di Filippo Ciccarelli
Ha suscitato numerose reazioni la notizia che vede i Salesiani di Macerata a rischio chiusura (leggi l’articolo).
Sulla questione è intervenuto il presidente della Provincia, Antonio Pettinari, che ha espresso la sua preoccupazione per le sorti di quella che è una vera e propria istituzione maceratese, presente in città sin dal 1890.
“Senza voler creare allarmismi, ma con una buona dose di realismo, vorrei dire che sono d’accordo con quanto detto dal consigliere Daniele Staffolani, e vorrei fare un appello a tutte le istituzioni ed alla cittadinanza perché si cominci a lavorare da subito al problema, senza fare comitati di difesa quando potrebbe essere troppo tardi. Il valore dei Salesiani non è solo quello religioso: c’è il valore culturale, quello educativo, quello sociale. Ci sono persone di destra, di centro, di sinistra che indipendentemente dalle loro idee si vantano di aver studiato o di essere cresciuti con i Salesiani.
A differenza di una parrocchia, dove chi non è cattolico può effettivamente sentire una barriera rispetto al resto della comunità, l’oratorio dei Salesiani mette insieme ragazzi e ragazze di qualunque etnia, ceto sociale e perfino religione. Dai Salesiani ci vanno anche bambini e bambine di fede musulmana, per esempio. Perderli sarebbe un peccato grandissimo – per la città di Macerata e per tutto il territorio – anche per la funzione educativa e sociale che viene svolta negli oratori verso i membri più giovani della nostra società, funzione che lo stato italiano ha riconosciuto soltanto nel 2003, un secolo e mezzo dopo l’opera di Don Bosco. Per tutti questi motivi” conclude Pettinari “rinnovo l’auspicio che tutte le parti in causa possano mettersi insieme e salvare un patrimonio che è di tutti”.
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Bella ci chiedono aiuto!! Ma prima chi ha gestito tutto? ora i soldi sono finiti e come sempre la gente comune deve pagarne le conseguenze e tutti parlano di aiutare e sopratutto rimanere senza cultura, come se la colpa fosse la nostra. Mi domando perché prima non hanno fatto un buon uso dei soldi e perché non hanno investito per riqualificare e magari essere all’avanguardia .. un azienda che non funziona è giusto chiuderla come tante altre cose che sono una vergogna per lo spreco e l’utilizzo del personale incompetente, poi vogliamo essere al passo con l’Europa..
Sono molto contento di leggere che il presidente Pettinari dice “rinnovo l’auspicio che tutte le parti in causa possano mettersi insieme e salvare un patrimonio che è di tutti”.
Oggi il tg ha detto che la lentezza della giustizia in Italia crea un danno pari a un punto del PIL (prodotto interno lordo). Il Presidente dell’Ordine degli avvocati di Macerata avv. Ghio ha detto: “Se davvero il Tribunale di Camerino dovesse venire accorpato con quello di Macerata – avverte Ghio – non ci sarebbero strutture adeguate, è un appello alla politica perché intervenga”. Per ampliare il Tribunale ci vorrebbero 16 milioni di euro e un lavoro lunghissimo. (https://www.cronachemaceratesi.it/2012/06/09/tribunale-di-macerata-al-collasso-ghio-servono-subito-forze-nuove/203142/).
Tutta la provincia di cui è presidente il buon Tonino Pettinari sarebbe in grave difficoltà per anni, con un tribunale collassato e intasato a causa di soppressioni scellerate.
Eppure il Presidente della Provincia non ha ritenuto – finora – di spendere pubblicamente una sola parola in difesa dell servizio giustizia del suo territorio.
Forse ritiene che il servizio giustizia è per la nostra provincia meno importante dell’oratorio dei Salesiani?
Lo sapevo che andava a finire così. Profitti privati e perdite pubbliche, è la solita storia. Basta! E’ora di finirla di buttare altri soldi pubblici, non ce la facciamo più!!! Se non hanno iscritti che chiudano pure, ci sono altre priorità in questa provincia e in questo paese. Se Pettinari vuole salvare il liceo salesiano che li cacci lui i soldi assieme agli altri benefattori, è facile fare la beneficenza con i soldi dei contribuenti.
Viva la libertà economica, politica, religiosa, sindacale, scientifica, sociale e civile, abbasso le burocrazie politiche, sindacali e religiose.
Premetto che apprezzo molto il lavoro dei Salesiani e quindi mi auguro che si scongiuri il rischio di chiusura, ma se a distanza di soli 2 anni dall’intervento fatto nella loro proprietà (prospettato a tutti come salvifico) si è ancora punto a capo, qualcosa non funziona e il problema di fondo non è stato affatto risolto!!
https://www.cronachemaceratesi.it/2009/11/11/variante-per-i-salesiani-arriva-il-si-del-consiglio/11668/
Bravi! Continuiamo a pensare ai “salvataggi”.
