Oggi i genitori degli alunni sono stati convocati ai Salesiani ma solo durante l’assemblea tenutasi nel tardo pomeriggio hanno scoperto il vero motivo dell’incontro: la comunicazione della chiusura dell’istituto scolastico (SEGUE SERVIZIO COMPLETO)
di Maurizio Verdenelli
Indignazione, sbigottimento, amarezza, schiaffo inaccettabile. Vorrebbe dire qualcosa di più grave, ma si trattiene “per via del ruolo, è chiaro” il sindaco Romano Carancini che al telefono quasi vibra di rabbia. “Capito?! mi ha telefonato questa mattina, verso le 10 -10,30 o giù di lì. Ed è stato un fulmine a ciel sereno”. Chi gli ha telefonato, avvocato? “Il preside della scuola salesiana, don Luigi Barraccu. Mi ha detto che chiudeva la scuola (leggi l’articolo). Ma come si fa? Senza un preavviso, senza venire qui in Comune a rappresentare difficoltà, a chiedere un possibile aiuto. Sì, c’erano stati sussurri, qualche lamentela ma a livello informale, sopratutto da parte dei genitori che avevano capito che qualcosa non funzionava, sotto sotto. E adesso si chiude e basta! Stop, tutti a casa. La Circoscrizione a Roma ha deciso. Ma a Macerata è come togliere un pezzo di anima alla città, una parte della sua storia, una parte ultracentenaria”.
“E’ uno schiaffo inaccettabile ad una città che ha mostrato grande generosità verso l’Istituto Salesiano”.
Che tipo di generosità?
“Sono molto chiaro. Perché ho collaborato a questo percorso, a questo disegno generoso verso un istituto storico che rappresenta nel segno di don Bosco, anche lui ‘ammirato dalla generosità dei maceratesi’, così grande parte dello spirito della nostra gente. Ho collaborato, a cominciare dal 2009, come capogruppo del Pd perché ad esclusivo vantaggio dell’Opera Salesiana fosse data attuazione ad una serie di varianti urbanistiche. E a distanza di pochissimi anni questa chiusura, questa decisione inaccettabile della scuola. Sono al fianco dei genitori degli allievi che con grande sacrificio hanno creduto fino ad oggi che la scuola continuasse e che anzi si potesse rinforzare così come annunciato a dicembre”.
Intanto emerge qualche carteggio sullo scenario di questa ‘generosità istituzionale’ ad esclusivo beneficio della gioventù maceratese. Il 2 luglio 2011 don Dalmazio Maggi, con carta intestata dei ‘Salesiani Don Bosco di Macerata’ (un logo con una casetta stilizzata su campo giallo) scriveva al sindaco Carancini, ad assessori e consiglieri un lunga lettera che chiudeva così: “Carissimi, nel chiedere e accettare aiuti per il servizio dei giovani imitiamo don Bosco nella intraprendenza e nella gratitudine e ci manteniamo, come lui, evangelicamente liberi. ‘Ricordatevi bene, egli dice, che quello che abbiamo non è nostro, ma dei poveri; guai a noi se non faremo buon uso”. Vi saluto cordialmente e vi auguro di realizzare ‘al meglio’ gli obiettivi del vostro compito di amministratori per essere al servizio del bene comune e sopratutto dei ragazzi e dei giovani!”.
Lo stesso don Maggi, nella sua lettera al Consiglio comunale, dopo un’introduzione nella quale si assicuravano il completamento dei lavori di messa a norma dell’Istituto e dell’Oratorio, che risulta rinnovato completamente, con riferimento agli impianti sportivi, e alla Bocciofila, entrava nel vivo del problema:
“Nel ‘Piano di Recupero dei Salesiani’ si prevede ‘la realizzazione di un fabbricato residenziale attestato su Viale don Bosco, su area interna dell’Istituto Salesiano ‘gravata da vincolo paesaggistico ex DL 42/2004, imposto con DM 11/11/1968”, per mc. 8000 circa’.
