di Maurizio Verdenelli
Centosedici anni fa Don Bosco ‘ammirato dall’insistenza e generosità dei cittadini maceratesi’ decise di fondarlo. Era il 1886. Il successore, il Beato Michele Rua, lo inaugurò nel 1900 e nel 1946 ebbe il riconoscimento come Ente Ecclesiastico Giuridicamente eretto, con decreto firmato dal Guardasigilli. Si chiamava Palmiro Togliatti. Adesso, chiuso l’Oratorio di Porto Recanati che vide ardere di giovinezza e di fede il ‘quasi’ (la causa è ferma al ‘processo’ diocesano a Senigallia) beato Enrico Medi, uno dei figli prediletti di Padre Pio, l’Opera Salesiana rilancia su Macerata – pure con borse di studio da mille a tremila euro a favore degli studenti migliori e svantaggiati. Sperando che il recentissimo decreto (n.200 del 19 novembre) del ministro dell’Economia che chiede di far pagare l’IMU alle scuole paritarie, non spezzi il sogno bipartisan che fu di un santo, di un beato e che fu ‘controfirmato’ dal leader storico del Pci. Sarà dunque Mario Monti indirettamente, e più praticamente la supertassa dell’Imu a vanificare il rilancio dell’Istituto Salesiano “San Giuseppe” da oltre un secolo caro alla tradizione scolastica e sportiva di Macerata e dintorni -e qui si intendono anche territori fuori dai confini marchigiani?
Andiamoci piano anche se questa mattina nella sala consiliare del Comune messa a disposizione dell’Opera Salesiana dall’ex allievo, avv. Romano Carancini, il sindaco (sostituito tuttavia dalla vice, Irene Manzi) da parte dei rappresentanti della Provincia religiosa del Centro Italia e da parte del vescovo Giuliodori si sono levate chiare proteste contro ‘una discriminazione nei confronti delle scuole paritarie’ che il Parlamento europeo -anche in questo molto di recente, il 4 ottobre scorso- ha indirettamente messo al bando con una propria risoluzione riconoscendo alle famiglie del Vecchio Continente il diritto di scelta dell’indirizzo educativo dei figli, senza alcun onere. “Solo l’Italia e la Grecia discriminano chi non intende iscriversi alla scuola pubblica” hanno detto nei loro interventi mons. Giuliodori; don Leonardo Mancini, Superiore della Provincia Salesiana dell’Italia Centrale (allargatissima attraverso un ‘riordino’che mette insieme Sardegna, Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Marche, Abruzzo e all’occorrenza Molise) e don Luigi Barracu, preside della scuola salesiana. Che conta 172 iscritti: 52 alle medie, 40 circa al liceo linguistico e il restante al liceo Scientifico.
Don Barraccu ha annunciato importanti novità come l’istituzione di una sezione di Liceo Scientifico Sportivo “con un percorso formativo-culturale, in ogni caso, massiccio” puntualizza il preside. Si partirà dal prossimo anno scolastico. “Le difficoltà sono tante, da anni, a cominciare da quella di ordine economico, che il pagamento dell’Imu rischia di peggiorare in modo ancor più gravoso. Non manca tuttavia quella non meno severa, rappresentata dalla scarsità di vocazioni alla vita religiosa salesiana”.
Don Barraccu ha fatto un doveroso riferimento alla comunità dei docenti laici che hanno sottoscritto un contratto di solidarietà: “Data la situazione, si sono presi responsabilmente sulle spalle un ulteriore aggravio di sacrificio garantendo il proprio impegno al nostro fianco in questa sfida che ci permette di rispondere alle esigenze dei giovani di Macerata con una proposta di scuola al passo con i tempi e alle famiglie con la possibilità anche di qualche borsa di studio per l’anno 2013-2014 a favore dei ragazzi meritevoli e con necessità economiche, iscritti ai primi anni della scuola media e superiore”.
La scuola media: “C’è una proposta innovativa riguardo all’organizzazione della didattica in cinque giorni con attività libere il sabato, ed una maggiore utilizzazione del Centro sportivo appena inaugurato”.
Licei: “Anche qui intendiamo sviluppare maggiormente la didattica laboratoriale e multimediale ed innovare l’offerta formativa con il Liceo Scientifico sportivo”.