Invece di programmare il futuro si spendono energie e risorse per salvare ciò che non funziona. Poi, gli stessi che vogliono salvare queste realtà, fanno i liberisti e parlano di mercato. Non ho niente contro i salesiani, ma la loro scuola è privata, quindi o si regge con le gambe sue oppure chiude.
Qual è poi il problema dell’oratorio? E’ frequestato da tanti ragazzi? Bene. Chiude? Pazienza, ne apriremo un altro. Ops! Mi sono sbagliato. Chi lo apre? Con quali soldi?
Eccolo allora il problema vero. Non l’oratorio dei salesiani, ma il fatto che in città mancano (e non da oggi) spazi di aggregazione per i giovani, luoghi dove i ragazzi possano giocare e crescere insieme. Ma dovrebbero essere le istituzioni pubbliche ad occuparsi di questo, non lasciare che dipenda da qualche privato che oggi c’è e domani chissà.
La Robur? Vogliamo far finta che in città non esistano campi da calcio? Ma per favore…
Vale poi la pena ricordare la recentissima operazione (leggi “speculazione”) immobiliare con cui i salesiani dovevano rifinanziarsi. Evidentemente non ha funzionato, o forse non era proprio quello l’obiettivo. Ma chi a suo tempo diceva queste cose veniva tacciato di non avere a cuore i salesiani.
La Coop ha aperto (con somma gioia di qualcuno), i garage sono stati fatti (con ancora maggiore soddisfazione di qualcun altro), i salesiani stanno al punto di partenza.
Chissà cosa direbbe don Bosco…?
Ci sono altri patrimoni forse più importanti da dover salvare o salvaguardare.
I salesiani sono un patrimonio storico della città e una fetta di ricordi formidabile della vita di tantissimi maceratesi. Una tradizione portata avanti nel tempo con sacrificio in primis da Don Ennio.
Giusto salvarli.
Bene bene! Malcontento generale!!! Non vi fate prendere in giro vogliono questo, pensiamo oltre cosi non cadiamo sulla loro trappola alla prossima mostra cercherò di spiegare cosa cercano di farci fare per ingannarci e tenerci sottomessi schiavi felici e contenti ma sempre e schiavi.
Pettinari perche non ce apri un centro commerciale!!!
apriteci un centro benessere hot, con belle signorire che pagano le tasse per i servizi resi, come avviene in GERMANIA, un bel F.K.K.
Anche l’azienda dove lavoravo io era professionale con produzioni di alta qualità eppure è fallita e nessuno ci ha dato una mano ne politica, ne istituti di credito, ne sindacati. Chi vuol salvarli cacci i soldi di tasca propria, oppure riducano le rette, di ragazzi ce ne sono, sono i soldi che mancano. La lezione che ho imparato a 50 anni è che chi sbaglia paga e i cocci sono i suoi.
I Salesiani funzionano come scuole private e come tutte le aziende private fanno profitto quindi come ogni azienda in un regime di libero mercato o propone un offerta commerciale competitiva o esce dal mercato..le aziende falliscono..falliscano anche loro e senza troppo clamore poichè non sono privilegiati rispetto alle decine di imprenditori che chiudono nel silenzio generale e non gli è dovuta alcuna tutela da parte del pubblico caro Pettinari.
..possono sempre chiedere un finanziamento allo IOR..
Sono ex allievo dei Salesiani di Macerata, orgoglioso di esserlo stato in un periodo (purtroppo diversi anni fa) in cui la scuola salesiana esprimeva valori importanti e ciò soprattutto perché gli insegnanti erano tutti Salesiani (o quasi).
La crisi delle vocazioni ha colpito anche i figli di Don Bosco e la scuola ha perso evidentemente molti di quei valori e si è dovuta via via adattare alla mutata situazione anche dal punto di vista economico (gli insegnanti laici hanno un costo).
Se ora la scuola non può continuare a vivere, meglio chiuderla; i Salesiani potranno così riscoprire anche a Macerata l’originaria missione di lavoro nella società affidata loro da Don Bosco, soprattutto a favore dei giovani, con l’oratorio da potenziare (peccato che il favoloso campo di calcio che ho visto rinascere ospiti oggi l’ennesimo supermercato della città), una parrocchia di cui la diocesi avrebbe un gran bisogno, una foresteria per studenti fuori sede, tante altre possibili iniziative a favore dei giovani di Macerata.
E spero che Don Bosco ritorni (come recita l’inno degli ex allievi) per evitare che dopo la collocazione del supermercato sul campo di calcio, il futuro ci regali anche la trasformazione dell’Istituto in un residence, visto che anche per il monastero delle monachette si sente parlare di proposte per la trasformazione in albergo …
E spero anche che la statua di San Giovanni Bosco e San Domenico Savio che per tanti anni ha dominato le strade del quartiere dall’angolo del campo di calcio, torni ad avere una decorosa collocazione dopo essere stata sfrattata dal supermercato.