di Maurizio Verdenelli
“Io mi faccio schifo, oggi piango a dirotto ma sono certo che domani continuerò a fare le stesse cazzate. Ci sarà qualcuno che mi aiuterà?”. Lo ripete a memoria (l’ha letto tante volte quel biglietto!) seppure tenga a sottolineare che davanti al Papa il termine ‘cazzate’ è stato edulcorato in quello più tiepido di ‘stupidaggini’, monsignor Giancarlo Vecerrica, vescovo di Fabriano-Matelica, per tutti il maceratesissimo prete amico dei giovani, quello delle prime ‘messe rock’ alla chiesa dell’Immacolata, fondatore e ‘padre’ del pellegrinaggio Macerata-Loreto. “Benedetto XVI mi ha fatto leggere due volte, chiaramente commosso, questo ‘pizzino’ che un ragazzo di Matelica salvatosi miracolosamente dai rottami dell’auto in una ‘notte brava’ che aveva visto la morte dell’amico che gli sedeva accanto, aveva messo quasi di nascosto nella tasca del parroco della chiesa di ‘Regina Pacis’ al termine delle esequie funebri. Ora in quel quartiere abbiamo aperto un oratorio: abbiamo voluto rispondere così a quella domanda d’aiuto, contro il dilagare del disagio giovanile. Che si chiama droga, sballo, alcolismo, devianza e profonda solitudine. Il nostro compito è anche di stare vicino alle famiglie in questa battaglia campale”.
La testimonianza di ‘don Giancarlo’, il ‘prete dei giovani’ ha commosso l’affollata platea dell’Ufficio di presidenza della Provincia dove questa mattina è stata presentata la nuova, accresciuta bozza del Progetto Oratori. Che prevede in aggiunta al consueto gettone da 60.000 euro, un altro da 12.000 per un successivo progetto innovativo all’interno delle attività socio-educative e formative con riferimento all’integrazione e alle attività di contrasto a fenomeni di dipendenza, disagio giovanile e dispersione scolastica. Una Commissione (laico-religiosa) avrà il compito di valutare la progettualità innovativa delle proposte dei vari enti individuati dal protocollo d’Intesa.
Alla conferenza stampa, davanti ad una fitta barriera di taccuini, telecamere e macchine fotografiche, il presidente Pettinari affiancato dall’assessore Leonardo Lippi e dai vescovi Giuliodori (Macerata), Vecerrica (Fabriano), dall’arcivescovo Brugnaro (Camerino), da monsignor Pietro Orazi (vicario di Fermo) e da don Pietro Spernanzoni, direttore della Fondazione ‘Vaticano II°’ della diocesi di Macerata, in partenariato con la Provincia, cui saranno devoluti i 60.000 euro da girare obbligatoriamente a tutti gli oratori delle parrocchie dei comuni maceratesi. I restanti 12.000 euro (“finalmente non si taglia, ma s’incrementa” si è rallegrato il fermano monsignor Orazi) saranno destinati alle amministrazioni locali e/o delle parrocchie e degli enti ecclesiastici della stessa Provincia di Macerata che proprio oggi dopo lo stop in Senato è tornata “provvidenzialmente” (ha detto mons. Giuliodori a nomi di tutti i confratelli) “ad integrum”: “E’ stato salvato un preziosissimo supporto al nostro territorio”. Ed è stato quello l’unico momento in cui Pettinari, che aveva assunto un self control all’inglese, si è concesso il lusso di un sorriso a quarantadue denti.
Gli oratori che usufruiranno delle provvidenze sono complessivamente trentasette, quelli che hanno partecipato al progetto, così suddivisi: Diocesi di Macerata: 22 sui 32 esistenti; Fermo: tutti gli 11 oratori presenti nei comuni maceratesi (su un totale di 20 dell’arcidiocesi) hanno partecipato al progetto; Camerino: 3 su 12; Fabriano: 1 (a Matelica) su un totale di 9. Nelle Marche, una realtà ricchissima in Italia rispetto ad altre regioni, gli oratori sono oltre 300 all’interno di una realtà di 824 parrocchie e 13 diocesi.