L’Oratorio: “E’ un polo educativo altrettanto fondamentale: dopo la ristrutturazione dell’edificio, ora ospita i ragazzi dei vari gruppi ‘Domenico Savio’, Scout, Sermigo, ‘Giovani Famiglie’ promuovendo il gioco e lo sport, l’amicizia, l’impegno sociale e il volontariato anche a livello internazionale, l’integrazione sociale e culturale, un servizio quotidiano di doposcuola, campi scuola invernali ed estivi, gruppi di orientamento alla scoperta del proprio progetto e vocazione, itinerari di crescita nella fede”.
Il nuovo Centro sportivo Don Bosco: “Con la palestra, i suoi nuovi e moderni campi sportivi -nessuno è stato infatti ‘cassato’- e con il Teatro, l’offerta di sport, spettacolo e cultura è ora ancora più alta”.
Scuola di Musica Don Bosco: “Eroga corsi di musica e canto individuali e di gruppo, preparando gli alunni fino agli esami di Conservatorio”.
Di “vocazione” parlato pure la prof. Michela Pietrella: “Formare ed educare, accompagnare la crescita del ragazzo; strutturare un ambiente scolastico completo”. “La didattica si arricchisce pertanto di attività pomeridiane: dal teatro educativo della tradizione salesiana, agli incontri pomeridiani filosofico-letterari; dagli sportelli didattici, ai corsi di potenziamento linguistico e sportivo”. E riguardo ai sacrifici che la Comunità educativa: “Siamo consapevoli della pesante fatica economica che l’istituzione salesiana da anni sostiene in nome del servizio alla scuola nella comunità di Macerata e del territorio e siamo pure alla vigilia di un coraggioso gesto che ci vede aderire a un contratto di solidarietà che ha lo scopo di consentire nuovi investimenti a favore di tutti quei ragazzi che frequentano e vorranno iscriversi al nostro Istituto”.
Don Mancini ha chiarito che a ‘rilanciare’ sull’Istituto voluto a Macerata da Don Bosco sono stati la sede centrale della Circoscrizione, la Comunità salesiana locale, la Diocesi, il personale laico docente e non docente, e tanti amici dell’Opera Salesiana. Ha puntualizzato il Superiore della Provincia Italia Centrale ‘Sacro Cuore’ (gestisce 7 istituti scolastici: 2 scuole materne ed elementari, 7 scuole medie e superiori e 15 Centri di formazione professionale): “Dopo aver ristrutturato e messo a norma gli ambienti interni ed aver arricchito l’opera di strutture sportive all’avanguardia, si è deciso di sostenere il rilancio sia attraverso l’invio di alcuni giovani salesiani per la scuola, sia attraverso uno stanziamento di fondi. Per dare: 1) sostegno alla possibilità di accesso allo studio (borse di studio ndr); 2) promozione dell’innovazione didattica e pastorale; 3) attivazione di una promozione culturale sulla libertà di scelta delle famiglie all’interno del sistema paritario dell’istruzione in Italia”.
Ha concluso Simone Borgogna (un cognome che si è illustrato nella storia dell’Istituto) a nome delle migliaia di ex allievi salesiani succedutisi negli anni: “La sfida educativa è stata sempre costante da noi. Generazioni e generazioni di oratoriani, studenti, scout, famiglie, docenti ci hanno trasmesso questa eredità, questo Dna. Tutto a favore dei ragazzi: saremo sempre impegnati su questo fronte”. “I Centri di formazione professionale vanno bene: vi accedono gratuitamente ragazzi in condizioni di disagio e fallimento scolastico. Tuttavia sono sempre di più le Regioni che non finanziano i CFP per deviare le risorse verso corsi per adulti”.
L’incontro con la stampa era stato aperto dalla vice sindaco Irene Manzi che, pur nelle vesti di virtuale super-esattrice (l’Imu è, come noto, l’imposta municipale propria sugli immobili) ha garantito “grande attenzione e sensibilità ai problemi dell’Istituto salesiano” cui la storia di Macerata deve tanto da sempre.
Dopo di lei, mons. Claudio Giuliodori (per lui particolari ringraziamenti da parte dell’Opera Salesiana) che ha parlato di ‘massima funzionalità’ di scuola e campus sportivo moderno, di ‘forte investimento a Macerata’ in un momento di grave crisi innescata anche dalla proposta del Governo di far pagare l’Imu alla scuola paritaria. E dunque, il vescovo, ha parlato di ‘sfida educativa’, del rinnovamento della didattica, dei meriti di una scuola che ha formato generazioni di marchigiani e non -tanti gli ‘allievi’ dal Sud Italia. “L’Istituto è un patrimonio della città stessa, da circa 120 anni. Una grande storia alle spalle, ma siamo sicuri che sia pure e sopratutto una grande storia tutta ancora da scrivere”.