Tale fabbricato è collegato con il nostro Istituto su viale don Bosco e confina all’interno con la proprietà salesiana con una fila di alberi e il campo di calcio in erba sintetica.Come è mio impegno mi sto interessando alle modalità di costruzione e mi hanno ricordato che c’è in decreto ministeriale che mette dei vincoli sull’area interessata. Nel decreto ministeriale si dice che è «Riconosciuto che la zona predetta ha notevole interesse pubblico perché costituisce un importante punto di vista accessibile al pubblico, permettendo il libero godimento di tutto il panorama verso i monti Sibillini». Come tutti possono constatare tale affermazione è stata proposta e approvata il 3 febbraio 1967, quando nella “scarpata” erano piantati dei piccoli alberi, che adesso cresciuti molto bene impediscono di vedere il panorama dei Sibillini. Ne ho sentito parlare nel dibattito avvenuto nel consiglio comunale il 20 e il 21 luglio 2009.
Mi permetto di ricordare alcuni elementi che considero ancora utili e stimolanti, oggi, soprattutto per i funzionari e i tecnici, che stanno seguendo la pratica. Per la illustrazione del Piano di Recupero Salesiani, l’assessore Compagnucci, con molti dettagli, ha affermato che : ‘il decreto all’epoca tutelava “la visuale e il godimento di tutto il panorama verso i Monti Sibillini”… Pertanto si sottolinea che tale fattispecie di tutela è finalizzata a salvaguardare la zona, in quanto area, che permette il godimento del panorama verso i Monti Sibillini, quindi di valore in rapporto alla possibilità di uso come belvedere, e non per le proprie intrinseche caratteristiche paesaggistiche”. Salvatori con molto realismo ha detto: ‘Per quanto riguarda le operazioni urbanistiche in sé, in viale Don Bosco il vincolo paesaggistico è morto da molti anni, nel senso che parliamo del piano regolatore, parliamo del fatto che alcuni palazzi sono stati costruiti dopo il piano regolatore, e nessuno si è scandalizzato, ed oggi il panorama che si vede da quella balaustra sono solo bellissimi pini che coprono tutta la visuale. Il modo con cui verrà progettata questa costruzione permetterà probabilmente di godere meglio di questo angolo di visuale paesaggistica’. Il presidente del Consiglio comunale Maulo con decisione afferma: ‘La stessa struttura che noi prevediamo lungo viale Don Bosco sta su una scarpata, che non ha in questo momento alcuna funzione, quindi non ruba assolutamente spazi ai ragazzi e alle attività dell’oratorio, dei cortili, agli spazi di socializzazione, dialogo ed attività culturali che i Salesiani mettono normalmente da 120 anni a disposizione pubblica’. Lei stesso, avvocato Carancini, allora consigliere comunale, ha sottolineato: ‘Così come credo che sia sbagliato non soppesare quelli che sono i vantaggi, il senso e l’anima della delibera, rispetto alle questioni urbanistiche, che pure hanno un’importanza, e rispetto a questo lo sforzo dell’Amministrazione in relazione alla questione della 1497… ‘. Principi, evidenziando che ‘il patrimonio dei Salesiani appartenga alla città è fuori dubbio’, con molto umorismo ha raccontato come si era preparato al dibattito: ‘Questa mattina mi sono recato, in previsione di questo intervento, lungo viale Don Bosco. A parte il fatto di avere constatato l’asfalto eccezionale che ricopre la via, non trasmette rumore, drenante, ma mi sono sporto da quella specie di protezione, e dei Sibillini, signori. non si vede traccia. C’è una parata piena di abeti, o larici non so bene, ma di panorama non se ne parla; sfido chiunque a recarsi lì per vedere se da quel belvedere si può godere la visuale dei Sibillini, a me non risulta’. Iommi ha affermato che ‘L’altra operazione, che necessita una variante per l’appunto urbanistica, è la nuova edificazione a confine, in aderenza su viale Don Bosco al complesso Salesiano, per circa 8.000 mc’. ‘Poi è chiaro che i Salesiani devono vendere in funzione del massimo, perché altrimenti faremmo veramente delle operazioni a rischio per la sostenibilità di ciò che è utile all’opera Salesiana… Quindi non si può svendere l’area del supermercato, che è al massimo valore, molto più dell’area per fare gli appartamenti con 3 piani sotto terra, perché avremo 4 piani di strutture su pilastri e 3 livelli sotto. È quindi evidente che noi dobbiamo metterli in condizioni di massimizzare…’. Tasso, come ex-allievo, ha ricordato che ‘Non che si danno i soldi al Direttore nella sua persona, o si danno soldi ai professori nella persona dei professori, e che ci vanno in vacanza. Si parla di aiuti che vengono dati ad un’istituzione, che è cara a tutti da quello che sento, ma che però crea ed ha creato malumore nel corso di questa conversazione’”.