Per la Provincia di Macerata la mano tesa nei confronti degli oratori è tradizionale e risale al 1° luglio 2004, quando il presidente Pigliapoco erogò i primi 30.000 euro. Da parte sua, il successore Silenzi incrementò il gettone per l’educazione religiosa dei giovani con tre erogazioni di 140.00 euro complessivamente (due da 40.000 nel 2006 e 2007, una da 60.000 nel 2008); l’anno di presidenza di Capponi non trascorse senza l’obolo, così fissato nella sua misura massima dal predecessore, e non poteva essere da meno l’attuale presidente Pettinari che l’ha incrementato, con un nuovo progetto, a 72.000. “E’ stato l’intero consiglio provinciale a volerlo” ha sottolineato il presidente che nel suo oltre quarto di secolo in Provincia ha sempre sostenuto l’iniziativa, inserita anche nel proprio programma da candidato nel 2011quando prevalse su Capponi, al termine del periodo di commissariamento che vide anche il dottor Calvosa erogare la consueta provvidenza a favore degli oratori.
Tantissimi gli interventi in conferenza stampa. Monsignor Giuliodori ha parlato di “tavolo inedito” e da presidente della commissione Cultura della Cei, ha testimoniato l’apprezzamento da parte dei vescovi italiani per la cospicua realtà oratoriana marchigiana. Il riferimento è stato pure per lo sforzo che la Conferenza episcopale marchigiana mette per la formazione dei formatori (distribuito in sala il volume ‘Voglia di Oratorio’) “per educare alla vita buona del vangelo”. Il tema della “Vita buona”, della “vita sana” è stato ripreso da monsignor Brugnaro che ha parlato della presenza non di “buonisti” ma di veri formatori all’interno degli oratori. “Non solo i ragazzi, ma sopratutto i genitori devono essere sostenuti. La prossimità in una realtà come quella dell’Alto macreratese, costituita da piccoli centri, è poi fondamentale. Gli oratori fanno moltissimo in questo e sopratutto in direzione dell’integrazione razziale. Il gioco, lo sport, il tempo libero fanno condividere le stesse passioni a ragazzi di lingua e pelle diverse e la vita oratoriana insegna il rispetto delle regole e i mestieri come indicava lo stesso don Bosco. Abbiamo l’esempio di Castel Raimondo. E bisogna evitare il ghetto per i ragazzi di culture e religioni diverse, come gli islamici”. “Educare è introdurre il giovane in tutte le realtà” ha sottolineato da parte sua, citando il pedagogo Jungman, don Vecerrica. “L’impegno della Provincia -ha ribadito Pettinari- vuole valorizzare quello straordinario delle Parrocchie e il finanziamento di maggiori risorse è diretto ad un innovativo Laboratorio-Oratorio perchè in tempo di crescente disoccupazione giovanile è importante utilizzare al massimo il tempo della scuola per preparare il futuro dei ragazzi”.
L’assessore Lippi è un ex oratoriano (“A Cingoli l’abbiamo riaperto l’oratorio” sottolinea con soddisfazione mons. Giuliodori) e parla di fondi che saranno utilizzati per la ‘vita buona’ dei ragazzi. Che l’attualità, c’è da concludere, pare tuttavia sempre più destinare ad una ‘vita agra’. Al centro di questa, come noto, c’è la tossicodipendenza che spazza via tantissime famiglie, anche e sopratutto maceratesi, come gli ultimi fatti di cronaca testimoniano. Il Laboratorio-Oratorio, definito così da Pettinari, parla nel suo protocollo, di “attività di contrasto a fenomeni di dipendenza”, ma avrà poi la forza di trasformarsi anche in Comunità?
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Continua lo sperpero di soldi pubblici da parte della Provincia guidata da Pett., il quale continua a fare beneficienza con i soldi nostri. Figuriamoci adesso che è ringalluzzito da aver salvato la sua poltrone e quella degli altri. Fermateli! ABOLITE LE PROVINCE! ABOLITE STO MAGNA MAGNA!