(foto Cronache Maceratesi)
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Il nostro vescovo, esperto dicesi in comunicazione, mi sembra che sempre più spesso quello che difetta sia proprio la comunicazione in quanto fa degli interventi farlocchi e fuorvianti.
In Italia c’è la LIBERTA’ di iscriversi alle squale private parificate.
Logicamente l’intervento pubblico, a favore dell’istruzione, deve essere destinato alle squole pubbliche (guarda guarda: è anche scritto nella Costituzione) anche perchè le squole private dei fondi (pubblici) già li percepiscono (anche se, secondo la Costituzione, non dovrebbero).
Discorso a parte meritano gli scout e l’oratorio, dove sono passate generazioni di giovani maceratesi (e tutte ricordano, con affetto, quei luoghi)
Anch’io da ex allievo semiconvittore dei Salesiani(V° Elementare 1959/60 – I° Media 1969/61) mi domando. che c’entra il vescovo?
@Gabor
Non La ricordo “semiconvittore”, Lei è forse stato allievo a “sanvittore”.
Scherzi a parte, caro Architetto ha ragione: Pomodori è in ogni dove.
@ Sisetto
Formidabili quegli anni! Prefetto, don Paciaroni, oratorio, messa, panino con la mortadella, cinema, quaderni Fabriano, cioccolata Ferrero etc.. Tuttavia finii per preferire la scuola pubblica: Colombina (Emiliozzi), Catterina Cecchi, Luigi Cristallini, Bravi etc..
Scuole o squole? Addirittura squale? Cuoio non quoio, cuore non quore…. Eccc..
Carissimo Cerasi la ricordo ancora a fare i picchetti fuori dalla scuola in occasione degli scioperi della FGCI…. Ma lei pensa veramente che se la scuola chiude l’oratorio e gli scout rimangono aperti?
Ma dove vive…su Marte?
@ knessi
Non si scrive quore? Non si dice squola? non si scrive cuadro… Ah, però!!
Ed io che ho lavorato per 23 anni nel settore delle calzature ed ero convinto che si dicesse quoio.
Non ci posso credere….
Ci voleva lei che ci illuminava….
@ arturo astoldi
Altre realtà clericali, senza squole, hano oratori e scout e restano aperte.
Il Diavolo veste Prada potrebbe pure vivere/vestire con meno sfarzo (e con lui tutta la corte dei miracoli) e utilizzare la montagna di soldi che risparmierebbe per opere di bene
Caro Gianfranco,
a parte le tue “cronache croniche” (stupisce che, nel 2012, appena si parla di Vescovo ti sale su l’anticlericalismo più sfegatato – quasi che i laicissimi rappresentanti dell’Italia tutta fossero invece piccole cenerentole dedite al volontariato gratuito…), mi meraviglio che i commentatori non capiscano che, se i Salesiano stanno a Macerata e continuano a starci, dipende dal fatto che il Vescovo – ogni vescovo – ha dato loro l’ok per rimanere. I Salesiani (lo ricordo agli sprovveduti che non si intendessero di cose ecclesiali nemmeno per queste semplicissime questioni) sono un ordine religioso che dipende dai vescovi nelle cui diocesi si trovano. Il legame col Vescovo è il segno, sul territorio, del legame con il Papa. Sull’organizzazione interna – ricambio dei preti, etc. – ogni istituto salesiano dipende dall’Ispettoria zonale (per la nostra è esaustiva la descrizione che ne ha fatto qui sopra l’amico Verdenelli). Ma sarebbe stato un brutto segnale – o addirittura uno sgarbo nei confronti dei salesiani – se il Vescovo (o un suo delegato) fosse mancato alla conferenza stampa.
Credevo si trattasse di cose facilmente intuibili. Evidentemente, non era così…
Carissimo Cerasi,
si faccia un giro in quel di viale don bosco e vedrà che non troverà calzari di Prada ai piedi degli educatorie dei salesiani….io credo soltanto, al di là di come uno la pensi e tenuto conto che convengo su certe forme di spreco, che prima in generale (e non mi riferisco a lei, sia chiaro) di parlare bisognerebbe conoscere le situazioni: ecco tanti parlano ma pochi conoscono la situazione di una realtà che dà riparo, divertimento e sano sport a centinaia di ragazzi maceratesi ogni giorno, e lo fa da tempo immemorabile.
A questo punto lei penserà che io sia un ex alunno salesiano, ebbene non posso darle questa soddisfazione perché nel mio passato l’opera salesiana l’ho vista solo passando in macchina.
