di Laura Boccanera
Hanno insegnato loro l’amore e la pazienza, il coraggio e l’umiltà e oggi i ragazzi e le ragazze dell’istituto salesiano Don Bosco di Macerata vogliono restituire i frutti di quell’insegnamento mobilitandosi per tentare di salvare la scuola. La chiusura dei Salesiani è stata una notizia che ha scosso l’intera comunità provinciale: in tanti in questi anni da tutte le città limitrofe hanno scelto di svolgere i loro studi e la propria formazione dai salesiani e i nuovi provvedimenti sono difficili da accettare e digerire. Gli ex studenti, oggi adulti portano con sé ricordi e memorie di condivisione, di disciplina ma anche di dolcezza, di disponibilità e pazienza.
E così attraverso un tam tam che è passato di mail in mail, gli ex studenti si sono ritrovati fra le mani il testo di una petizione che sarà inviata al rettore Maggiore dei salesiani Don Pascual Chavez Villanueva, al superiore della circoscrizione salesiana dell’Italia centrale Don Leonardo Mancini e al direttore dell’istituto salesiano di Macerata Don luigi Barraccu per scongiurare la chiusura delle scuole salesiane. “Don Rua, nel Bollettino Salesiano del gennaio 1891 – si legge nella petizione – ricordava tra le opere salesiane compiute la casa di Macerata. In questa pia ed illustre città si trovò un considerevole numero di cooperatori e di cooperatrici, i quali con grandi sacrifici comperarono da prima un vasto terreno, poscia v’innalzarono a conto dei Salesiani un fabbricato capace di un centinaio di giovanetti”. “E’ un peccato buttare via così 100 anni di storia – afferma una delle promotrici della raccolta firme, Luana Severini, che vive a Macerata – con questa petizione intendiamo chiedere ai vertici salesiani di non abbandonare questo istituto e di trasferire qui alcune figure competenti in grado di risollevarne le sorti. Nel testo della raccolta firme si ricorda come la scuola salesiana abbia formato intere generazioni di maceratesi che hanno creduto nella serietà di un progetto educativo alternativo e preventivo. Al momento è possibile firmare “Chiediamo che la scuola rimanga aperta a tutti gli studenti attualmente iscritti allo scopo di terminare il percorso di studi e che la comunità salesiana si impegni a rilanciare la scuola fin dal prossimo anno scolastico accettando le iscrizioni già esistenti”. “E’ un piccolo gesto – continua la promotrice – non sappiamo se sarà efficace ma non potevamo rimanere inermi mentre un patrimonio come questo lascia la città”.
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GLI INTERVENTI
I consiglieri provinciali Noemi Tartabini ( Fratelli d’Italia) e Pietro Cruciani (Pdl), componenti entrambi della commissione che si occupa anche delle politiche giovanili e della scuola, si uniscono con forza all’indignazione di studenti, genitori, docenti e di altri esponenti politici contro la chiusura dell’Istituto dei Salesiani di Macerata.
“Ci troviamo di fronte all’ennesima decisione verticistica e incontrollabile che non coinvolge gli attori principali se non per penalizzarli tramite la depauperazione dei servizi e del territorio. Sottoporremo un nostro documento agli altri componenti della prima commissione e subito dopo al Consiglio Provinciale previsto per giovedì di questa settimana in cui verrà chiesto, al Presidente del Consiglio, la possibilità di discuterlo, seppur non presente tra i punti all’ordine del giorno, trattandosi di questione urgente per Macerata città ma anche per molte famiglie dei paesi limitrofi. Solleciteremo la Provincia a collaborare sinergicamente con Comune e Regione nel chiedere chiarimenti più approfonditi alla direzione centrale dei Salesiani nonché per ricercare una soluzione alla possibile perdita di una vera e propria istituzione maceratese. Auspichiamo vivamente che il ricordo dell’amore di Don Bosco verso i giovani, molti dei quali in questi giorni hanno manifestato contro questa scelta e questo modo di agire, faccia riflettere profondamente chi oggi ha il potere proprio sul risvolto del loro futuro”.
