di Gianluca Ginella
Il secondo “fronte” delle trattative sulla cessione della Maceratese sta, materialmente, a due passi da dove ieri si è aperto, ufficialmente, il primo. Esattamente si trova al portone di fronte a quello del palazzo, in galleria del commercio, a Macerata, dove ha lo studio l’avvocato Federico Valori che ha il mandato a trattare la cessione del club. In quell’altro portone, dove ha lo studio il legale Gabriele Cofanelli, è entrato oggi pomeriggio il presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina. Lo ha fatto per incontrare Cofanelli e l’avvocato Fabrizio Giustozzi, che assistono l’imprenditore di Montefano Enrico Paoloni, interessato all’acquisto della società biancorossa dal patron Filippo Spalletta.
Tornando indietro di quasi 24 ore, in galleria del commercio, snodo in questi giorni del futuro del club, ma al portone che porta allo studio di Valori, si sono visti altri protagonisti: quelli della cordata romana dell’imprenditore Marco Fantauzzi e del banchiere Luca Macaluso, manager di Banca Profilo, accompagnati dal legale Angelo Massone. Questa seconda cordata sarebbe in pole per l’acquisto, la questione sono i tempi. È lo stesso Paoloni ad ammettere che per lui: «i tempi sono decisamente ristretti». E in effetti nel giro di 24 ore si sono registrati l’incontro tra la cordata romana con il patron Spalletta, l’ad Simone Sivieri e l’avvocato Valori con tanto di offerta concreta d’acquisto, le dichiarazioni – questa mattina – del legale che ritiene si possa arrivare al closing entro il fine settimana, e il ritorno in città di Gravina che ha incontrato i legali di Paoloni.
«Noi abbiamo privilegiato la via istituzionale – ha spiegato Cofanelli –. Il primo step è stato il colloquio con il sindaco, il secondo con Gravina. Abbiamo apprezzato che abbia trovato il tempo per incontrarci di nuovo e ascoltare le nostre idee. Ci ha fatto un quadro della situazione, ci ha esposto cifre, impegni, contributi che ancora devono essere devoluti alla Maceratese dalla Lega (si tratterebbe di 160mila euro, ndr). Gravina è preoccupato per la situazione ma ha fiducia che Macerata riesca a raccogliere le forze per superare questo momento». Anche Paoloni ha fatto il punto della situazione: «Finora non c’è niente di nuovo e francamente non è facile. Al momento è più no che sì un mio coinvolgimento nel futuro della Maceratese». Paoloni è in attesa (il giorno dovrebbe essere sabato) di una risposta dal partner estero che potrebbe affiancarlo nell’acquisto del club. Senza il sì, l’operazione, da quanto emerge, tramonterà.
Ma al momento il dubbio dell’imprenditore, titolare della 2P, è sui tempi: «quando le cose si fanno in fretta poi magari non sempre riescono bene – ha spiegato –. E questo al di là della possibilità o meno che in questa operazione ci fosse poi stato o meno al mio fianco un partner estero». Per quanto riguarda le altre cordate, due di queste avrebbero contattato per tramite di loro rappresentanti, l’avvocato Valori. Il legale è in attesa di avere ulteriori riscontri da queste. Un terzo gruppo, sempre proveniente dalla capitale, che aveva preso contatti con il sindaco Romano Carancini, al momento non si sarebbe ancora manifestato direttamente con i venditori. Insomma in Galleria del commercio, snodo in questi giorni del futuro del club, s’attende di vedere se nuovi volti passeranno, magari con altre offerte concrete. Ma il tempo stringe.
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Mah
A coscienza vostra
giustamente il sig.Paoloni non è uno sprovveduto non si puo chiudere una trattativa del genere in 10 giorni ci vuole tempo e capire quanti casini ci sono ancora,al contrario mi preoccupa chi senza sapere niente si dichiarano pronti a firmare e rilevare la societa!!
mi auguro che il sig.Paoloni riesca a prendere questa societa’ solo con gente del posto possiamo creare un minimo di entusiasmo!
Boh!
il closing? e chiamatela chiusura: è la maceratese mica il macerata united…
Attenzione perché con solo due passi tra le due cordate si rischia l’intrico di corde.