Concluderei con un suggeirmento, se posso naturalmente, spenda qualche ora di un sabato pomeriggio qualunque all’oratorio, ai gruppi scout ed al campo della robur poi magari ne riparliamo insieme…
si accorgerà di quante persone stupende (e non solo sacerdoti) prestano gratuitamente e con grande impegno la loro opera e si domandi: io lo farei? Per quanto mi riguarda io non ne sarei capace….tutto ciò esiste anche grazie alla scuola che credo, non dia noia a nessuno…
Perfettamente d’accordo con Filippo Davoli e Arturo Astoldi.
Cercano di potenziare l’offerta culturale in considerazione della crisi economica del nostro tempo….offrendo incentivi per iscriversi…..(molti non si possono iscrivere causa gli alti costi)….anche diversificando i tipi di istruzione proposta…..a parte che avrebbero dovuto aver già attivato il LICEO CLASSICO ma sembra che così non sia stato…..(pubblicizzato già da tempo)….un’alternativa al liceo statale causa le abbondandi iscrizioni…..ed anche perchè l’istituto salesiano di PORTO RECANATI a chiuso i battenti……mi meraviglio che il signor BONIFAZI da semi-convittore…..dei salesiani sia passato a niente affatto frequentatore dei salesiani….considerato che ha frequentato il LICEO…..presso il GALILEI….
@ Filippo
Se il vescovo, qualsisi vescovo, non desse l’ok per far restare i Salesiani a Macerata dimostrerebbe soltanto una miopia devastantemente demenziale..
Ed io non mi sono mica meravigliato che il vescovo fosse presente all’incontro (tra l’altro, se c’è un fotografo o un giornalista o un nastro da tagliare, difficilmente è assente!!), ho solo scritto che, forse, dovrebbe andarsi a rileggere la Costituzione.
Che poi, io pesonalmente, preferisco uno che magari tira un moccolo ma si da da fare (piuttosto che il fariseo biblico che prega) è solo una considerazione personale
Che poi, io personalmente, preferisco più uno che sia venuto per servire piuttosto che uno che viaggia con autista (e mi sto riferendo a Bertone che gira in auto mercedes blindata da quasi 100.000 euro, non certo al nostro vescovo che gira “solo” in audi) è altrettanto una considerazione personale
@ arturo astoldi
Forse le è sfuggito che io avevo scritto che un discorso a parte meriterebbe l’oratorio e gli scout in quanto ritengo che sarebbe un’idiozia galattica chiuderli se dovesse chiudere la squola (con la Q in onore di Knessi)
Carissimo Cerasi,
forse è sfuggito a lei che l’opera salesiana non può essere “smontata” a pezzi a seconda delle attività che sono gradite: la sostenibilità di tutto il sistema passa anche attraverso il mantenimento dell’attività scolastica nella quale svolgono il loro servizio anche coloro che poi sovrintendono alle altre attività (gestione, manutenzione, economato, oratorio) delle quali liberamente (gratis!) beneficiano bambini e ragazzi di tutte le età, sesso e religione che non necessariamente, anzi quasi mai visti i numeri degli iscritti, frequentano l’istituto.
Dopodichè si potrebbe discutere a lungo sull’IMU delle scuole paritarie, così come dei trattamenti pensionistici dei parlamentari, dei consiglieri regionali, dei rimborsi elettorali, delle ragioni a statuto speciale, dell’origine della specie e della (sembra prossima ) fine del mondo!
In ogni caso bisognerebbe, ripeto, conoscere le ragioni di tutti, provi a spendere un’ora del suo prezioso tempo parlando con qualcuno che lì lavora ed opera, sicuramente la sua sensibilità le consentirà di cogliere finoi in fondo l’essenza del servizio che viene svolto anche in sostituzione (purtroppo) di famiglie ahimè latitanti…
Nessuno commenta o plaude al fatto che i docenti Laici hanno sottoscritto un contratto di solidarietà ( vuol dire riduzione dello stipendio ) …..
Cerasi strano che non hai preso questa nobile iniziativa come sponda per lanciare un messaggio di emulazione
rivolto ai dirigenti ai funzionari e cosi via dicendo che rispondono a chi purtroppo ieri chissà perchè, aveva delegato la sua sostituta.
Ti dovesse somigliare in qualcosa…
All’interno dell’istituto Salesiano di Macerata non è piu presente NESSUNO dei principi e valori appartenenti a Don Bosco,è vergognoso solo nominarlo…corruzione…scambi di favore..l’esatto opposto di ciò che predicava è presente!