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Anche Antonio Carlini, consigliere comunale di Pensare Macerata, interviene sui Salesiani:
“Da ex allievo del Liceo Linguistico, da ex Capo Scout, ma soprattutto da attuale fruitore della proposta salesiana per bambini e famiglie, non posso esimermi dall’intervenire sul dibattito che da giorni sta appassionando tanti cittadini, lettori, politici. Occorrerà nei prossimi mesi fare delle precisazioni – molte precisazioni, specialmente sulle posizioni dei tanti politici ed amministratori che non hanno perso tempo a cavalcare l’onda della protesta e della indignazione, offrendo le loro spalle consolatorie alle famiglie degli studenti e che hanno fornito interpretazioni bizzarre del Piano di riqualificazione dei Salesiani adottato definitivamente nel 2010. Ma non spetta a me. Non ora. Ora invece ritengo importante sottolineare la civile e dignitosa presa di posizione degli insegnanti che hanno, loro sì, tutti gli elementi per criticare la decisione finale dell’Ispettoria Italia Centrale di chiudere la Scuola o meglio di criticare il percorso che ha condotto negli anni a questa scelta drastica ma inevitabile, frutto di un declino e di una insostenibilità economica che partono da lontano.
In secondo luogo va ricordato a tutti i lettori e specialmente ai vari politici entrati nel dibattito, che l’Opera Salesiana di Macerata non è in liquidazione, ovvero che non rientra nell’ahimé corposo elenco di Opere in chiusura in Italia ed Europa. L’Opera andrà avanti perché posso testimoniare, senza timore di smentita, che i Salesiani di Macerata sono sempre stati l’Oratorio con il suo storico Gruppo Scout e i numerosi gruppi di Domenico Savio: l’Oratorio ha sempre rappresentato il fulcro della proposta educativa offerta ai giovani maceratesi di ogni classe sociale, integrata dall’offerta scolastica delle Scuole Medie e dei 2 Licei Scientifico e Linguistico. L’Oratorio al centro con la Scuola al fianco e non viceversa; l’Oratorio per formare intere generazioni di maceratesi, la Scuola rivolta spesso anche a studenti della provincia (fermano compreso). E’ su questa osservazione storica di cui sono testimone, avendo vissuto tanto la Scuola quanto l’Oratorio, che posso affermare chiaramente che la perdita della Scuola non implicherà necessariamente anche la scomparsa di tutte quelle attività educative che il contenitore Oratorio racchiude (conto almeno 8 gruppi diversi che coprono dai 5 ai 70 anni con numeri in costante aumento). Al contrario la triste ma non inaspettata notizia deve provocare una progettualità in primis all’interno della Comunità Salesiana centrale e locale, in secondo luogo tra le tante forze presenti all’interno dell’Oratorio di Macerata, affinché lo stesso continui ad essere incubatore di esperienze educative nel solco di Don Bosco e anche luogo di incontro per tutta la città sui temi dello sport e della cultura (si pensi ai nuovi impianti e al Teatro Don Bosco – TDB). Questa è la vera sfida per il futuro: progettare con i giovani già presenti un nuovo senso della presenza salesiana a Macerata ed un nuovo modo di utlizzarne gli spazi, partendo dai punti di forza attuali: le associazioni ed i gruppi che lavorano incessantemente per i giovani della città. Questa dovrebbe essere la vera onda da cavalcare più che la protesta fine a se stessa, spesso strumento per la cattiva politica. Il cantiere delle idee è aperto, i gruppi dell’Oratorio stanno già lavorando ad un Progetto significativo che riparta dalla testimonianza che Don Ennio Borgogna ha lasciato in tanti di noi, che riparta perché no anche da un rinnovato e sano rapporto con le istituzioni cittadine, civili e religiose, che potranno dare un contributo di idee e di contenuti per riempire lo spazio vuoto della Scuola e quello già vivo e fertile dell’Oratorio”.
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Mi sento vicina ai ragazzi con il cuore di mamma..
Quoto l’intervento di Carlini
Cari politici, ricordatelo.
I soldi pubblici devono andare alla scuola pubblica.
Ripeto una domanda che rimasta senza risposta: I Salesiani riscuotono l’affitto dalla COOP?
…. prima informatevi, i Salesiani non prendono l’affitto da COOP ROSSE perchè non sono i proprietari dell’ immobile.
Interventi da comunisti praticamente inutili!
Tanto tempo fa sono stato ex allievo salesiano nonchè convittore pur non frequentando mai l’oratorio e gli scout, eppure immaginare l’istituto salesiano senza le sue scuole mi riesce assai difficile.I miei figli hanno frequentato e stanno ancora frequentando la scuola salesiana e vorrei che un giorno anche la mia piccolina ci potesse andare.