Ed ecco le osservazioni finali a giunta e consiglieri comunali da parte di don Dalmazio Maggi: “Mi permetto di sottolineare. 1. Allo stato attuale, per gli alberi che sono cresciuti, il tratto di viale, che costeggia l’Opera Salesiana, non permette la visione dei Sibillini. Anche dalle finestre del secondo e terzo piano della scuola non si possono vedere i Sibillini e per ammirare il panorama i ragazzi sono accompagnati sul terrazzo del quarto piano; Autorizzare una costruzione, ponendo come vincolo che il piano terra sia “aperto”, non raggiunge in nessun modo lo scopo di permettere la visione dei Sibillini, anzi crea una zona, vicino alla stazione, di non facile controllo durante la notte. 2. Non è secondaria la riflessione, che è stata da tanti evidenziata, che questa operazione porti il massimo utile ai Salesiani.
Per cui ogni condizione, che non permetta il miglior utilizzo della cubatura autorizzata, diventa di conseguenza un impoverimento dell’Opera Salesiana, che è al completo servizio dei ragazzi e dei giovani!”
Ora in quell’area liberata dal vincolo sono sorti sopra e sotto parcheggi, ipermercati ed edifici di civile abitazione. Ma questo evidentemente non è bastato a tenere in vita la scuola.
(Foto di Lucrezia Benfatto)
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Quale meraviglia? Nel momento che si è permesso loro di valorizzare urbanisticamente la loro proprietà “prendono” e se ne vanno.
Sono un ex, ho fatto le medie ai salesiani negli anni 60. Ho pianto quando ,recentemente, è venuto a mancare l’allora professore di italiano don Paciaroni,una Stella in un firmamento buio. Per il resto solo brutti ricordi. Se ne vanno? Buon viaggio…..
Invece del supermercato COOP , sulla stessa area ci dovevano costruire la nuova Piscina Comunale !!!
Il comune cosi’ aiutava i Salesiani , non entravano i privati e i maceratesi avevano finalmente la nuova Piscina che poteva essere anche collegata alle altre gia’ esistenti
Ma forse c’ era un “benefattore” d’ accontentare ?????
Visto?
E se sapeva che ve la mettevano n’ ter c………..!!!!!!!!!!!!!!
daccordissimo con te @marco,… mi auguro solo che in questa triste storia il benefattore d’accontentare non sia sempre lo stesso…..perchè visti gli anni, il tempo per goderseli gliene rimane proprio poco…. dopo ne dovrà rendere conto a Don Giovanni Bosco.
Interessante l’articolo e i soggetti chiamati in causa…..
Però credo che ci sia da dividere: un conto è il “lato economico” dei Salesiani, un altro conto è l’Oratorio.
La scuola chiude?
Al fin fine mi vien da dire: echissesenefrega… la Robur, gli Scout e soprattutto l’Oratorio sono stati frequentati da migliaia e migliaia di ragazzi che non hanno mai messo piede dentro quelle aule…….