Se chiudessero farebbero solo bella figura.
@ arturo astoldi
Mi sembra che con lo “scambio” COOP/Campo di Calcio (più o meno accettato da tutti in Consiglio Comunale con conseguente riformulazione -mattonata/speculativa di tutta la zona) e con, prima, l’intervento sul cineteatro i Salesiani siano stati piuttosto aiutati/agevolati/sorretti.
Se poi la scuola non tira più e sembra utilizzarsi questa situazione per avvisare/minacciare/promettere che chiude tutto (compreso oratorio e scout) allora mi chiedo se non sia il caso che santa-romana-chiesa (che negli ultimi secoli tra intrallazzi, patti scellerati, elusione di imposte, lasciti, speculazioni varie, facilitazioni, ecc. ecc. ecc. ha messo da parte un bel pò di dindini) faccia un pò più di economia (Bertone e onorata società potrebbero muoversi come i comuni mortali, senza auto costose e scorte pagate dallo Stato italiano, e magari vestire un pò più sobriamente, senza i velluti costosi e i chili di oro che li fanno assomigliare alla Madonna di Loreto) e sostenga i propri fedeli e le proprie strutture…
@ claudio sellone
Non conoscendo approfonditamente la situazione dei professori, ipotesi di contratto di solidarietà o restare a casa, dinamiche interne all’istituto ho evitato di rimarcare (anche perchè scritto tante volte precedentemente: non credevo che lei non avesse ancora compreso e che, solo per lei, ci fosse ancora da ripetere!!) il fatto che a mio modestissimo avviso in un momento di gigantesca crisi economica i “premi di produzione” potevano anche non essere dati.
@ primo cittadino
Sarebbe più giusto dire che all’interno della chiesa è una cosa sempre più rara trovare principi e valori che non siano piegati ad interessi terreni e umanissime miserie
@ Primo cittadino
Accuse molto gravi le sue ……..
@ Cerasi
Visto che commenti sempre tutto e che non perdi occasione per contestare anche alle lumache il fatto che quando piove escono senza tirar fuori le corna, mi sembrava strana questa tua rilassatezza..
Scusa se ti do del TU ma a forza di leggerti sei diventato per me come uno di famiglia ….
🙂
Carissimo Cerasi,
vedo che, nonostante la sua acutissima ironia anche a lei non riesce di fare a meno cedere all’italianissima tentazione di “fare di tutta l’erba un fascio”.
Io non entro nel merito di S. Romana Chiesa o del card. Bertone, né dello “scambio” con la COOP.
Naturalmente gli occhi li abbiamo tutti…e non tutto piace, questo è certo!
Ritengo olttemodo vi siano, anche nella nostra piccola provincia (o quasi ex) questioni molto più evidenti e sicuramente da stigmatizzare che invece passano “in carrozza” e credo che la questione “Valleverde-Corridomnia-Svincolo San Claudio” possa essere una di queste….a proposito complimenti avv. Bommarito e la aspettiamo alle prossime elezioni!
Credo, inoltre, scusandomi per la ripetizione, che sarebbe necessario conoscere a fondo le questioni e che non possono essere addebitate ai Salesiani le (eventuali) colpe di S. Romana Chiesa…le rinnovo l’invito a passare (magari insieme) un’oretta ai Salesiani magari venerdì sera prossimo oppure in un sabato pomeriggio qualsiasi così da poter toccare con mano una delle parti migliori di questa realtà….
Cordialità e Buon Natale.
“Solo l’Italia e la Grecia discriminano chi non intende iscriversi alla scuola pubblica” afferma il vescovo Giuliodori. Solo per queste discriminazioni da parte dell’Italia, si inalbera la Chiesa…..
Vede Sig Valentini .. se questo commento lei lo avesse postato sulla Gazzetta dello Sport forse le avrebbero potuto
far osservare che era leggermente fuori tema, ergo, visto che il Vescovo era presente per promuovere il nuovo progetto dell Istituto scolastico Salesiano – Istituto non pubblico ma privato , penso che l osservazione fatta di discriminazione esistente solo in Italia e Grecia sia perfettamente sincrona con il tema trattato in quella sede.
Penso altresì che tante colpe ha la Chiesa ma certamente non quella di non essere a fianco di chi e’ discriminato .
chissà cosa penserebbe FRANCESCO di SALES…..(fondatore dei SALESIANI)…..di come vanno le cose!
@claudio selleone
Gravi ma veritiere.
Ormai in qualunque ordine ecclesiastico FEDE:DENARO=DENARO:FEDE.