Una difesa così a denti stretti, così decisa e così intransigente di fronte alla chiusura di servizi pubblici non l’ho mai vista. Siamo un popolo curioso, difendiamo a spada tratta il privato e disprezziamo il pubblico.
Nelle scuole pubbliche assistiamo a classi pollaio, multiclassi, assenza di supplenze. Molte strutture scolastiche pubbliche sono in precarie situazioni (si pensi agli studenti di camerino nei container dal 1997, 3 generazioni di studenti…), eppure non si registrano proteste e risonanza mediatica della stessa intensità.
Io non mi auguro, come Fabrizio, che i miei figli possano continuare ad andare alla stessa scuola che ho frequentato io. Mi auguro, per i miei figli, di non dover espatriare per trovare una istruzione degna di questo nome.
Se disprezza la difesa a denti stretti signor pischello lei e tutti quelli ccome lei potrebbero risparmiare questi inutili e polemici commenti talvolta con iniezioni xk comunismo
I Salesiani se volessero si potrebbero salvare, hanno ricevuto un’importante offerta da una società privata di formazione ma penso anche che dovrebbero sbrigarsi ad accettare altrimenti….
@Giuseppe Matteucci. È vero i soldi pubblici dovrebbero andare ai servizi pubblici. i Salesiani non riscuotono affitto ma perché non si accordano con la coop?
Mattia, a questo punto se la scuola è privata, che le questioni restino private e non le rendano pubbliche.
In realtà, però, il problema dei salesiani parte da lontano, parte da quei 130 milioni di euro che Bertone (salesiano, non dimentichiamolo) si è giocato speculando con la fondazione Gerini. Si, perchè da Marcinkus in poi il motto è stato “Non si può governare la Chiesa con le Ave Maria” e Bertone, degno discepolo dell’americano, ha anteposto la moneta alla preghiera. Ora che le monete sono finite è normale che i salesiani chiudano scuole, oratori e quant’altro. Sono voluti entrare nell’economia moderna e ne pagano le ovvie conseguenze.
Ora cosa c’entra la politica con questa storia? Cosa può fare la politica, se non compromessi e concordati?
La preoccupazione e che quando iniziano a circolare queste storie, poi finisce che più o meno palesemente, più o meno direttamente, esce fuori un finanziamento, una deduzione, un benefit. Sinceramente siamo stufi: gli amministratori locali dovrebbero mettere in cima alle proprie agende i problemi del pubblico, perchè pubblico è di tutti. E, come evidenziavo, problemi nelle strutture pubbliche abbondano.
Quindi, se riuscite autonomamente a trovare una soluzione di sopravvivenza (nonostante i 130 milioni da raggranellare) saremo tutti contenti. Se però non ci si riesce, non si azzardino i politici ad aprire il portafogli. A meno che lo vogliano fare con i propri soldi, magari attingendo dalle ricche indennità che percepiscono.
Si…ma quello che vorrei far capire a lei pischello e agli altri è che ad avere problemi è soprattutto la casa di mc ealtre perché per esempio al nord italia le scuole vanno bene …questo decifit della scuola è dovuto ad assenza di adesioni, costi elevati di una struttura troppo grande e troppo vecchia e forse una cattiva gestione da parte degli ultimi vertici! Ad ogni modo è vero, l’opera salesiana ha ricevuto aiuti dal comune (250 mila € per essere esattO lo scorso anno)ma non so se sia si e no un 2% dei costi della pubblica.
Vorrei inoltre ribadire che la scuola è vero …è privata ma non è affatto paragonabile al Caggiari , leandri o Leonardo (per citare altre private in zona ) poiché è PARITARIA.
credo che una scuola paritaria possa avere un minimo d’aiuto visto e considne che lo stato risparmia 8mila € per ogni cranio che studia in quella scuola…ma questo voi non lo sapete ed è giusto …pero bisogna informarsi bene prima di parlare e giudicare…qui non ingigantiamo a bertone perche qui stiamo discutendo di macerata!
@yuri paoletti e giuseppe Matteucci vi rispondo insieme : 1- non si percepisce nessun affitto dalla coop…è stato ceduto il sottosuolo per realizzarla in cambio di 3 nuovi campi da basket e calcio e una grande palestra situata sotto l’oratorio che servono sia alla scuola che all’oratorio che a varie societa sportive.
