di Matteo Zallocco
«Due imprenditori seri sono venuti in questa città per portare avanti un progetto imprenditoriale serio e sono stati accolti a pesci in faccia. Dopo il tentativo di aggressione di ieri sera (leggi l’articolo) Fantauzzi e Macaluso sono terrorizzati, hanno paura a passeggiare per le vie del centro e si prenderanno 24 ore per riflettere sul da farsi». Così l’avvocato Angelo Massone durante la conferenza stampa che era stata convocata per rivelare i dettagli dell’acquisto della Maceratese. «Oggi doveva essere un giorno di festa per la città – ha detto l’avvocato Federico Valori, legale di Filippo Spalletta – Avremmo dovuto festeggiare la salvezza della Maceratese che si trova in uno stato di insolvenza da mesi e non potevamo aspettare oltre il 31 marzo. Se non chiudevamo avremmo dovuto portare i libri contabili in tribunale. Con questa operazione si evita di commettere il delitto di bancarotta fraudolenta». L’atto di compravendita non è stato sottoscritto da un notaio ma nello studio dell’avvocato Valori: «E’ stato firmato un accordo definitivo – sottolinea lo stesso Valori – che prevede come passaggio successivo una riunione del Cda (di cui fanno parte Spalletta e l’ad Simone Sivieri, ndr) per ratificare l’ingresso di nuovi soci».
Dunque non è stato rivelato nessun dettaglio, nessuna cifra sull’operazione perché «qui si sta andando oltre – aggiunge Massone – Da una città come Macerata non ci aspettavamo un episodio come quello di ieri sera quando 15 persone ci hanno costretti a rinchiuderci dentro al ristorante Da Secondo dopo avermi aggredito verbalmente all’esterno del locale. Mi vergogno di essere scappato come un codardo. Fantauzzi e Macaluso non sanno più cosa fare, hanno paura. Oggi dovevano andare allo stadio e avevano invitato diversi amici, ma non possono farlo. In questi giorni ci hanno dipinti sui social con termini durissimi, ci hanno chiamato “i corleonesi, la banda della Magliana”. Sono stati stampati articoli con informazioni del tutto false sul mio conto, informazioni prese da google senza alcun riscontro. Qualcuno dice che siamo venuti a rubare. Ma a rubare cosa? Questa società e’ stata spolpata e non certo da noi. La Maceratese non ha più niente».
Massone si rivolge anche al sindaco: «Perché Carancini ha tenuto nascosto il nostro incontro? Siamo andati da lui diversi giorni fa, sapeva che era in piedi questa trattativa e ora vuole farla apparire come un qualcosa nato in due giorni. Un sindaco che si espone pubblicamente in questo modo ci lascia perplessi». L’avvocato Valori rincara la dose: «Carancini parla di “accelerazione incomprensibile” e di “piatto già preparato”, due concetti che dicono uno il contrario dell’altro. La scadenza del 31 marzo è un dato di fatto che non può mettere in discussione. Forse lui aveva in mente compratori diversi. Ma qualcuno vuole il fallimento della Maceratese per poi poterla acquistarla in un secondo momento? Il dubbio ci sorge».
Valori e Massone parlano di «un’opinione pubblica sedata e condizionata ad arte». «In questi giorni si è parlato anche di altre cordate, tra cui una locale ma è stato lo stesso Paoloni a dire che i tempi erano troppo ristretti. Aspettare l’ok dei partner russi significa aspettare l’ok definitivo per la costruzione del resort sul Burchio a Porto Recanati, e parliamo di almeno sei mesi. Massima stima per l’avvocato Cofanelli – prosegue Valori – ma a lui da tempo sono stati consegnati i libri contabili della Maceratese tramite un intermediario e da quel momento non sono più stato contattato. Oltre che da Cofanelli la cordata locale è rappresentata anche dall’avvocato Fabrizio Giustozzi che faceva parte del Cda della Maceratese durante la presidenza Tardella. Il Cda che ha consentito di adibire a foresteria un’abitazione della Tardella in via Cincinelli. Lì sono ospitati 50 ragazzi in un luogo che non era attrezzato e ci chiedono ancora 9 mila euro al mese».