Per non parlare del nostro caro vescovo ! il quale durante le sue prediche introduce problematiche riguardanti la soppressione delle provincie,oppure si intromette in questioni politiche che non sono di sua competenza,vogliamo parlare della sua auto??audi a4 con autista personale??
Cara @Francesca Acquasanta, effettivamente (SAN) FRANCESCO DI SALES sarebbe disperato e si metterebbe le mani nei capelli, ma solo leggendo il suo commento.
Per favore eviti brutte figure e le dico subito il perché:
1) SALESIANI deriva sì da San Francesco di SALES, ma solo perché SAN GIOVANNI BOSCO, il VERO fondatore della congregazione, reputò fondamentali i suoi principi per il suo sistema pedagogico;
2) i SALESIANI nascono ufficialmente nel 1859 col riconoscimento ufficiale di Papa Pio IX, mentre San Francesco di Sales è vissuto a cavallo tra ‘500 e ‘600.
Per ora bastano questi due punti per lei, però se vuole le posso ricordare anche altre date, tipo che l’8 Dicembre 1841 nacque l’oratorio salesiano. Fra qualche giorno ne festeggiamo pure il “compleanno”…..se vuole può venire a festeggiare con noi alla messa delle 10 per la Festa dell’Immacolata. Vedrà che tanti ben pensanti, che commentano con tanta leggerezza e saccenza qui, non hanno la benché minima idea di come si vive all’interno della realtà salesiana.
@primo cittadino saresti da denuncia, ma guarda un po’ ti sei nascosto dietro a un nickname….il che dice tutto!!!!
Caro Gianfranco,
ho una brutta notizia per te: la tunica di quello che – con un singolare rovesciamento dei periodi storici – chiamate (o chiamavate, quando esisteva il tuo partito) “il primo socialista della Storia”, quello lì che si chiamava Gesù (ci siamo capiti), non andava in giro con il sacco di iuta e le toppe sul di dietro; bensì aveva una tunica tessuta con un unico filo, preziosa a tal punto che i soldati romani – anziché dividerla – se la tirarono a sorte. Si permetteva – come molti suo detrattori puntualmente dicevano – di andare in giro bighellonando a fare il profeta, con lo stuolo di quegli altri scioperati, invece di prendersi cura della madre anziana. E chi li manteneva?
Il conto della serva, come vedi, esiste da sempre. E la causa risiede, generalmente, nell’avarizia di chi fa i conti in tasca agli altri. I quali avaretti-avaroni / aviducci-avidoni ignorano se, insieme alla veste tessuta di un unico filo, quel tipo strano che va in giro faccia anche del bene e che tipo di bene; conta solo la tunica. Così, duemila anni dopo, altri “filomammonici” ignorano se i salesiani formano generazioni di giovani o se il Vescovo (senza che la destra sappia quello che fa la sinistra) elargisca danaro a profusione ai bisognosi, etc.: contano solo le macchine del clero (quasi che tutti i moralisti andassero a piedi e magari anche scalzi, o si contentassero di una scalcinatissima 127 di quarta mano…) e gli anelli d’oro (quasi che le nostre mamme non ne avessero almeno uno o più di uno)…
@ primo cittadino
Egregio Signore — quando lei parla che all’interno dell’Istituto Salesiano regna Corruzione e scambi di favori –
offende e accusa gratuitamente chiunque in quell’ambiente vive e lavora e la cosa è non grave ma gravissima.
Una piccola cosa che lei potrebbe fare,
per mettersi in pace con la coscienza,
per rimediare alla sciocchezza scritta
e per evitare magari guai peggiori ,
sarebbe quella di fare una piccola marcia indietro scusandosi con tutti per le frasi magari non volute ma purtroppo scritte.
Poi se la cosa le sembra non dovuta veda lei .
@ DAVOLI
Bravo .
Caro Filippo,
Le informazioni che tu ricavi dalla lettura dei testi considerati sacri, per quanto riguarda l’unico filo della tonaca, può certamente essere uno spunto (anche profondo) di riflessione, ma non credo che la bibbia ebraica e i vangeli possano essere presi come oro colato in quanto, quei testi (secondo la mia umilissima opinione), dovrebbero essere letti come allegorie e non certo come tutti accadimenti realmente avvenuti o scritti, sotto dettatura, con l’influsso di un Essere superiore.