Il servizio sull’assemblea che si è tenuta nel tardo pomeriggio:
https://www.cronachemaceratesi.it/2013/05/17/salesiani-la-rabbia-di-genitori-e-studenti/326048/
Stavolta il sindaco ha tutte le ragioni del mondo ad alzare la voce… E questa lettera inviata al consiglio comunale parla chiaro.
Gianfranco Cerasi esprime una opinione drastica circa la scuola salesiana.Il suo mi pare un intervento figlio di chi detesta le scuole private, argomento in voga da qualche tempo in qua. Io sono stato sia oratoriano, sia ex alunno della scuola salesiana. Ora vigevano solo lo scientifico ed il linguistico (il classico, tramontato agli albori dell’80)….ma, sino al ’70, ai Salesiani si frequentavano pure le medie inferiori. E non conosco, sarò ignorante, altri istituti privati in cui si dà spazio anche alle medie inferiori!
Gianfranco sembra glorificare l’oratorio, la Robur, gli scout, quali veri simboli dell’istituto salesiano maceratese. Può darsi… Nel “campo di sotto”, tuttavia, da un decennio e passa, alberga un imbarazzante interrogativo circa la targa a suo tempo affissa in memoria di David Daniele, cui venne dedicato il campo, e poi per anni ed anni lasciata penzolare nell’incuria (vedansi articoli di CM) e, finalmente, ripristinata la scorsa estate. Però, improvvisamente e misteriosamente, rimossa dopo pochi mesi. Perchè? Non so. Ma qui non c’entra la scuola salesiana: che David non frequentò.
Gabri anche io sono un ex degli anni 60 ed anche io ho un solo magnificop ricordo : quello del mio indegnante di leterre Don Ubaldo Paciaroni un grande uomo, per me vero insegnamento di vita.
Quanto vorrei sapere chi sei ???
Piena solidarietà al Sindaco.
Sig SINDACO
sia a fianco anche del corpo docente dell Istituto.
Mi par di capire che fra loro ci sono anche capi famiglia che di punto in bianco si troveranno
a spasso e ai quali, in tutti i commenti letti fino ad ora nei diversi articoli, nessuno ha espresso un briciolo
di solidarietà-
tranne un certo ATTILA ( di nome e di fatto ) il quale li ha definiti espressione di una scuola di qualità medio bassa e insegnanti con qualità di prparazione appena suffieicenti…molto probabilmente sarà uno di quei genitori
che ha avuto il figlio bocciato-e non si sa per merito degli insegnanti o per demerito suo.
@ Bartolotti
Che adesso potrebbe esserci una certa “moda” nel chiedere meno soldi alle private e più sostegno alla scuola pubblica potrebbe essere anche vero, ma non credo che sia la mia situazione.
Non è certo la mia situazione visto che, già tanti-tanti anni fa io ero in Piazza (assieme a 4 gatti) a raccogliere firme a favore della Pubblica (chiedendo il rispetto del’art. 33 della Costituzione) quando tale battaglia non era proprio di moda, anzi (era il tempo in cui dagli ambienti clericomedievali si teorizzava “il buono” scolastico statale, per ogni studente, da spendere dove si volesse: scuole private o pubbliche)
Io non voglio glorificare nulla ma, come in altri commenti inerenti alla problematica Salesiani, in diversi hanno scritto che questa fine era già ampiamente prevista: hanno raccatato fin quanto hanno potuto e poi adesso sbaraccano baracca e burattini e tati saluti al c@….
Pertanto se, come supestite del tempo che fu, rimane l’Oratorio, gli Scout e la Robur teniamoceli stretti, molto stretti…
(Parafrasando) Guai a voi, ipocriti! Tuonate contro la scuola privata e vi fate vendere indignati e con le facce sfigurate per la chiusura dei Salesiani?!? Fate l’elemosina alle associazioni e alle scuole e pagate a peso d’oro i vostri dirigenti? Ci avete abbeverato al Geymonat, ci avete inculcato nelle scuole pubbliche l’anticlericalismo, l’antimedioevalismo ed ora piangete?
per i soldi si vendono anche il c…della moglie o della madre! CHE SCHIFO!
