Sì all’operazione salvataggio dei Salesiani
tra polemiche e critiche per il progetto
e per quel volantino che girava in aula

Il Consiglio comunale ha approvato la delibera

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salesiani

di Matteo Zallocco

Una  maratona. Dopo due pomeriggi di Consiglio comunale stasera alle 21 è arrivato il “sì” all’adozione del piano di recupero dei Salesiani di Macerata. Dei 30 consiglieri presenti al momento del voto 26 si sono espressi favorevolmente, 3 della maggioranza contrari (Leporoni e Sauer di Rifondazione e Calzolaio di Sinistra Democratica) e un astenuto (Savi dei Comunisti Italiani). “Dopo 27 interventi di una cosa dobbiamo essere sicuramente soddisfatti – ha concluso l’assessore Compagnucci -, mai come questa volta il Consiglio comunale si è espresso così numerosamente”.
Tanti interventi a favore dei Salesiani ma anche tanti dubbi sul progetto. Qualche dubbio lo aveva espresso già ieri il sindaco Meschini: “Questa è la soluzione ideale? Non lo so, ma è di sicuro la migliore possibile individuata dopo aver valutato tutte le alternative”.
Ma a “parlare” e tenere banco oggi in Consiglio c’era anche un volantino firmato dai Giovani per “La Sinistra” (dell’Associazione fanno parte i consiglieri Tartabini, Torresi e Calzolaio) con sui si denunciano: “Le ricadute urbanistiche dell’opera intera; il sacrificio imposto ai locali circostanti che vedranno ridotto il numero di clienti, in seguito alla nascita del nuovo ipermercato; il mutamento della destinazione d’uso del palazzo ex Inam, che non risponde ad alcuna domanda di nuovi appartamenti; rischio di congestione del traffico in un’area prossma al centro città. Per cui critichiamo la logica speculativa che soggiace a questa operazione e l’idea che debiti privati vadano saldati con sforzi pubblici. Per quanto non vada dsiconosciuta l’importanza dell’Opera salesiana, critichiamo la scarsa limpidezza di un’operazione che non ha visto coinvolte le persone che 2abitano” questi centri formativi, ricordando inoltre la parzialità di un’offerta educativa che si rivolge quasi unicamente al mondo cattolico. Proprio oggi che, in tempo di migrazioni e pluralità di vedute, si dovrebbe investire su nuovi centri interculturali e aperti a tutti. Per queste ragioni, diaciamo no a questa operazione, proponendo di trovare altre strade che salvino i Salesiani (per esempio integrando immobili e strutture dell’Istituto con il sistema universitario) senza costi per il quartiere e la cittadinanza. Riempire lo spazio cittadino con il cemento e nuove costruzioni non può rispondere alla logica dell’interesse degli abitanti, e per questo invitiamo tutti i presenti, a fare autocritica sulla maniera di sviluppare la città e di pensare Macerata”.
Un volantino che ha mandato su tutte le furie il consigliere Munafò che ha chiesto una mozione d’ordine: “Perchè è stato fatto girare in aula questo volantino che critica la scarsa limpidezza dell’operazione e quindi chiediamo di procedere con i dovuti controlli”. Toni alti tra Munafò e il presidente del Consiglio comunale Gian Mario Maulo che ha respinto la mozione d’ordine: “Non ho autorizzato nessuno a portare questo volantino e ho vietato al commesso di distribuirlo”.
Diversi esponenti della minoranza hanno sottolineato come la maggioranza si sia trovata divisa su una sceltta così importante: “Senza il voto dell’opposizione questa delibera non verrebbe approvata. Noi votiamo sì nonostante le evidenti criticità di questa delibera perchè bisogna aiutare un’istituzione fondamentale per tutti come i Salesiani, costi quel che costi”.
Valerio Calzolaio ha spiegato i motivi del suo voto contrario, gli stessi degli altri due consiglieri di Sinistra Democratica, Tartabini e Torresi, assenti perché in ferie: “Tanti consiglieri ieri e oggi hanno espresso criticità, perplessità e addirittura impossibilità per le questioni urbanistiche eppure votano favorevolmente. Noi siamo per il no perchè c’è bisogno di un confronto più ampio. Tutti noi apprezziamo l’opera dei Salesiani, anche io ho esperienze in prima persona, ma ci  sono delle perplessità evidenti. Per quanto riguarda la questione politica questa maggioranza è coesa e ci può stare una dialettica democratica per una questione rilevante come questa che non faceva parte del programma elettorale del 2005. Questa città è troppo cementificata e anche per questo noi non siamo d’accordo come qualcun altro della maggioranza non lo è stato in passato. Questa si chiama democrazia”.
Poco prima Renato Principi di Città Viva aveva ribadito quanto detto ieri da Maurizio Mosca chiedendo le dimissioni del vice sindaco Lorenzo Marconi: “Riteniamo sia un fatto grave che una porzione consistente della maggioranza abbia invitato pubblicamente tutti i consiglieri a votare contro. Anche noi in passato abbiamo ingogliato bocconi amari ma la nostra lealtà in un gioco democratico non è mai venuta meno. Riteniamo che chi rappresenta in Giunta questa forza politica debba fare un passo indietro oppure lasciare la poltrona”.
Anche Sauer (RC) ha motivato il suo no per l’impatto urbanistico che avrà questa opera. Stesse perplessità espresse da Savi dei Comunisti Italiani: “Io mi asterrò ma nel caso in cui la maggioranza avesse bisogno di noi per approvare la delibera saremo pronti a garantire il nostro appoggio”.
Criticità della delibera sono statee espresse anche da Antolini e da Beccacece che insieme al suo capogruppo Tacconi ha rivendicato il ruolo dell’Udc che ha portato il problema dei Salesiani in Consiglio nel 2007 attraverso una mozione.
Per il  Pd è intervenuto il capogruppo Romano Carancini: “Prima del carattere tecnico-urbanistico questa delibera si fonda su una valutazione politico-sociale di quello che è stata, di quello che è e di quello che sarà l’opera dei Salesiani a Macerata. Per la formazione culturale che offrono perchè non sono chiusi solo al mondo cattolico e rappresentano anche un punti di riferimento per l’integrazione degli stranieri”. In riferimento alle dichiarazioni di Mosca, Carancini ha detto: “Non c’è una guerra politica ma solo una diversità di vedute che in democrazia ci può stare”.

Il progetto:

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