L’esarca Pettinari riordinerà anche le Diocesi?
Eccellenza Pomidori?
Presente!
A volte un anticlericalismo di maniera impedisce di cogliere la positività di talune iniziative che coinvolgono la Chiesa.
In questo caso, destinando fondi agli oratori, importantissimi in questo momento di disagio e di grande problematicità dei giovani ed anche dei giovanissimi, la Provincia ha preso un’iniziativa eccellente ed encomiabile, soprattutto perchè assunta in un momento di pesanti difficoltà economiche degli enti locali.
Naturalmente la speranza è che la Chiesa locale utilizzi gli oratori così finanziati non solo per svolgere un’opera “contenitiva” dei ragazzi, ma anche di formazione e di crescita rispetto a valori universali di cui i giovani, spesso orfani di genitori viventi, hanno un estremo bisogno.
Le Diocesi non sono forse serbatoi di voti? In vista delle prossime elezioni e’ meglio tenersele buone, non vi pare?
Che schifo, dal 2004 un crescendo di soldi destinati a circoletti di amici che trovano lavoro con la solita letterina di raccomandazione del prete (vecchia tradizione italiana dura a morire, alla faccia della meritocrazia). Almeno, se all’incontro con Pettinari ci fossero stati quelli che davvero vanno negli oratori, invece no, c’erano gli arcivescovi (se si parla di soldi!).
Anch’io faccio beneficenza ma le tasse le pago tutte; visto che costoro ricevono tutti questi soldi (per non parlare dell’8 per 1000 !!!!) almeno pagassero l’IMU invece no la Chiesa non si tocca, non si possono scomodare tuniche incensate e ciellini di contorno.
Ed il tutto viene fatto in nome di una credenza religiosa, come se dio esistesse (e ritenetevi fortunati perchè se davvero esistesse si vergognerebbe di questi profittatori)!!!
Non gli bastano gli 8 miliardi circa che annualmente ricevono dallo Stato italiano.
Ci vorrebbe qualcuno che cacciasse questi mercanti dal tempio…
Ho visto
la gente della mia età andare via
lungo le strade che non portano mai a niente,
cercare il sogno che conduce alla pazzia
nella ricerca di qualcosa che non trovano
nel mondo che hanno già, dentro alle notti che dal vino son bagnate,
dentro alle stanze da pastiglie trasformate,
lungo alle nuvole di fumo del mondo fatto di città,
essere contro ad ingoiare la nostra stanca civiltà
e un dio che è morto,
ai bordi delle strade dio è morto,
nelle auto prese a rate dio è morto,
nei miti dell’ estate dio è morto…
“I NOMADI”
Sagrestano Sisetto…mamma mia, come canta male…
Adelio Bravi ha detto quello che stavo per dire io.
VERGOGNA!!
Ricordo, inoltre, che spesso gli oratori non sono poi così sicuri per i giovanissimi……
Adesso si spiegano le parole del ns. caro vescovo durante la funzione in onore di San Giuliano:”Dio salvi la provincia di Macerata” disse.
Pettinari elargisce soldi a tutti, compresa la Curia di Fermo, la stessa che ha introitato migliaia di euro dalla vendita dei terreni della lottizzazione Valleverde! Anche la Curia di Macerata ha recentemente introitato soldini dalla vendita del campo di calcetto alla Nuova Via Trento, ma i lavori della facciata della Chiesa dell’Immacolata da un anno sono fermi, forse in attesa di finanziamenti pubblici. E noi paghiamo le varie addizionali alla Provincia!!
i soldi per la chiesa si trovano sempre,ma perche’ non li da la chiesa??
ecco perche’ il vescovo e i vescovi stappano alla bocciatura delle provincie..
Passando di palo in frasca, dott. Verdenelli, mi sa indicare una libreria nei press di Macerata o Tolentino dove posso acquistare il suo libro su Mattei.
Cordiali saluti