Egregio Cerasi,
almeno abbia la decenza di risparmiarci i suoi pistolotti!
La ricordiamo in gioventù come contestatore di piazza per poi imborghesirsi come consigliere comunale socialista e figlio di papà! Ma ci faccia il piacere!
Abbia rispetto per chi non la pensa come lei e sceglie di dare un tipo di educazione diverso, prima ancora che di formazione, ai suoi ragazzi.
L’opera salesiana fa molto comodo quando la città ed i cittadini debbono “prendere” (robur, oratorio, teatro) mentre sulla scuola si spara e basta….
Ma vuol farci credere che x quei ragazzi che dovrebbero interrompere il loro ciclo di studi e passare alla pubblica lo Stato non debba pagare lo stesso? La scuola pubblica non la si paga con le tasse dei cittadini?
Visto che non ha in simpatia le istituzioni cattoliche (ed è un suo sacrosanto diritto) almeno eviti le prediche!
Gliene saremo grati!
Nel massimo rispetto per Don Bosco, gli indimenticabili docenti del passato, gli attuali insegnanti che si trovano improvvisamente senza lavoro, dell’oratorio, degli scout e della Robur, mi permetto di esprimere il mio “sdegno” anche per come viene trattata oggi la scuola PUBBLICA, la scuola di tutti e per tutti che dai vari governi e Ministri, è stata lasciata “in mutande”!Ne vogliamo parlare?
Isterismo allo stato puro. Pianti, urla, scene melodrammatiche, genitori che si sono portati dietro anche i figli per rendere la cosa ancor più triste. Diciamo scene da musical stile quelli che annualmente si tenevano al teatro Don Bosco. Questo dimostra che la vostra è una “involontaria” forma di razzismo perché, parlando con tantissimi genitori, dicono di aver portato i loro figli ai salesiani perché non ci sono tanti extracomunitari. Ora cari signori farete integrare i vostri figli come i comuni mortali nel vero spirito cattolico e forse capirete che il mondo non è così male come lo dipingete voi. Il caro sindaco non può e soprattutto non DEVE svuotare le casse comunali per salvare 170 alunni sacrificando migliaia e migliaia di ragazzi che frequentano la scuola pubblica (e anche l’Oratorio). I salesiani dovevano autogestirsi e se hanno fallito non possono presentare poi il conto a chi è già in difficoltà. Quei genitori che erano presenti ieri potrebbero benissimo autotassarsi per continuare la bella avventura. Non è un discorso anticlericale anzi, il mio è una critica verso chi lo è veramente, ma non se ne rende conto. Lo spirito di Don Bosco è …..tutt’altro.
I conti sono quello che sono e dietro questa motivazione si barricano, ma non la raccontano tutta: se sei in reale buona fede e vuoi rilanciare una struttura che grazie alla messa a norma dell’istituto il rinnovato oratorio, il bellissimo teatro e i magnifici impianti sportivi aveva tutti i numeri in regola per esserlo, non mandi a Macerata uno di 72 anni a fine corsa che non vede l’ora di finire il lavoro(cioè chiudere mettendoci la faccia per i mandanti) e una specie di economo sempre incazzato col mondo intero. No ci mandi uno di 30/40 anni pieno di energia, ascolto e idee che sappia coagulare tutte le energie positive presenti ai salesiani(scout, Robur oratorio e animatori i vari altri gruppi e relative famiglie). Poi coinvolgi comune, Università Vescovo…Niente totale chiusura ed estraneamento totale dal tessuto cittadino. Basti un esempio: al primo saggio della loro scuola di musica al teatro con 300 tra ragazzi mamme papa’ nonne e ragazzi il direttore o chi per lui nemmeno si presentò a dire buona sera!! Per il resto tutto fermo, ostilità e chiusura totale, fretta di finire il lavoro(cioè sbaraccare). Solo con il giro di persone che porta la Robur ogni settimana si potrebbe, semplicemente mettendo un paio di distributori automatici sostenere tutte le spese dell’oratorio(sabato al quadrangolare della gazzetta cup erano presenti non meno di 400persone) per non parlare di collaborazioni per tornei con uso di mensa e foresteria. Riunioni con i genitori degli atleti per pubblicitare l’offerta formativa? come ci pensi, c’era il rischio che qualcuno si iscriveva veramente. Liceo sportivo? Come è stato strutturato? andate a vedere. Liceo linguistico? Lo sanno che grazie a Matteo Ricci c’è un Istituto Confucio a Macerata(istituti presenti solo nelle più prestigiose università di grandi città) con il quale potevano attivare uno scontatissimo accordo formativo per la lingua cinese? Potrei continuare con la fiera delle occasioni volutamente perse ma il senso è che la morte era stata decretata e devo complimentarmi per la qualità dei necrofori che hanno inviato all’uopo.