I due legali hanno utilizzato quasi sempre il condizionale o il passato, forma che farebbe pensare a un passo indietro. «Siamo galantuomini e chi ha subìto un’aggressione ha tutto il diritto a un ripensamento – ha detto Valori – Ho fatto le pulci a questa cordata e sono stati dipinti dalla città in maniera sbagliata. Parliamo di persone specchiatissime. Le cordate locali servono per rafforzare le clientele, questo invece è un gruppo imprenditoriale venuto a Macerata per fare i soldi con un progetto che doveva arrivare a prendere i diritti televisivi della serie B e a valorizzare i giovani. Marco Fantauzzi è un ricco imprenditore romano nel settore dell’intrattenimento, un grande tifoso della Lazio che ha contatti con ambienti calcistici di altissimo livello. E sono orgoglioso della presenza in questa cordata di Luca Macaluso, nipote del senatore Emanuele Macaluso con cui la mia famiglia è legata da un’amicizia di vecchia data. Quando la politica era fatta da galantuomini».
(foto Lucrezia Benfatto)
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Le stesse cagate che diceva Spalletta: https://www.cronachemaceratesi.it/2016/11/25/maceratese-la-carica-di-spalletta-qui-per-un-progetto-pluriennale/891509/
Qui la magistratura dovrebbe dare un’occhiata a quello che sta succedendo…
Tifosi, che bene o male, sono il sale di una squadra di pallone, senza i quali non esisterebbe se non a livello molto ma molto amatoriale tipo oratorio o scapoli contro ammogliati.
Vistosi trascurati, lasciati nell’incertezza, esasperati e in una situazione degna di in un romanzo di John Grisham ex avvocato e famoso scrittore di gialli giudiziari, quando li hanno visti tutti a cena da Secondo, con Spalletta e Valori, chissà quali sospetti può aver suscitato questa idilliaca scena. Il resto è cronaca.
In un paese normale l’arrivo di un banchiere imprenditori e nipoti di politici per rilevare una squadra di calcio sull’orlo del fallimento sarebbe una manna dal cielo…il problema è che stando in Italia quando si parla appunto di banchieri e politici ci si accappona la pelle..non perché siamo scemi ma perché con ste categorie di genti abbiamo già dato…
Questa storia ha dell’incredibile.
Per fare dispetto alla moglie si taglio’ i coglioni.
È l’unica cosa che mi viene in mente pensando ad un gesto tanto stupido quanto dannoso.
Tifosi de che? Chi ama la propria squadra non ne mette a rischio il futuro solo perché preferirebbe un proprietario piuttosto di un altro.
Eppoi c’è veramente un altro aspirante proprietario?
Non mi pare!
Teniamoci stretti i romani, se non ci hanno ripensato che se aspettiamo i russi ci troviamo in terza categoria con lo sponsor di montefano.
Paolo condivido la tua posizione,si rischia di sparire
..”ci sono caratteri che per star bene devono far star male gli altri “…
se e’ pur vero come e’ vero che tutto quello che vien fatto per amore va’ al di la’ del mero significato di bene e male essere autolesionisti, alcune volte, rivoluziona le millenarie leggi della fisica….
comme dicia il bon Oscare, a volte e’ meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio..
Vade retro Google!
In serata l’ad Simone Sivieri ha annunciata che la volontà dei soici della cordata romana è di andare avanti. Leggi l’articolo: https://www.cronachemaceratesi.it/2017/03/26/sivieri-la-cordata-romana-andra-avanti-la-maceratese-sara-di-loro-proprieta/941650/
PONZELLI HA PERFETTAMENTE RAGIONE !QUESTO PAESE E’ VERAMENTE STRANO ! CHI LO CAPISCE E’ BRAVO.MI SEMBRA POI INCREDIBILE CHE UN QUARTO DI CURVA DEBBA DECIDERE CHI DEVE PRENDERE LA MACERATESE ! MA NON FACCIAMO RIDERE E FINIAMOLA CON QUESTI DISCORSI SENZA SENSO CHE ESCONO FUORI DALLA BOCCA DI CHI HA SOLO QUALCHE STRANO RIMPIANTO,SIMPATIA O ANCHE NOSTALGIA PER LA VECCHIA CONDUZIONE CHE HA LASCIATO UN SACCO DI PROBLEMI. STANNO A CONTESTARE CHI,CON CORAGGIO E SENZA TANTI PENSAMENTI HANNO RILEVATO LA SOCIETA’,INVECE DI RINGRAZIARLI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! CHE SITUAZIONE RIDICOLA E AGGIUNGEREI ANCHE PENOSA !