’oltre Manica e d’oltre Transilvania. Qualcosa non porta, ma che? L’unica certezza è quell’attaccate ar c.a.z.z. che sta diventando patrimonio del folcloristico linguaggio locale. Stamattina in un bar del centro, entro saluto ed ordino un caffè al bicchiere, macchiato con latte scremato, uno spruzzo di panna e un goccio di bourbon. La barista molto gentilmente mi fa: ” Sì, però attaccate ar c,a.zz,o”.
Caro Ferroni,ti consiglio di leggere meglio “Somma Algebrica”.Incominciando dal titolo.
Ciao Marco
Anche io avrei preferito un proprietario titolare dì chalet di porto recanati o di civitanova ma non posso che prendere atto che l’offerta di acquisto l’ha fatta solo uno di fregene.
Per quanto riguarda la banca profilo non mi pare che qualcuno abbia mai detto che dietro l’acquisto della maceratese c’era una banca e poi i conti in tasca alle persone non è facile farli.
Come già detto più volte a questo punto non ci rimane che stare a vedere se pagano vorra’ dire che a fregene con i lettini e gli ombrelloni si guadagna più che a porto recanati e a civitanova.
Hai ragione Enrico. Mi era infatti sfuggita l’intestazione del tuo articolo. Il mio intervento comunque si basava su una critica un po’ generale,come certamente avrai notato. grazie per la precisazione