Oltre a questo sono stati fatti dei piccoli restauri alla scuola !spero di essere stato abbastanza chiaro
Che i Salesiano si siano rivolti ai compagni della Coop è tutto dire!!!!
Mattia, stavolta sono io a riprenderti:
1) Le Caggiari, almeno stando al loro sito web, sono paritarie.
2) Il dimenticato articolo 33 della costituzione, comma 3 dice: “Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.”
3) Sempre lo stesso articolo, comma seguente, dice che le scuole devono assicurare ai “loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali”.
In realtà è la solita situazione all’italiana, dove abbiamo scuole private trasformate in diplomifici oppure ridotti a circoli privati. E quando le cose si mettono male, si chiede aiuto allo stato.
I 250K euro che il comune ha erogato ad una scuola privata è una cosa intollerabile.
Quello che sta dicendo pischello avrebbe senso se allora a ogni studente che frequenta la scuola lo stato elargisse 8 mila €visto che gli spettano e pagarsi l’istruzione che preferisce…il caggiari è un asilo nido …isalesiani è una scuola che da una preparazione differente dalla scuola pubblica…io la preferisco dal punto di vista didattico e sociale..ultima cosa ..gli aiuti ai salesiani li ha pagati lei ? 250 mila € sono usciti dal suo contocorrente?! Quei soldi a lei saranno costati si e no 5 centesimi…se ci incontriamo e la rimborso!!! Basta con questi accanimenti !!!
per renzo 1953
Di chi è il fabbricato dove si trova la COOP?
Non mi dire che è dell’Istituto per il sostentamento del clero.
per Mattia Salesiani
Comunisti? Ma che sei berlusconiano.
Quando non sapete che dire dite comunisti.
Anche noi potremmo dire pretigni, piduisti, mafiosi, ecc.
In Italia è ora di finirla. I soldi pubblici devono essere utilizzati per le cose pubbliche.
Volete la scuola privata? Volete la sanità privata? Allora tirate fuori i soldi e pagatele.
Anch’io vorrei gli appartamenti dell’Istituto per il sostentamento del clero. Me li potete dare? Fammi sapere.
A voi che avete tanta fede vorrei ricordare che Gesù era comunista. Fu lui a cacciare i mercanti dal tempio. I suoi discepoli avevano tutto in comune. Le cose private sono state inventate in seguito.
Ho pagato 1200 euro di IMU. Pago ogni anno 500 euro di addizionali comunali. Pago tarsu, e ulteriori imposte comunali. Poi si lamentano che non ci sono più i soldi…
Sapere che parte dei miei soldi, soldi che dovrebbero essere spesi per beni comuni, vengono destinati ad una scuola privata è sconcertante. Punto.
Oggi è uscito un rapporto dell’ISTAT che dice che la stragrande maggioranza delle scuole PUBBLICHE ha deficit strutturali in caso di terremoto. E noi regaliamo soldi alle scuole private…
Ripeto: un conto è scuola privata un conto è una scuola PARITARIA A PAGAMENTO…matteucci a lei manco rispondo perché la sua ultima affermazionenè una bestemmia…a prescindere dal fatto che Gesù non aveva una fede politica …le ricordo che i suoi amici comunisti gli ideali che lei sposa sono atei…non mi stupirei se lo fosse anche lei…si renda utile alla società invece dne scrivere bestemmie su cronache maceratesi
Approfondendo la notizia della chiusura dell’ Istituto Salesiano San Giuseppe ho notato una certa preoccupazione / disperazione per la scomparsa di questa scuola ecclesiastica dalla “Civitas Mariae”, vorrei spendere qualche riga per disperdere nel mare di Internet la mia personale opinione su questo istituto paritario.
Per evitare che mi si tacci di non sapere di cosa stia parlando, preciso che sono uscito da qualche anno dal Liceo Scientifico di questa scuola e posso sostenere, con cognizione di causa, che si tratta di una struttura in cui la maggior parte degli insegnamenti consiste in una miscellanea di mediocrità e inettitudine ; posso citare un intero anno di letteratura inglese fermo suBeowulf per l’incapacità della professoressa di tenere la classe, due anni di letteratura italiana / latina articolati in dettati, per non parlare della retorica da “jihadista cristiano” di certi insegnanti di religiosi desiderosi di giustificare la condanna di Galileo Galilei ..