Quindi su quanto accaduto alla tuinica (e su molto altro scritto, miracoli compresi) si ascolta sempre una sola campana; campana che, per di più, sembrerebbe essere stata fatta suonare (di terza o quarta mano) decine e decine di anni dopo che i fatti –forse- sono accaduti…
Campana che, negli scritti degli storici del tempo (che ti ricordo “raccontavano” quanto accadeva, spesso anche nei minimi particolari insignificanti), sembra quasi del tutto assente
Quindi non credo che, per quelli che tu chiamio i conti della serva, serva far suonare così “alte campane” quando, nel nostro piccolo, ci sono stati altri esempi di ecclesiastici che giravano con l’utilitaria senza autista e senza fare sfoggio di ori e senza corerere sempre dietro a tagli dei nastri e flash dei fotografi
@ arturo astolti
Non metto in dubbio quanto lei asserisce, sul lavoro che fanno i salesiani, soprattutto in relazione all’oratorio e agli scout, cosa che ho potuto constatare (tanti anni fa) in prima persona
@ claudio sellone
Lei mi lusinga… Ma non commento sempre tutto, anche se su determinati argomenti intervengo molto.
Però visto che dice che mi considera oramai “uno di famiglia” attendo con ansia la paghetta e soprattutto le chiavi della macchina per uscire il prossimo sabato ed anche, visto che dovrei fare una festicciola con gli amici, che lasci libera casa nostra fino al pranzo domenicale (che ovviamente faremo fuori, Secondo va benissimo, visto che casa sarà stata vissuta in feste e bagordi fino alla tarda mattinata)
🙂
@ Cerasi
come vuoi.
per un po’ andrà bene sia
x la paghetta sia per l utilizzo Dell auto
poi pero’ figlio mio sarà pure
ora che a 50 anni suonati metti la testa a posto
e cominci a pensare al tuo futuro
invece di stare sempre a perdere
tempo con tutti quegli interventi
il piu delle volte inutili …
@ claudio sellone
Papà….
Come si vede che è in atto uno scontro generazionale tra me (giovane, o quasi) e papà Claudio (vecchio).
Ed ai vecchi, si sa, non sta bene quasi mai nulla, soprattutto quando i giovani hanno ragione..
Cerasi –
Papa’ ti vuole bene – ora vai a nanna
e domani vatti a cercare un lavoro serio.
Lascia perdere la politica ( a 50 anni dovresti aver capito , se mi
somigli un po’,come intelligenza ) che non e’ per te , poi
sii piu rispettoso della saggezza delle persone ( diversamente giovani )
me non dire piu’ che non danno mai ragione a quelle diversamente vecchie,
alcune volte gliela danno ed altre volte invece
no , ma essendo loro saggi , di solito sanno quel che fanno –
Vuoi un esempio figlio mio ???
Tuo papà non ha pensato mai di mettersi in politica invece tu
mio adorato figlio – ancora non capisci che
perdi tempo e metti me nella condizione
di lavorare ancora per mantenerti .
Ora papà va a nanna con mamma
perche’ fra un paio d ore deve dormire .
🙂
🙂
🙂
Pur condividendo molto di quasi tutti i commenti, non ne condivido i toni. Andando avanti di questo passo, contrariamente a quanto auspicato da qualcuno, finirete per fare di tutta l’erba un fascio. Sia quelli che hanno perplessità nei confronti della Curia e dei religiosi in genere, sia quelli che sono sempre disposti a non vedere qualche stortura nel comportamento della suddetta e dei suddetti.
@ Papà
Quando cominci a bere straparli…
Ed a proposito delle 2 ore con mamma: okkio che poi rischi di vedere tutto blu, alla tua età….
@Davoli. Mi piace l’immagine vera e sincera di Gesù ben vestito, per nulla mammone e testa calda. Lo dico seriamente e con il massimo rispetto. Io non sono propriamente credente, pur avendo frequentato attivamente Parrocchia, Oratorio, Ritiri spirituali ecc ecc. Se c’era una cosa che mi mandava in bestia, era lo stravolgimento di quanto scritto nei Vangeli per mostrare per forza personaggi e situazioni diversi da quello che erano.
