I Salesiani rilanciano su scuola e sport
“Un nuovo Liceo e borse di studio”

MACERATA - Presentato in Comune un progetto con forti investimenti e proposte innovative nell'organizzazione della didattica. Contratto di solidarietà per i docenti laici. Proteste per l'Imu nella scuola paritaria

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Irene Manzi, don Leonardo Mancini e il preside don Luigi Barracu

di Maurizio Verdenelli

Centosedici anni fa Don Bosco ‘ammirato dall’insistenza e generosità dei cittadini maceratesi’ decise di fondarlo. Era il 1886. Il successore, il Beato Michele Rua, lo inaugurò nel 1900 e nel 1946 ebbe il riconoscimento come Ente Ecclesiastico Giuridicamente eretto, con decreto  firmato dal Guardasigilli. Si chiamava Palmiro Togliatti. Adesso, chiuso l’Oratorio di Porto Recanati che vide ardere di giovinezza e di fede il ‘quasi’ (la causa è ferma al ‘processo’ diocesano a Senigallia) beato Enrico Medi, uno dei figli prediletti di Padre Pio, l’Opera Salesiana rilancia su Macerata – pure con borse di studio da mille a tremila euro a favore degli studenti migliori e svantaggiati. Sperando che il recentissimo decreto (n.200 del 19 novembre) del ministro dell’Economia che chiede di far pagare l’IMU alle scuole paritarie, non spezzi il sogno bipartisan che fu di un santo, di un beato e che fu ‘controfirmato’ dal leader storico del Pci. Sarà dunque Mario Monti indirettamente, e più praticamente la supertassa dell’Imu a vanificare il rilancio dell’Istituto Salesiano “San Giuseppe” da oltre un secolo caro alla tradizione scolastica e sportiva di Macerata e dintorni -e qui si intendono anche territori fuori dai confini marchigiani?

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La professoressa Michela Pietrella, il vescovo Claudio Giuliodori e il vicensindaco Manzi

Andiamoci piano anche se questa mattina nella sala consiliare del Comune messa a disposizione dell’Opera Salesiana dall’ex allievo, avv. Romano Carancini, il sindaco (sostituito tuttavia dalla vice, Irene Manzi) da parte dei rappresentanti della Provincia religiosa del Centro Italia e da parte del vescovo Giuliodori si sono levate chiare proteste contro ‘una discriminazione nei confronti delle scuole paritarie’ che il Parlamento europeo -anche in questo molto di recente, il 4 ottobre scorso- ha indirettamente messo al bando con una propria risoluzione riconoscendo alle famiglie del Vecchio Continente il diritto di scelta dell’indirizzo educativo dei figli, senza alcun onere. “Solo l’Italia e la Grecia discriminano chi non intende iscriversi alla scuola pubblica” hanno detto nei loro interventi mons. Giuliodori; don Leonardo Mancini, Superiore della Provincia Salesiana dell’Italia Centrale (allargatissima attraverso un ‘riordino’che mette insieme Sardegna, Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Marche, Abruzzo e all’occorrenza Molise) e don Luigi Barracu, preside della scuola salesiana. Che conta 172 iscritti: 52 alle medie, 40 circa al liceo linguistico e il restante al liceo Scientifico.

Vescovo-Giuliodori-Assessore-Manzi-2Don Barraccu ha annunciato importanti novità come l’istituzione di una sezione di Liceo Scientifico Sportivo “con un percorso formativo-culturale, in ogni caso, massiccio” puntualizza il preside. Si partirà dal prossimo anno scolastico. “Le difficoltà sono tante, da anni, a cominciare da quella di ordine economico, che il pagamento dell’Imu rischia di peggiorare in modo ancor più gravoso. Non manca tuttavia quella non meno severa, rappresentata dalla scarsità di vocazioni alla vita religiosa salesiana”.
Don Barraccu ha fatto un doveroso riferimento alla comunità dei docenti laici che hanno sottoscritto un contratto di solidarietà: “Data la situazione, si sono presi responsabilmente sulle spalle un ulteriore aggravio di sacrificio garantendo il proprio impegno al nostro fianco in questa sfida che ci permette di rispondere alle esigenze dei giovani di Macerata con una proposta di scuola al passo con i tempi e alle famiglie con la possibilità anche di qualche borsa di studio per l’anno 2013-2014 a favore dei ragazzi meritevoli e con necessità economiche, iscritti ai primi anni della scuola media e superiore”.