Tenendo da parte la mia visione soggettiva ( e prendendo per buono il mito dell’educazione “ di qualità” , caro a tanti genitori che mirano a essere tali ), vorrei soffermarmi su come lo Stato, aspirando alla sua natura utopica, dovrebbe impegnarsi a costruire un sistema scolastico volto al pieno sviluppo della personalità umana; caratterizzato sia da libertà d’ accesso sia da libertà d’insegnamento, da intendersi anche come diritto dello studente di ricevere un insegnamento privo di ideologie religiose e in sintonia con i principi dello Stato.
Nel caso di una scuola paritaria / privata,la libertà di insegnamento viene soppianta dal progetto formativo su cui è fondata la scuola, questo dettaglio permette di controllare ogni aspetto dell’educazione degli studenti
(dall’accesso all’assunzione degli insegnanti) .
Parafrasando Mark Twain,questa scuola è stata un ostacolo alla mia istruzione.
Addio a Don Gallo, prete degli ultimi:
http://temi.repubblica.it/micromega-online/don-gallo-omelie-per-fabrizio-de-andre-e-fernanda-pivano/
@gog magog se lei non aveva voglia di studiare..non sceglieva quella scubla ma se ne andava a fare il muratore o un istituto professionale… è inutile adesso a distanza di anni attribuire false colpe agli insegnanti Perché forse la sua professione o a attuali studi non la appagano abbastanza…ho frequentato anch’io quella scuola…forse siamo coetanei e le posso garantire che gli insegnanti di quella scuola sono nei PROFESSIONISTI…dopo dipende da quanto si ha voglia di studiare (parla uno che un secchione non è stato mai)
Caro Mattia, noto con piacere che in una discussione utilizza la classica tattica da “reazionario” : provare ad attaccare sul fronte personale invece che argomentare la propria tesi, cosa le fa pensare che non avessi voglia di studiare ?
Per quanto riguarda la qualità dell’insegnamento basta leggere le ultime indagini dell’OCSE che confermano sia che gli studenti delle scuole paritarie sono al livello dei coetanei montenegrini / tunisini, sia che ricevano valutazioni più alte della media (cito ” In Italy and Portugal, students in provate schools tend to have better-that-expected marks, in Italy such difference is a substantial in quantitave terms”).
L”avevo anche scritto nel post precedente, tralasciando la mia esperienza personale, provi a spiegarmi per quale motivo uno Stato dovrebbe finanziare una scuola paritaria nella consapevolezza della decadenza delle strutture pubbliche ?
Un consiglio rilegga prima di postare, fa fare sicuramente una figura migliore ai suoi insegnanti “PROFESSIONISTI”..
Non ho affatto attaccato sul fronte personale…ho soltanto Cercato di giustificare le sue pesanti affermazioni sull’apprendimento ai salesiani poiché li ho frequentati anch’io e non condivido affatto…ma sopratutto lo dico a lei come l’ho detto ad altri…ma bastaaaaaa con questo accanimento contro salesiani….sembra che alcune persone abbiamo il culmine della loro vita sociale su cronache maceratesi!!!!
Premetto ho frequentato gli scout ai Salesiani e quindi anche l’oratorio e dico che è stata una esperienza educativa fantastica. Se i soldi non ci sono visto che la Scuola dei Salesiani è un azienda dichiari fallimento e basta. Io ho dovuto chiudere la mia attività a 33 anni e magari se molti soldi dati ai privati fossero stati destinati alle piccole aziende come lo era la mia credo sarebbe stato meglio. E dato che ci sono tante persone che sostengono i Salesiani e quindi abbastanza facoltose per sostenere la retta mi chiedo perché non li cacciano loro i soldi.