Un autentico insulto alla intelligenza ed all’impegno (tempo e danaro) di chi da anni ed anni sostiene la “causa e politica salesiana” attraverso tutte le agenzie educative che operano quotidianamente all’interno della casa salesiana di Macerata! Che alcuni nefasti personaggi, arrivati all’Istituto negli ultimi anni, potessero diventare in qualche modo devastanti era opinione comune, ma che certi “barracu…da” arrivassero a spolpare oltre un secolo di storia di don Bosco a Macerata sembrava obiettivamente improbabile!!!
Adesso andate Voi (salesiani DOC) a parlare e spiegare quello che succederà nei prossimi mesi a Macerata in quel di Viale Don Bosco, nel Tempio di San Giovanni, nel Teatro ed i nuovissimi impianti sportivi realizzati anche grazie alle generose “concessioni” edilizie e varianti da parte del Comune!!!
Personalmente resto allibito dalla arroganza dimostrata da chi indossa (va) una tonaca salesiana, al cospetto di studenti, scout, giocatori roburini, frequentatori abitali dell’oratorio … di fronte alle decisioni assunte dai vertici “salesiani” credo che il Comune debba immediatamente bloccare e/o revocare benefici concessi all’Istituto in campo edilizio, applicare per quanto possibile ogni forma di legittima tassabilità sul patrimonio immobiliare (almeno quanto ho pagato io di IMU tra Giugno e Dicembre), ringraziare DON MAGGI per le stupende parole e promesse fatte quando era alla Direzione dell’opera maceratese (e che continua a bombardarci di mail con le sue “perle di saggezza” da quel bel castelgandolfo …). Per fortuna non ho mandato i miei figli a scuola dai Salesiani (nemmeno agli scout, oratorio, robur ecc…) perchè diversamente sarei molto più “stranito” di quanto lo sono dopo aver letto la notizia …..
Dal consigliere regionale Angelo Sciapichetti (Pd), riceviamo:
“La chiusura della scuola dei Salesiani rappresenta una ferita inferta non solo agli studenti e alle loro famiglie ma a tutta la città, che viene privata di una Istituzione scolastica storica e di valore. Il comportamento dell’Opera Salesiana, che ha di fatto tenuto all’oscuro di tutto il Comune di Macerata e lo ha messo di fronte ad una scelta apparentemente compiuta, appare a dir poco sconcertante. La crisi economica e il conseguente calo delle iscrizioni – continua Sciapichetti – non possono bastare a giustificare una decisione tanto grave, soprattutto in considerazione del fatto che solo nel dicembre scorso c’erano state dichiarazioni da parte dei responsabili della scuola che andavano nel senso opposto, tanto da parlare di un potenziamento della scuola. Per questo la decisione presa lascia sgomenti i maceratesi e rischia di interrompere un rapporto di collaborazione e di fiducia con la città che durava da oltre un secolo. Bisogna attivarsi con urgenza per alleviare i problemi degli alunni e degli insegnanti; è necessario aprire un tavolo di trattativa con il governo della circoscrizione dell’Italia centrale, della quale fa parte l’Opera Salesiana di Macerata, per capire se la chiusura definitiva della scuola può essere scongiurata e, al tempo stesso, sapere con certezza, quali sono i reali motivi e le intenzioni anche in merito ad altre strutture di grande interesse sociale ed educativo come l’oratorio, le rinnovate strutture sportive, il cine-teatro Don Bosco”.