@Tutti. Sarà ora che torniamo a discutere invece di litigare?
caro signor MINO86….che san giovanni bosco si ispirò alla figura di francesco di sales ed ai suoi principi….lo sò perfettamente…..non ha mai frequentato alcun oratorio…..mi avrebbe fatto piacere….molti anni fà ….ma pensavo fosse riservato a chi frequentasse quell’istituto oppure abitasse in zona…..(considerato che era anche luogo di conoscenza di coetanei, non essendo 1 nativa)….ad una persona che ora è maggiorenne mi avrebbe fatto piacere perchè ho sempre avuto l’idea che comunque ERI SEGUITA fuori e dentro l’orario di scuola….ma i COSTI erano ELEVATI….
ciao Francesca………per i costi “scolastici” la capisco benissimo, è un problema che non possiamo risolver noi ovviamente…..per l’oratorio si figuri che io abito nella zona opposta ai Salesiani, a Colleverde, eppure quando sto là è come se mi sentissi a casa ugualmente. Questo per dirle che è aperto a tutti, senza distinzione di parrocchie o quartieri cittadini, ma soprattutto molto più in generale di fedi religiose (parecchi musulmani o cristiani non cattolici vengono a giocare all’oratorio). Dopotutto per definizione l’Oratorio è “Casa che accoglie”!
Tutti son benvenuti e quindi pure lei!!! 😉
Assistito allo scontro generazionale tra Claudio Sellone e Cerasi ( anche se a me pare evidenzi più una consolidata antipatia fra i due ,che altro) invito tutti a ripassare queste poche righe di Filippo Davoli, estrapolate da uno dei suoi tanti pezzi fecondi di spunti riflessivi:
Io passo, passerò, sto passando …..
e seguente capoverso.
https://www.cronachemaceratesi.it/2012/07/27/cera-una-volta-leopardi-e-non-solo-lui/220603/
@ Tamara
Scusa Tamara debbo dissentire dal commento da te fatto riguardante una presunta antipatia fra me e Cerasi .
Ora, che io ogni tanto lo punzecchi e’ vero , ma e’ altrettanto vero che so di punzecchiare una persona intelligente che ha sempre dimostrato di accettare le ironiche mie punzecchiature e io le sue rispondendoci sempre a tono ma ben sapendo che alla base di tutto c’era il reciproco rispetto .
Per quanto riguarda l aspetto generazionale penso di essere un suo coetaneo anche se lui negli anni e’ invecchiato piu di me. 🙂
Dai Tamara anche con te ogni tanto mi scontro e ogni tanto mi incontro
🙂
Mamma mia , ma se chi puo’ ogni tanto non cerca di alleggerire , qua’ si rischia di morire cupi ..
@ Cerasi
Non mi sei antipatico anzi !!!!!
@ Tamara
Claudio Sellone mi ha preceduto e quoto
@ claudio sellone
Per quanto riguarda l’invecchiamento potrei dire che tutto dipende dalle esperienze, dalla fortuna (se si ha una montagna di capelli e poche rughe in viso si appare più giovani, guardi Jonny Deep che ha più anni di me/lei, ma ne dimostra almeno 10 di meno), dalle sregolatezze giovanili e da chissa quali altri fattori…
(comunque io resto giovane dentro 😛 )
Oppure per farla più corta si potrebbe semplicemene dire: “Non sono gli anni, ma i chilometri….” 🙂 (frase “presa in prestito” da Indiana Jones)
Ma certo Sellone! 🙂 Ma lascialo commentare in pace Cerasi, se non lo vedi bene fare l’attivista, almeno qui che possa esprimersi. Dalla sua ha di positivo se non altro, che non avendo mai fatto il politico dentro qualche ente o rivestito incarichi diversi, non ha nemmeno fatto alcun danno. Non possiamo sapere, se sia meglio o peggio di nessun altro.
Quindi direi che per questo stuzzicamento, un minimo di penitenza ci vuole:
dire, fare, baciare, lettera o testamento?
@ Tamara
ho due alternative alla penitenza-
e dipendono da chi me la fa fare……. 🙂
ok… prometto di fare il buon vecchietto.
signor MINO….questo me lo doveva scrivere nell’86 anno in cui ero ancora BAMBINA…(oltre la fine delle superiori)…..ora sono più in età da NONNA…..comunque la ringrazio per l’invito alla messa dell’8 dicembre alle ore 10 di mattina…..magari all’epoca era un modo anche per RIMEDIARE MARITO E LAVORO…..del resto si dice IN COMPAGNIA PRESE MOGLIE UN FRATE…..comunque no oratorio salesiano e neanche sale parrocchiali…..non sono andata lì e neanche sono andata altrove……considerato che anche a BARI vi era un’oratorio salesiano…..(non sò se ancora sopravvive)….ho pensato di non essere gradita perchè non ero NATIVA DI QUI….
@Gianfranco Cerasi…io so tutto di quel ragazzino che eri …frangetta brufoli e beatlesmania al primo banco del liceo linguistico salesiano….il resto è politica, ma la mia è storia 😉