Vescovo-Giuliodori-Assessore-Manzi-3La scuola media: “C’è una proposta innovativa riguardo all’organizzazione della didattica in cinque giorni con attività libere il sabato, ed una maggiore utilizzazione del Centro sportivo appena inaugurato”.
Licei: “Anche qui intendiamo sviluppare maggiormente la didattica laboratoriale e multimediale ed innovare l’offerta formativa con il Liceo Scientifico sportivo”.
L’Oratorio: “E’ un polo educativo altrettanto fondamentale: dopo la ristrutturazione dell’edificio, ora ospita i ragazzi dei vari gruppi ‘Domenico Savio’, Scout, Sermigo, ‘Giovani Famiglie’ promuovendo il gioco e lo sport, l’amicizia, l’impegno sociale e il volontariato anche a livello internazionale, l’integrazione sociale e culturale, un servizio quotidiano di doposcuola, campi scuola invernali ed estivi, gruppi di orientamento alla scoperta del proprio progetto e vocazione, itinerari di crescita nella fede”.
Il nuovo Centro sportivo Don Bosco: “Con la palestra, i suoi nuovi e moderni campi sportivi -nessuno è stato infatti ‘cassato’- e con il Teatro, l’offerta di sport, spettacolo e cultura è ora ancora più alta”.
Scuola di Musica Don Bosco: “Eroga corsi di musica e canto individuali e di gruppo, preparando gli alunni fino agli esami di Conservatorio”.

Di “vocazione” parlato pure la prof. Michela Pietrella: “Formare ed educare, accompagnare la crescita del ragazzo; strutturare un ambiente scolastico completo”. “La didattica si arricchisce pertanto di attività pomeridiane: dal teatro educativo della tradizione salesiana, agli incontri pomeridiani filosofico-letterari; dagli sportelli didattici, ai corsi di potenziamento linguistico e sportivo”. E riguardo ai sacrifici che la Comunità educativa: “Siamo consapevoli della pesante fatica economica che l’istituzione salesiana da anni sostiene in nome del servizio alla scuola nella comunità di Macerata e del territorio e siamo pure alla vigilia di un coraggioso gesto che ci vede aderire a un contratto di solidarietà che ha lo scopo di consentire nuovi investimenti a favore di tutti quei ragazzi che frequentano e vorranno iscriversi al nostro Istituto”.

Don Mancini ha chiarito che a ‘rilanciare’ sull’Istituto voluto a Macerata da Don Bosco sono stati la sede centrale della Circoscrizione, la Comunità salesiana locale, la Diocesi, il personale laico docente e non docente, e tanti amici dell’Opera Salesiana. Ha puntualizzato il Superiore della Provincia Italia Centrale ‘Sacro Cuore’ (gestisce 7 istituti scolastici: 2 scuole materne ed elementari, 7 scuole medie e superiori e 15 Centri di formazione professionale): “Dopo aver ristrutturato e messo a norma gli ambienti interni ed aver arricchito l’opera di strutture sportive all’avanguardia, si è deciso di sostenere il rilancio sia attraverso l’invio di alcuni giovani salesiani per la scuola, sia attraverso uno stanziamento di fondi. Per dare: 1) sostegno alla possibilità di accesso allo studio (borse di studio ndr); 2) promozione dell’innovazione didattica e pastorale; 3) attivazione di una promozione culturale sulla libertà di scelta delle famiglie all’interno del sistema paritario dell’istruzione in Italia”.

Ha concluso Simone Borgogna (un cognome che si è illustrato nella storia dell’Istituto) a nome delle migliaia di ex allievi salesiani succedutisi negli anni: “La sfida educativa è stata sempre costante da noi. Generazioni e generazioni di oratoriani, studenti, scout, famiglie, docenti ci hanno trasmesso questa eredità, questo Dna. Tutto a favore dei ragazzi: saremo sempre impegnati su questo fronte”. “I Centri di formazione professionale vanno bene: vi accedono gratuitamente ragazzi in condizioni di disagio e fallimento scolastico. Tuttavia sono sempre di più le Regioni che non finanziano i CFP per deviare le risorse verso corsi per adulti”.

L’incontro con la stampa era stato aperto dalla vice sindaco Irene Manzi che, pur nelle vesti di virtuale super-esattrice (l’Imu è, come noto, l’imposta municipale propria sugli immobili) ha garantito “grande attenzione e sensibilità ai problemi dell’Istituto salesiano” cui la storia di Macerata deve tanto da sempre.
Dopo di lei, mons. Claudio Giuliodori (per lui particolari ringraziamenti da parte dell’Opera Salesiana) che ha parlato di ‘massima funzionalità’ di scuola e campus sportivo moderno, di ‘forte investimento a Macerata’ in un momento di grave crisi innescata anche dalla proposta del Governo di far pagare l’Imu alla scuola paritaria. E dunque, il vescovo, ha parlato di ‘sfida educativa’, del rinnovamento della didattica, dei meriti di una scuola che ha formato generazioni di marchigiani e non -tanti gli ‘allievi’ dal Sud Italia. “L’Istituto è un patrimonio della città stessa, da circa 120 anni. Una grande storia alle spalle, ma siamo sicuri che sia pure e sopratutto una grande storia tutta ancora da scrivere”.

(foto Cronache Maceratesi)



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