Gatta ci cova,come su tutto lo sviluppo urbano della città,dove sono nati quartieri che mal si integrano con il resto, e ancora si costriuscono nuovi insediamenti commerciali e civili ci lamentiamo della chiusura dei Salesiani.Avrebbero dovuto chiudere nei primi anni 70,quando cessò il collegio e vendere all’ università,Quindi la sorpresa degli amministratori è molto dubbia.Stefano Luciani ex studente salesiano.
@ Arturo Astoldi
Purtroppo, non avendo lei l’immgine sull’icona che possa facilitare una eventuale identificazione, io (nel leggere il suo nome e cognome) non la individuo proprio.
Pertanto sono portato in buonafede a ritenere che, in gioventù, lei a Macerata (se è di Macerata) non deve essere stato uno di quelli che si è molto “dato da fare” nel sociale-politico-culturale altrimenti, almeno per nome e cognome, me ne sarei probabilmente ricordato.
Mi preme invece sottolineare come lei, al pari di tanti altri, ha una grossa “gabbia mentale” nel ritenere che chiunque (culturalmente-politicamente-storicamente) provenga da una storia di sinistra debba -per forza- essere un “morto di fame”
Quindi scatta probabilmente l’invidia e l’agressione verbale tesa a sminuire (“imborghesirsi come consigliere comunale socialista e figlio di papà! Ma ci faccia il piacere!”)
Tralasciando il fatto che non sono mai stato consigliere comunale, per chi mi conosce, identificarmi come “figlio di papà” farebbe soltanto sorridere..
Mi scusi: ma lei veramente-veramente, ma veramente, ma veramente pensa che chi è attento alle problematiche sociali o si interessa di politica (e proviene culturalmente da sinistra) debba, pena la nullità, essere uno che vive ai margini della società?
Uno senza soldi?
Uno che deve necessariamente fare la fame???
Per quanto riguarda invece il resto del suo intervento ciascun cittadino di questa bistrattata Repubblica ha il pieno e il totale diritto di mandare i figli alle scuole private.
Ma, come recita la Costituzione, queste scuole non devono gravare sulle casse dello Stato.
Ma in questa bistrattata Repubblica credo che si abbia lo stesso identico diritto di chiedere che la Scuola Pubblica possa essere migliore (e possa meglio formare i discenti), per cui se ci sono dei finanziamenti questi devono essere impiegati per sostenerla.
Comprendo i disagi che potrebbero avere degli studenti costretti a “cambiare” scuola… Ma nel Pubblico e non da ora ci sono classi che vengono smembrate, che vengono assemblate, che vengono chiuse…. Pertanto io da cittadino di questa Repubblica, sempre più bistrattata, preferirei che la Pubblica Istruzione venga valorizzata.
Per ultimo, ed anche qui fa un gran calderone, dovrebbe meglio specificare cosa intende per “istituzioni” religiose, perchè messo così genericamente dice tutto, cioè nulla.
E suvvia, non si lamenti delle mie prediche (e del resto: io mica prometto il paradiso!!!!), visto che lei (come me e come quasi tutti) di prediche (a livelli diversi e da diversi soggetti) nel corso della sua vita ne ha sentite (e ne sentirà) ancora tantissime: crede che quella in più mia (che le assicuro non voleva essere una predica) le possa eventualmente così fare tanto male?
Non l’ascolti, come noi tutti, non ascoltiamo il 99% delle prediche che ci vengono fatte 🙂
…
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oddio rileggendolo questo mio ultimo intervento, da predica, potrebbe anche essere considerata filippica…. 🙂 🙂 🙂