A prescindere il discorso preparazione degli allievi ed insegnanti che può essere UGUALE oppure DIVERSA da un’istituto statale…..non si comprende come mai nessuno si è mai posto la domanda….sulla quantità di allievi presenti in aula…..la scuola privata si regge sulla RETTA….MENSILE….in aiuto possono venire DONAZIONI….SOVVENZIONI ed etc….VARI…..se in una classe vi sono 10 ragazzi/e ….vi sono più posti LIBERI che OCCUPATI…..la RETTA non basta a garantire il mantenimento della SCUOLA…..perchè vi sono anche dei COSTI DI GESTIONE…..ovvio che prima o poi…..se non aumentano il numero degli ISCRITTI la scuola CHIUDE…..per mancanza di numero minimo per garantire MANTENIMENTO ISTITUTO…..mi sembra STRANO che nessuno si sia mai chiesto QUANTI POCHI ALUNNI frequentassero la CLASSE…..COME GENITORE mi domando come mai in classe di mia figlia vi sono 10 alunni a fronte di una capienza di 15 ed ovvio che se il numero a breve non aumenta …..la scuola non REGGE e chiude….strano che nessuno si sia mai posto questa DOMANDA….chiude perchè i costi non sono proporzionati ai guadagni…..non comprendo perchè non abbiamo abbassato le rette …..poichè sapevano di essere in CRISI per consentire a più persone di ISCRIVERSI e perlomeno di tentare di tenersi a galla, perchè chi può permetterselo non li abbia iscritti …..svuotavano lo statale….considerato che sono 1000 e non sanno più dove andarli a mettere….ed allora non chiudeva…..poi vi sarà anche un discorso di ridimensionamento dell’ordine religioso……la scuola è gestita da un’ordine religioso….questo ordine religioso….cerca di chiudere le strutture che non portano FRUTTO ……SE CHI POTEVA PERMETTERSELO iscriveva i figli ….al privato…..QUASI SICURAMENTE non chiudeva……(io non me lo potevo permettere, altrimento lo avrei fatto…..considerato che sono stata una di quelle che è andata a chiedere informazioni ed a visitare la struttura….l’offerta era interessante in todo….SCUOLA, DOPO-SCUOLA, MUSICA, GITE, CAMPI SCUOLA ED ETC…..mancava l’euro)
per mattia salesiani
Ti rifaccio anch’io la domanda: “Perché lo Stato dovrebbe finanziare la scuola privata”?
Lo Stato ha le sue scuole e deve far funzionare quelle in ambienti non pericolanti.
Mi offende il fatto che le mie tasse vadano alle scuole private.
Avete visto il referendum di Bologna? La gente ha le idee chiare. NIENTE SOLDI ALLE SCUOLE PRIVATE.
Sono i politici che trafficano.
ART. 33 della Costituzione: ENTI E PRIVATI HANNO IL DIRITTO DI ISTITUIRE SCUOLE ED ISTITUTI DI EDUCAZIONE , SENZA ONERI PER LO STATO.
L’Italiano lo capite o ai Salesiani non ve l’hanno insegnato.
Matteucci io e lei abbiamo idee completamente contrastanti soprattutto in politica…è l’ultima volta che le rispondo poichè la mia vita va ben oltre commentare cronache maceratesi…
la scuola salesiana è una scuola paritaria …se come dice lei non deve ricevere aiuti …perché l’istruzione un suo eventuale figlio è pagata dallo stato e quella del mio no !!? Decido io dove farlo studiare giusto o no?! Tutto quello che dice lei mi starebbe bene A ogni allievo che frequenta i salesiani venissero risarciti 8 mila € l’anno così da aumentare la retta e salvare la scuola !!se lo stato pagasse l’istruzione anche a chi sceglie la scuola cattolica(perché l’istruzione pagata è Un DIRITTO ,a maggior ragione di una scuola che non è privata ma ripeto per la milionesima volta sperando che capisca ma ho i miei dubbi PARITARIA, visto che cita articoli e leggi in continuazione ) lei lo sa quanto risparmia lo stato dando l’aiutino alla scuola invece che per ogni alunno ?! Faccia i conti buonagiornata
Adotti una tesi targata ” Comunione & Liberazione” per semplice simpatia o appartenenza ideologica?
In qualsiasi caso la stima è sbagliata, tiene conto solamente del contributo statale annuo tralasciando i finanziamenti provenienti dalle altre amministrazioni pubbliche. Si tratta di una cifra superiore al contributo statale stesso : circa ottocento milioni; a questa cifra va sommato il mancato versamento dell’ imposta sugli edifici ecclesiastici: almeno duecento milioni. Inoltre si potrebbe calcolare il risparmio tagliando l’ora di religione nella scuola statale..
Bisogna anche tener conto che la scuola privata sopravviveva anche senza finanziamenti pubblici, e che con la creazione dell’istituto paritario si è verificato solamente un aumento del 10% di iscritti,senza alterare il numero di alunni della scuola pubblica.
al sig.Pischello:in passato ho provato l’esperienza della scuola pubblica con uno dei miei figli ed è stato un vero fallimento non tanto come rendimento scolastico, quanto per la pochezza dei valori umani. Ecco dunque del perchè della mia scelta .Non si dimentichi poi che la scuola privata io me la pago.